OZARK 4 – PARTE 1

OZARK 4 – PARTE 1

Ozark, serie crime con Jason Bateman e Laura Linney. si avvicina alla conclusione, con un meccanismo ancora efficace ma già con qualche segno di usura. La prima parte della quarta stagione è disponibile su Netflix.

Verso il gran finale

Pubblicità

C’è sempre stato un che di algoritmico nella natura di Ozark, serie che dall’estate del 2017 fa parte del catalogo di Netflix e ora si avvia verso la conclusione, con una quarta stagione che, come da consuetudine in ambito di titoli dotati di un certo prestigio, è stata spezzata in due parti di sette episodi ciascuna. A livello concettuale, infatti, è facile immaginare che alla società di streaming abbia fatto gola una serie crime su una persona apparentemente normale e rispettabile coinvolta in affari sempre più loschi, sulla falsariga di un Breaking Bad o un Better Call Saul; e ancora di più che tale individuo, esattamente come Walter White e Saul Goodman, avesse le fattezze di un attore – Jason Bateman – noto principalmente in ambito comico ma dotato di un lato oscuro sul piano recitativo che è pronto a sfruttare in qualsiasi momento (anche in Arrested Development, dove il suo personaggio è la voce della ragione all’interno di una famiglia fuori di testa, non è che fosse proprio uno stinco di santo). Se a questo aggiungiamo un cast di contorno carismatico – in particolare Julia Garner, due volte vincitrice dell’Emmy come miglior non protagonista – e la suggestiva ambientazione del Lago di Ozark (nel Missouri, anche se la serie è girata altrove per questioni di tax credit), gli ingredienti giusti ci sono tutti. Anche adesso, quando l’operazione è sul viale del tramonto e comincia a scricchiolare un po’.

I panni sporchi si lavano ovunque

Ozark 4 – Parte 1 recensione

I coniugi Byrde continuano a rendersi sempre più conto di quanto possa essere pericolosa la realtà di cui hanno scelto di far parte, come visto al termine della terza stagione dove il cartello per cui riciclano denaro sporco giustiziava senza esitazione il proprio avvocato davanti a loro. La situazione si fa sempre più instabile, anche per le differenze di vedute tra il leader dell’organizzazione, Omar Navarro, e suo nipote Javi, quest’ultimo predisposto ad attacchi d’ira che lo rendono un elemento rischioso. Non che in casa Byrde stia andando molto meglio, perché il figlio Jonah si dimostra sempre più pronto a ribellarsi a qualsiasi richiesta dei genitori, anche qualora fosse a rischio l’incolumità della famiglia. E poi ci sono le gang rivali, che mettono a dura prova la lealtà di alleati storici dei coniugi, ponendo le basi per una resa dei conti che non sarà affatto pacifica…

Nel blu filtrato di blu

Ozark 4 – Parte 1 recensione

In apertura abbiamo azzardato un paragone parziale con Breaking Bad, che si svolgeva nel rovente deserto del New Mexico e come principale colore freddo aveva il blu della sostanza illecita ideata da Heisenberg. Qui invece il blu del lago è la tinta dominante, con una patina che rende il clima gelido e pericoloso della situazione professionale dei Byrde (con occasionali sprazzi tendenti al grigio per indicare l’ambivalenza morale dei personaggi). Una scelta estetica che è stata farina del sacco di Jason Bateman, regista dei primi episodi della serie, e rimane la cifra stilistica di uno show che rimane visivamente gradevole anche quando la scrittura comincia a evidenziare qualche debolezza mentre ci avviciniamo al gran finale. Forse la seconda metà di questa quarta stagione di Ozark sarà un crescendo in positivo, come sembrano in parte suggerire i due capitoli conclusivi di questo segmento, diretti da Robin Wright (ora lanciata anche dietro la macchina da presa), ma per ora ci dobbiamo accontentare di questo blocco di episodi che, come la terza stagione, contiene qualche giro a vuoto, con situazioni che si ripetono per apparentemente allungare il brodo in vista di ciò che deve ancora venire. Il gioco si regge ancora in piedi, grazie all’atmosfera sottilmente irreale e alle prestazioni ineccepibili di Bateman, Laura Linney e soci, ma a lungo andare ciò non basterà. Agli imminenti episodi finali l’ardua sentenza.

Ozark 4 – Parte 1 recensione

Scheda

Titolo originale: Ozark 4 – Part 1
Creata da: Bill Dubuque, Mark Williams
Regia: Robin Wright, Alik Sakharov, Andrew Bernstein
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Drammatico, Thriller, Giallo
Cast: Jason Bateman, Laura Linney, Damian Young, Julia Garner, Alfonso Herrera, Charlie Tahan, McKinley Belcher III, Nelson Bonilla, Skylar Gaertner, Sofia Hublitz, Adam Rothenberg, Bruno Bichir, Felix Solis, Jessica Frances Dukes, Lisa Emery
Sceneggiatura: Michael M. Chang, Mark Williams, Martin Zimmerman, Chris Mundy, John Shiban, Laura Deeley, Paul Kolsby, Jed Rapp Goldstein, Miki Johnson, Bill Dubuque
Fotografia: Eric Koretz, Ben Kutchins, Armando Salas, Manuel Billeter
Montaggio: Vikash Patel, Heather Goodwin Floyd, Cindy Mollo
Musiche: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Produttore: Erin Mitchell, Jed Rapp Goldstein, Dana Scott, Patrick Markey, Chris Mundy
Casa di Produzione: Aggregate Films, HeadHunter Productions, Media Rights Capital (MRC), Man Woman & Child Productions, Zero Gravity Management
Distribuzione: Netflix

Data di uscita: 21/01/2022

Pubblicità

Trailer

Dagli stessi registi o sceneggiatori

Pubblicità
Giornalista e traduttore freelance, collabora con varie testate in Italia e Svizzera e con festival come Locarno e la Berlinale. Ama la sala, ma non disdegna le piattaforme.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.