ADDIO A IAN HOLM, ANDROIDE IN ALIEN E HOBBIT NE IL SIGNORE DEGLI ANELLI

ADDIO A IAN HOLM, ANDROIDE IN ALIEN E HOBBIT NE IL SIGNORE DEGLI ANELLI

L’attore britannico si è spento oggi, in ospedale, all’età di 88 anni. Tanti i ruoli di una carriera all’insegna della versatilità, tra i personaggi shakespeariani e quelli più popolari nel film di Scott e nella trilogia tolkieniana.

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Ian Holm, attore britannico rimasto nell’immaginario collettivo come androide nel primo Alien di Ridley Scott, e come Bilbo Baggins nelle trilogie de Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit, si è spento oggi all’età di 88 anni. A darne conferma al magazine The Guardian, il suo agente, con un comunicato.

È con grande tristezza che confermo che l’attore Sir Ian Holm è passato a miglior vita all’età di 88 anni. Si è spento in pace, all’ospedale, con la sua famiglia che si prendeva cura di lui. Affascinante, gentile e ferocemente talentuoso, ci mancherà immensamente.”

Nato in Gran Bretagna nel 1931, si diploma nel 1954 alla London’s Royal Academy of Dramatic Art. Nello stesso anno, debutta a teatro con la Royal Shakespeare Company, che seguirà per oltre un decennio e gli frutterà anche un Tony Award come miglior attore protagonista.

Negli anni ‘70 arrivano i ruoli importanti per la televisione e poi per il cinema, che gli daranno il definitivo successo: nel 1979 resta impressa la sua interpretazione dell’androide Ash in Alien di Ridley Scott, a cui seguono la vittoria di un BAFTA e la nomination all’Oscar, due anni dopo, per Momenti di gloria di John Huston. Attore estremamente versatile, ha interpretato ruoli di rilievo anche in film come Brazil di Terry Gilliam, Ballando con uno sconosciuto di Mike Newell – entrambi del 1985 – Il pasto nudo (1991) di David Cronenberg, Frankenstein di Mary Shelley (1994) di Kenneth Branagh, Il dolce domani (1997) di Atom Egoyan.

Nel 1990 torna a teatro, vincendo un Olivier Award per la sua prova nel Re Lear di Shakespeare; nello stesso periodo, interpreta due ruoli shakespeariani anche su grande schermo, con Enrico V (1989) di Kenneth Branagh e Amleto (1990) di Franco Zeffirelli. Negli anni 2000 ottiene di nuovo grande successo di pubblico con la trilogia de Il Signore degli Anelli (2001-2003) di Peter Jackson, in cui interpreta il ruolo dell’hobbit Bilbo Baggins; ruolo che riprenderà poi nei tre capitoli de Lo Hobbit (2012-2014) sempre diretti da Jackson.

Nel 1998 la regina Elisabetta gli conferisce il titolo di “Baronetto” per meriti artistici. Si è sposato quattro volte, nel 1955 con Lynn Mary Shaw – matrimonio che gli darà due figlie, Jessica e Sarah-Jane – nel 1982 con Sophie Baker, da cui nasce il figlio Harry, nel 1991 con l’attrice Penelope Wilton, da cui divorzia nel 2001, e nel 2003 con Sophie de Stempel. Gli altri suoi due figli, Barnaby – a sua volta attore – e Melissa, sono nati dalla relazione con la fotografa Bee Gilbert, durata dal 1965 al 1976.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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