È MORTO FLAVIO BUCCI, LIGABUE DEL PICCOLO SCHERMO
L'attore è morto oggi all'età di 72 anni. Aveva esordito con Petri nel film La classe operaia va in Paradiso, per poi ottenere notorietà nello sceneggiato Ligabue.
Si è spento stamattina, all’età di 72 anni, Flavio Bucci, attore italiano noto per aver interpretato Ligabue nell’omonimo sceneggiato (1977). A dare la notizia del decesso dell’attore, un post su Facebook del sindaco di Fiumicino, Esterino Montino. Bucci è stato trovato privo di vita intorno alle 9 di stamattina nella sua casa di Passoscuro, sul litorale romano, da una persona che aveva accesso all’abitazione. Inutili i tentativi di soccorso del personale del 118 giunto sul posto.
Nato da una famiglia di origini foggiane, Flavio Bucci aveva avuto la sua formazione presso la scuola del Teatro Stabile di Torino. Nel 1968 si trasferisce a Roma, ma l’esordio su grande schermo arriva solo nel 1971, col classico di Elio Petri La classe operaia va in paradiso, in cui recita a fianco di Gian Maria Volontè. Petri lo dirigerà ancora due anni dopo, nel successivo La proprietà non è più un furto. Tra le sue apparizioni cinematografiche successive, sono da ricordare L’amante dell’Orsa Maggiore (1972), I giorni della chimera (1975) e L’ultimo treno della notte (1975). Nel 1975 passa sul piccolo schermo con lo sceneggiato Il lungo viaggio, ma il grande successo – che gli frutta anche un Nastro d’Argento come miglior attore – arriva due anni dopo con Ligabue.
Nello stesso anno dello sceneggiato di Salvatore Nocita, appare anche in Suspiria di Dario Argento, in cui recita nel ruolo del pianista cieco della scuola di ballo; è del 1981, invece, l’apparizione ne Il marchese del Grillo, in cui interpreta il prete Don Bastiano. In questi anni continua anche a recitare sul piccolo schermo, in lavori come Circuito chiuso (1978), I problemi di Don Isidoro (1978), la miniserie Martin Eden (1979), lo sceneggiato La piovra (1984) e la miniserie – ancora diretta da Nocita – I promessi sposi (1989). Tra le sue interpretazioni più recenti, va ricordata anche quella ne Il divo di Paolo Sorrentino, in cui veste i panni del politico e dirigente sportivo Franco Evangelisti. Fu anche doppiatore di divi quali John Travolta, Sylvester Stallone e Gerard Depardieu.
