CORONAVIRUS, LA CINA CHIUDE MIGLIAIA DI SALE PER PREVENIRNE LA DIFFUSIONE
fonte: Variety.com
In risposta alla diffusione del virus originato dalla città di Wuhan, alcune migliaia di sale cinesi hanno momentaneamente sospeso l'attività, proprio in parallelo alle celebrazioni per il Capodanno cinese.
Dopo la diffusione del Coronavirus, infezione originatasi dalla città di Wuhan e in seguito allargatasi sul territorio cinese, sono state chiuse alcune migliaia di sale cinematografiche sparse sul territorio nazionale, di proprietà delle principali catene di esercenti locali. La chiusura è arrivata dopo che i distributori e i produttori avevano cancellato sette delle loro più importanti uscite, il cui lancio era previsto per il Capodanno cinese (che quest’anno cade il 24 gennaio).
Tradizionalmente, la settimana del Capodanno cinese è quella in cui il botteghino locale fa registrare il suo picco in termini di incassi, con circa un miliardo di dollari incassato globalmente durante i sette giorni che precedono e seguono la celebrazione. Questo periodo, tra l’altro, è anche quello in cui le famiglie si riuniscono coi propri congiunti, con una punta massima di viaggi interni che ammonta alla metà dei cittadini dell’intera Cina (circa 1,4 miliardi di persone).
Le catene cinematografiche che hanno chiuso le loro sale includono i nomi di Wanda, Dadi, Lumiere Pavilions e CGV; si tratta, comunque, solo di una parte dei cinema presenti sul territorio della Cina, il cui numero totale ammonta a circa 70.000 unità. La diffusione del Coronavirus ha comunque spinto le autorità cinesi a porre una sorta di quarantena su sette città, tra cui Wuhan, Huanggang ed Ezhou.
