DAISY RIDLEY: “MI HANNO DETTO CHE INTIMIDISCO LA GENTE E SONO AGGRESSIVA, E NON SO PERCHÉ”
L’attrice, in un’intervista, ha parlato apertamente dei problemi con le crew di vari film in cui ha lavorato, che l’hanno etichettata come “aggressiva” e “capace di intimidire”.
In un’intervista al Tatler Magazine che sarà pubblicata a febbraio 2021, il cui contenuto è stato anticipato da Yahoo, Daisy Ridley ha parlato francamente del suo rapporto con le crew di vari film in cui ha lavorato, inclusi i tre nuovi capitoli di Star Wars, il remake di Assassinio sull’Orient Express, Ophelia e l’imminente Chaos Walking. L’attrice sostiene di essere stata etichettata come “capace di intimidire” e “aggressiva”, e di non capirne il motivo.
“Mi hanno detto che intimidisco la gente”, ha detto Ridley. “È stato sul set di Chaos Walking. Ricordo che è stato mentre mi stavo sistemando i capelli. Ho pensato: ‘Dio, dovrei essere più piccola? Più tranquilla?’ Mi hanno detto anche che sono aggressiva. La mia energia è stata definita ‘piuttosto aggressiva’. È stato durante un incontro con un regista”.
Ridley ha continuato: “Ma perché? Forse perché guardo negli occhi le persone? È perché mi appassiono a ciò di cui si sta parlando? Non lo so. Ti ritrovi con questa sensazione orribile che ti fa pensare: ‘Dio, non ho preso la strada che avrei dovuto prendere?’”.
Il nuovo action movie fantascientifico Chaos Walking, diretto da Doug Liman, vedrà Daisy Ridley affiancare Tom Holland, Mads Mikkelsen e Demián Bichir, tra gli altri. L’uscita del film, targato Lionsgate, ha avuto parecchi rinvii a causa della pandemia di Covid-19, ma è ora fissata per il 5 marzo 2021. Il film potrebbe dare a Ridley il suo secondo franchise di successo, dopo la partecipazione a quello di Star Wars.
L’attrice ha parlato anche della mancanza di privacy che la notorietà le ha comportato: “Quando ho firmato per fare Star Wars, nel contratto non c’era scritto ‘tutti parleranno della tua vita’. Siamo arrivati al punto in cui mi sono resa conto che gran parte della mia vita è là fuori, a disposizione. La gente conosce il nome di mia madre, quello di mio padre, cosa fa di mestiere mia sorella. Ho pensato che sarebbe bello avere qualcosa solo per me, non disponibile agli altri”.