LEONARDO DA VINCI E LA MACCHINA PENSANTE – COLPEVOLE O INNOCENTE?

LEONARDO DA VINCI E LA MACCHINA PENSANTE – COLPEVOLE O INNOCENTE?

Mercoledì 13 novembre è andato in scena al Teatro Eliseo Leonardo da Vinci e la macchina pensante - Colpevole o Innocente?, apertura del format ideato da Elisa Greco La storia a processo. Una vera e propria udienza processuale, con tanto di accusa e difesa, a carico di uno dei simboli della cultura italiana.

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Uno spettacolo di alto profilo sociale e culturale, Leonardo da Vinci e la macchina pensante – Colpevole o innocente?, rappresentato nella serata del 13 novembre al Teatro Eliseo. La piéce, collegata al format ideato da Elisa Greco, ha dato inizio alla nuova stagione teatrale del genere. A salire sul palco, in primis, il direttore artistico Luca Barbareschi, da tempo ironico e preparato padrone di casa dell’Eliseo.

Perché mettere sul banco d’accusa un genio che da 500 anni il mondo ci invidia? È presto detto: Da Vinci è stato il precursore di invenzioni che hanno rivoluzionato il corso della storia, come l’energia elettrica, ben prima di Alessandro Volta. Sappiamo poi come l’elettricità abbia cambiato tutto, nel bene e nel male, ad esempio con la nascita dei cellulari. È qui che nel pubblico in prima fila sono protagonisti gli studenti della Luiss, appunto come giuria del pubblico, legata al mondo dei social.

Altro capo d’accusa per Leonardo è poi l’aver ideato i primi modelli di carro armato, i quali al giorno d’oggi stanno portando nella loro esasperazione all’uso dei droni, pericolosissime intelligenze artificiali che non esitano a uccidere come i kamikaze. Protagonisti del processo sono personaggi conosciuti, di profondo background culturale e professionale: il magistrato Augusta Iannini, garante della protezione dei dati personali, in qualità di giudice; il fisico Valerio Rossi Albertini nel ruolo di pubblico ministero, perfettamente calatosi nella parte,spesso collegandosi al difficile periodo in cui Leonardo operò alla corte di Lorenzo il Magnifico, quando fu sminuito da personalità più “frizzanti” come quella di Raffaello; l’avvocato Rocco Panetta, che per l’occasione ha fatto un viaggio a Parigi, città che da sempre idolatra il genio di Leonardo custodendo nei suoi musei preziose opere come la Gioconda.

Nei panni di Leonardo un preparatissimo Roberto Giacobbo,che quasi ipnotizza il pubblico con la sua retorica. Altri personaggi di spicco per la difesa, l’ironico sociologo napoletano Roberto de Masi, oltre al volto di Rai Tre Nathania Zevi, la cui arguzia e simpatia hanno colpito particolarmente il pubblico. L’accusa infine è stata coperta nei panni di testimoni da Patrizia Asproni, presidente del museo Mario Marini, e dalla giornalista economica Adriana Cerrettelli, che ci ha esposto con precisione il terribile pericolo che oggi sono i droni.

Tanta preparazione, ironia, competenza, e soprattutto una serata condotta a braccio alla perfezione. Il verdetto lo abbiamo dato noi, con un cartellino rosso o verde. Per scoprire quale sia, è vivamente consigliato andare a vedere questo Leonardo da Vinci e la macchina pensante – Colpevole o innocente? Quello che viene spontaneo dire, però, è il fatto che un genio ci ha aperto un mondo; sta a noi interpretare ciò che ci ha regalato, nel bene o nel male.

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