CANNES 2020: ANNUNCIATA LA LINE-UP “VIRTUALE”

CANNES 2020: ANNUNCIATA LA LINE-UP “VIRTUALE”

Il delegato generale Thierry Fremaux ha annunciato la selezione dei 57 titoli che avrebbero dovuto dar vita all’edizione 2020 del festival, annullata a causa del coronavirus.

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Non c’è un festival, ma c’è una selezione ufficiale, con tanto di titoli che si fregeranno del bollino “Cannes 2020”. Una situazione apparentemente paradossale, che tuttavia origina dalla scelta del Festival di Cannes di annunciare comunque la line-up di titoli che avrebbero dovuto far parte della selezione ufficiale, se non fosse intervenuto l’annullamento a causa del coronavirus. Il delegato generale Thierry Fremaux ha annunciato la lista dei titoli in una conferenza stampa tenutasi alle 18 di mercoledì 3 giugno.

I film selezionati – inseriti tutti in un’unica lista, senza la suddivisione tra opere in concorso, fuori concorso o della sezione Un certain regard – potranno essere presentati in festival internazionali successivi, come quelli di Telluride, Toronto, Deauville, San Sebastian, Pusan, New York, Lione, Roma, Rio, Tokyo, Mumbai o Mar del Plata e Sundance. Non verrà invece presentato nessun film selezionato da Cannes nella prossima Mostra del Cinema di Venezia, nonostante gli iniziali contatti tra Fremaux e Alberto Barbera avessero fatto sperare in tal senso.

Fremaux, il 2 giugno, aveva difeso la scelta del festival di mantenere il proprio bollino sui film selezionati, dichiarando: “Il cinema non è morto e non è neppure malato. Il cinema è vivo e ciò è dimostrato dalle opere che abbiamo scelto, una selezione bellissima. Anche se i cinema sono chiusi da tre mesi, questa selezione riflette lo stato del cinema, che è più vivo che mai. Un mezzo che resta unico, insostituibile”.

Spiegando ulteriormente la scelta di lasciare il bollino dorato sui titoli selezionati, Fremaux ha aggiunto: “Per noi questo è il modo migliore per aiutare il cinema, concentrandosi sui film che usciranno in sala nei prossimi mesi. La riapertura delle sale è una questione cruciale. Il Festival vuole accompagnare questi film e sostenere la loro distribuzione in Francia e all’estero, confermando l’importanza della visione in sala come l’elemento che esalta il valore della Settima Arte”.

Tra i 57 titoli selezionati, 21 sono di produzione francese, mentre altri provengono da Stati Uniti, Corea del Sud, Giappone, Regno Unito, Bulgaria, Georgia e Congo. Alcuni dei “pezzi da novanta” erano già trapelati, tra cui l’atteso The French Dispatch di Wes Anderson e Another Round di Thomas Vinterberg. Le 57 opere sono state selezionate da una lista di oltre 2000 film visionati.

Di seguito, l’elenco completo dei film che avranno il bollino “Cannes 2020”.

The French Dispatch – Wes Anderson

Été 85 – François Ozon

Un Triomphe – Emmanuel Courcol

Here We Are – Nir Bergman

True Mother – Naomi Kawase

Lover’s Rock – Steve McQueen

Mangrove – Steve McQueen

Another Round – Thomas Vinterberg

Last World – Jonathan Winters

ADN – Maïwenn

Even – Im Sang soo

Les Hommes – Lucas Belvaux

Peninsula – Sang-Ho Yeon

The Real Thing – Koji Fukada

Passion simple – Danielle Arbid

The Good Man – Marie-Castille Mention-Schaar

Les Choses qu’on dit les choses qu’on fait – Emmanuel Mouret

John and the Hole – Pasquale Cisto

Limbo – Ben Sharock

Médecin de nuit – Elie Wajeman

Enfant Terrible – Oskar Roehler

Falling – Viggo Mortensen

Slalom – Charlène Favier

Ibrahim – Samir Guesmi

Seize printemps – Suzanne Lindon

Garçon Chiffon – Nicolas Maury

Antoinette dans les Cévennes – Caroline Vignal

Le Discours – Laurent Tirard

L’Origine du monde – Laurent Lafitte

French Tech – Bruno Podalydès

9 jours à Raqqa – Xavier de Lauzanne

Truffle Hunters – Michael Dweck et Gregory Kershaw

On the way to the billion – Dieudo Hamadi

Gagarine – Fanny Liatard et Jérémy Trouilh

La Mort du cinéma et de mon père aussi – Daniel Rosenberg

Broken Keys – Jimmy Keyrouz

Casa de Antiguidades – João Paulo Miranda Maria

Pleasure – Ninja Thyberg

Si le vent tombe – Nora Martirosyan

Eight and a half – Ann Hui, Sammo Kam-Bo Hung, Ringo Lam, Patrick Tam, Johnnie To, Hark Tsui, John Woo, Woo-Ping Yuen

Nadia, Butterfly – Pascal Plante

Ammonite – Francis Lee

February – Kamen Kalev

Teddy – Ludovic et Zoran Boukherma

Vaurien – Peter Dourountzis

Sweat – Magnus von Horn

Rouge – Farid Bentoumi

Aya and the Witch – Goro Miyazaki

Soul – Pete Docter

Un film – Sharunas Bartas

Flee – Jonas Poher Rasmussen

Ye Ma fen Zong – Shujun Wei

Au Commencement – Déa Kulumbegashvili

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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