CHEERFUL WIND

CHEERFUL WIND

Lui, lei, l’altro. La politica dei sentimenti secondo Hou Hsiao-hsien, nel suo secondo film, Cheerful Wind, presentato in versione restaurata. Al Far East Film Festival 2020 una storia d’amore leggera e divertita che gioca con le regole e la struttura del film sentimentale. Se un film può essere al contempo sovversivo e convenzionale, è questo il caso.

Ritratto della donna (e dell'uomo) in fiamme

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Un uomo guarda una donna che guarda un uomo. L’aspetto che in retrospettiva più colpisce di Cheerful Wind (vento spensierato), presentato in versione restaurata al Far East Film Festival 2020 a quasi 40 anni dall’uscita in sala (1982), è la sua modernità. Scritto e diretto da Hou Hsiao-hsien (A Time To Live, A Time To Die, The Assassin) tra i padri nobili del cosiddetto Nuovo Cinema Taiwanese e tra gli autori più stimati nel panorama internazionale, il film riesce ad anticipare d’istinto alcuni discorsi che tanta presa hanno sul modo di intendere e di pensare il cinema contemporaneo. Chi guarda chi, come si guarda, l’operazione che costruisce, proietta e/o distorce l’immagine che uomini e donne (specialmente queste ultime) hanno di sé.

Protagonista femminile, ma non è questo il punto. Feng Fei-fei, celebrità pop nella Taiwan d’epoca come i colleghi Kenny Bee e Anthony Chan. Il trio era presente anche all’esordio di Hou, Cute Girl del 1980. Cheerful Wind è il suo secondo film.

Le cose sono un po’ più complicate. Una fotografa, Feng Fei-fei, impegnata alle isole Pescadores sul set di una pubblicità col suo aperte virgolette fidanzato chiuse virgolette Anthony Chan, sorprende con l’obiettivo della sua macchina fotografica un giovane, Kenny Bee, e se innamora all’istante. L’uomo è cieco, e l’asimmetria del gioco di sguardi che si instaura fra i due, almeno fino all’operazione chirurgica che miracolosamente restituisce a Kenny la vista perduta, condiziona il modo con cui viene affrontata questa partita a scacchi sentimentale. L’esito, si anticipa con facilità sin dalle primissime battute. Quindi niente deliri anti-spoiler.

Cheerful Wind è la storia di un uomo e una donna che si interrogano sui tanti nomi che possono dare a ciò che sono l’uno per l’altra, prima di assestarsi e convergere sulla definizione standard. Frammenti di vita tenuti insieme dal filo conduttore, tenue ma solo dal punto di vista narrativo, di un amore che riflette sulla sua immagine allo specchio. Con leggerezza, un pizzico di malinconia e, scelta sovversiva per i canoni di genere, qualche sorprendente incursione comica. Decisamente più commerciale rispetto allo standard successivo, emergono alcune idee cardine dell’Hou Hsiao-hsienpensiero, su tutte il contrasto di ritmi, atmosfere e stili di vita tra città e campagna.

Ma quindi, questa modernità di Cheerful Wind, dove sarebbe? Nell’indipendenza e nella libertà dello sguardo della protagonista. Lontana da qualsiasi concessione “borghese”, Feng Fei-fei sceglie di guardare un uomo, sceglie di innamorarsi, sceglie cosa dire e cosa non dire, cosa mostrare e cosa no, non compromette la sua visione della vita e del mondo, non smette di muoversi, cedendo a un’idea del sentimento retrograda, una via come un’altra per una sistemazione meramente materiale. Certo, questo ritratto di donna in movimento è comunque filtrato da una sensibilità maschile, e non c’è momento in cui Feng non sia a sua volta “guardata” dal suo regista autore; ma se proseguiamo su questa strada non ne usciamo vivi. Certo, la necessità di recuperare una simmetria di sguardi e di posizioni nella coppia, restituendo la vista al partner maschile, con tutto ciò che questa parità implica, è difficile da immaginare a parti invertite.

Ma la novità vince la partita con la consuetudine. Cheerful Wind gioca con le aspettative del genere, si diverte a rimescolare le carte pur conservando una patina commerciale, tranquillizzante e prevedibile. Non ha paura del lieto fine, ma lo insegue e lo anticipa lavorando sulle forme e le possibilità del racconto. Un uomo guarda una donna che guarda un uomo.

Cheerful Wind poster locandina

Scheda

Titolo originale: Feng er ti ta cai
Regia: Hou Hsiao-Hsien
Paese/anno: Taiwan / 1981
Durata: 90’
Genere: Drammatico, Sentimentale
Cast: Anthony Chan, Chen Yin-Hao, Chou Wan-Sheng, Chuang Hui-Fen, Feng Fei Fei, Huang Cheng-Tzu, Kenny Bee, Lin Yuan-Tong, Liu Ching-Hsun, Luo Laula, Mei Fang, Sun Yu, Tse Chi-Sheng, Wang Shi-Li, Weng Tsung-Hsing, Weng Yan-Sheng, Wu Ling, Yen Cheng-Kuo, Ying Shih
Sceneggiatura: Hou Hsiao-Hsien, Chiung Yao
Fotografia: Chen Kun-Hou
Montaggio: Liao Ching-Sung
Musiche: Lin Tsan-Ching
Produttore: Yao Pai-Hsueh
Casa di Produzione: Galaxy Film Company Ltd.

Trailer

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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