THE EIGHT HUNDRED: IL CONTROVERSO BLOCKBUSTER CINESE HA FINALMENTE UNA DATA DI USCITA

THE EIGHT HUNDRED: IL CONTROVERSO BLOCKBUSTER CINESE HA FINALMENTE UNA DATA DI USCITA

Il war movie prodotto dagli Huay Brothers, finora bloccato dalle autorità per ragioni non chiare, uscirà nei cinema cinesi il 21 agosto.

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Rinviato per oltre un anno per cause non chiare, il blockbuster cinese The Eight Hundred ha trovato finalmente una data di uscita in patria. Si tratta del 21 agosto, data in cui il film verrà proiettato nelle sale Imax e in quelle tradizionali, segnando la prima uscita cinematografica di alto profilo dopo il riluttante ritorno alla normale attività delle sale alla fine di luglio.

Il film, dal budget di 80 milioni di dollari, è prodotto dagli Huay Brothers e diretto da Guan Hu; si tratterà del primo film cinese a essere girato interamente con macchine da presa Imax.

La trama di The Eight Hundred è incentrata sul sacrificio di un gruppo di soldati cinesi nella Shangai del 1937, durante l’avanzata dell’esercito giapponese. L’operazione fu lodata da Mao Tse-Tung come “un classico esempio di rivoluzione nazionale”. Nonostante il tema sembri incontrare i requisiti di patriottismo richiesti dal sistema di censura locale, la prima proiezione prevista, allo Shangai International Film Festival, è stata improvvisamente cancellata; di seguito, l’uscita nelle sale prevista per lo scorso 5 luglio è stata parimenti bloccata.

Si pensa che l’opinione di un gruppo di studiosi del Partito Comunista, che si fanno chiamare la “China Red Culture Research Association”, possa aver influenzato le decisioni delle autorità verso il film di Guan He. I membri dell’associazione hanno infatti rimarcato che il film rappresenterebbe sotto una luce troppo positiva i membri del Kuomintang, partito che governò la Cina fino alla guerra civile e alla vittoria dei comunisti. Gli eredi dei due partiti, a tutt’oggi, continuano a scontrarsi sul ruolo avuto nel combattere i giapponesi.

Nonostante non ci siano prove che l’opinione dell’associazione in questione abbia provocato la cancellazione della premiere del film, le argomentazioni opposte sono simili a quelle normalmente avanzate dal Bureau di Propaganda del partito, che da metà del 2018 ha preso su di sé il potere di dare il disco verde o meno ai film in uscita nelle sale cinesi. Nell’ultimo anno, molti altri film hanno avuto problemi, mentre l’industria cercava di mettersi in sintonia con la nuova autorità: tra questi, il nuovo film di Zhang Yimou One Second, dedicato alla Rivoluzione Culturale, ritirato dalla selezione del Festival di Berlino dello scorso anno, e il dramma Better Days, similmente espunto dalla selezione berlinese ma poi regolarmente uscito in sala.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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