ADDIO A MAX VON SYDOW, ATTORE FETICCIO DI INGMAR BERGMAN

È morto nella giornata di ieri l'attore svedese, che avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 19 aprile. Attore feticcio di Ingmar Bergman, ha interpretato diverse decine di film, tra l'Europa e Hollywood.
È morto Max Von Sydow: si è spento nella giornata di ieri il grande attore svedese, che avrebbe compiuto 91 anni il prossimo 19 aprile. Ricordato per l’iconica partita a scacchi con la Morte ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman (1957), ma anche per la figura del sacerdote Lankester Merrin in L’esorcista, l’attore aveva interpretato in tutto quasi un centinaio tra film e opere televisive; due volte era stato anche nominato all’Oscar, la prima nel 1987 per Pelle alla conquista del mondo di Bille August, e la seconda nel 2012, per Molto forte, incredibilmente vicino di Stephen Daldry.
Nato a Lund, in una famiglia dell’alta borghesia, Max Von Sydow venne a contatto con la recitazione già dai tempi della scuola – la Lund Cathedral School – frequentando una compagnia teatrale amatoriale; in seguito studiò al Royal Theater Dramatic di Stoccolma, dal 1948 al 1951, e iniziò successivamente a recitare in teatro, in particolare al Teatro Municipale di Norrköping-Linköping e in quelli di Skåne e di Malmö. Proprio a Malmö ci fu l’incontro con Bergman, che lo rese il suo attore feticcio; dopo la famosa apparizione ne Il settimo sigillo, Von Sydow sarebbe apparso in altre dieci pellicole del maestro svedese; tra queste, sono almeno da ricordare Il posto delle fragole (1957), La fontana della vergine (1960) e Come in uno specchio (1961).
Attore estremamente versatile, nel periodo successivo ha interpretato un gran numero di film tra l’Europa e gli Stati Uniti: tra questi vanno ricordati il già citato L’esorcista (1973) di William Friedkin, I tre giorni del condor (1975) di Sydney Pollack, Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi, Il deserto dei Tartari (1976) di Valerio Zurlini, Flash Gordon (1980) di Mike Hodges, Dune (1984) di David Lynch, Hannah e le sue sorelle (1986) di Woody Allen, Risvegli (1990) di Penny Marshall, Fino alla fine del mondo (1991) di Wim Wenders, Minority Report (2002) di Steven Spielberg, Shutter Island (2010) di Martin Scorsese.
Attivo fino ad anni molto recenti, nel 2015 aveva interpretato un ruolo in Star Wars: Il risveglio della Forza di J.J. Abrams, mentre nel 2016 era apparso in tre episodi della popolare serie fantasy Il Trono di Spade. Sposato due volte (con l’attrice Christina Olin dal 1951 al 1979 e con la produttrice francese Catherine Brelet dal 1997), lascia complessivamente quattro figli: tra questi, Clas ed Henrik, avuti nel primo matrimonio, sono entrati a loro volta nel mondo del cinema, rispettivamente come attore e produttore. Nel 2002, in virtù del suo secondo matrimonio in Provenza, ottenne la cittadinanza francese.