LA SFIDA DELLE MOGLI

LA SFIDA DELLE MOGLI

L’atteso Military Wives di Peter Cattaneo, ispirato alla storia reale e originale delle donne che diedero vita ai “Military Wives Choirs” della Gran Bretagna nel 2011, ci propone un’ottima interpretazione delle due protagoniste, peccando però nella realizzazione, a tratti macchiettistica. Una commedia divertente, ma spesso prevedibile. Alla Festa del Cinema di Roma 2019.

Un coro per combattere

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Peter Cattaneo, conosciuto soprattutto per il notevole successo della commedia Full Monty (1997), tenta con Military Wives un altro successo, deludendo parzialmente le aspettative. L’idea – nuovamente riproposta – di ingegnarsi nella difficoltà e nelle stringenze delle vita, per trovare una via d’uscita di successo, artistica e creativa, ha qui un buon impatto, ma decisamente minore rispetto al passato del regista.

Protagoniste della pellicola sono Kate (Kristin Scott Thomas), moglie del colonnello Richard, e Lisa (Sharon Horgan), sposa di un ufficiale della stessa base militare. All’inizio del film sarà l’energica Kate, dopo aver perso dolorosamente il proprio figlio in Afghanistan, a spronare le altre “mogli” a dar vita a qualcosa di organizzato, che sia un di più rispetto alle solite riunioni tra donne o ai club di lettura e cucito.

A ridosso della missione in Afghanistan dei propri mariti, così, le mogli dei soldati si ritrovano in maniera caotica ad aderire al progetto di Kate, anche perché nessuno avrebbe il coraggio di contraddirla, considerato l’elevato grado del marito nell’esercito. Kate, per garantirsi l’appoggio delle altre donne, che la reputano spocchiosa e arrogante, avrà bisogno dell’aiuto di Lisa, donna intelligente e creativa, ma anche estemporanea e poco pragmatica.

A tenere in piedi la commedia sarà proprio questo duo, ben amalgamato e convincente: la iper-controllata e intraprendente Kate e l’intelligente e ironica Lisa. La comicità di Military Wives è assicurata dalla buona interpretazione delle attrici protagoniste, ma non basta a colmare del tutto una sceneggiatura molto prevedibile e una caratterizzazione degli altri personaggi poco approfondita e studiata. I personaggi delle altre mogli, membri del coro inglese, appaiono infatti meno complessi e spesso semplicistici, allo stesso modo di quelli dei mariti in guerra.

Se da un lato troviamo la profondità caratteriale delle due interpreti principali, dall’altro siamo di fronte a noti cliché di genere, sia nella rappresentazione delle altre donne, sia per quanto concerne l’immagine dei mariti impegnati nelle missioni in Afghanistan. L’aspetto più riuscito di Military Wives, oltre all’interpretazione delle ottime Kristin Scott Thomas e Sharon Horgan, sta nello svilupparsi di un “crescendo”: dalle prime fasi della nascita del coro, che appaiono ironicamente goffe e quasi demenziali, ai momenti di passaggio e infine di riuscita di un coro di alto livello e bravura.

In ogni fase del racconto, non viene mai persa la quotidianità di queste donne, sospese nell’attesa di ricevere notizie dei propri uomini o alle prese con il dolore della perdita dei propri cari; viene così mostrato l’altro lato della guerra, la quotidianità delle piccole cose e dei dolori personali e privati.

Da notare il fatto che il film, pur non facendo espliciti riferimenti alla politica o alla guerra in corso, sembri prendere velatamente posizione. In particolare, quando il coro si esibisce per la prima volta in paese, le donne si imbattono in alcuni volontari che sensibilizzano i passanti nella firma di petizioni per fermare la guerra; in quel momento le due protagoniste appaiono visibilmente stizzite e infastidite, perché loro la guerra “l’hanno sposata”, pertanto “non hanno tempo per queste cose”.

Lungi dall’esprimere un giudizio politico dichiarato, Military Wives va perciò un passo oltre quello della semplice narrazione di una quotidianità difficile e poco conosciuta, a cui si deve, senza ombra di dubbio, riconoscere un grande valore.

La sfida delle mogli Military Wives poster

Scheda

Titolo originale: Military Wives
Regia: Peter Cattaneo
Paese/anno: Regno Unito / 2019
Durata: 110’
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Jason Flemyng, Teresa Mahoney, Kristin Scott Thomas, Sharon Horgan, Amy James-Kelly, Colin Mace, Davina Moon, Davina Sitaram, Emma Lowndes, India Ria Amarteifio, Mike Capozzola, Monica Wong, Robert Whitelock, Ruth Horrocks, Sophie Dix
Sceneggiatura: Rosanne Flynn, Rachel Tunnard
Fotografia: Hubert Taczanowski
Montaggio: Anne Sopel
Musiche: Lorne Balfe
Produttore: Piers Tempest, Ben Pugh, Rory Aitken
Casa di Produzione: 42, Tempo Productions Limited
Distribuzione: Eagle Pictures

Data di uscita: 12/03/2020

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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