SHE-HULK: ATTORNEY AT LAW 1X01

SHE-HULK: ATTORNEY AT LAW 1X01

Più che un cinecomic in formato seriale, il pilota di She-Hulk presenta lo show come una comedy legal al femminile. Non è un male, anzi, l’ultima nata dell’universo Marvel è la produzione più riuscita tra quelle recenti firmate Disney.

Se Ally McBeal fosse una supereroina

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Il panorama cinematografico è saturo di cinecomic, quello seriale strabocca di show corollari dei blockbuster di Marvel e Dc. Eppure, qualcosa si salva, specialmente le storie al femminile come She-Hulk: Attorney at Law, al suo debutto il 18 agosto su Disney+. WandaVision e Ms. Marvel si sono attestati come due prodotti diversissimi eppure meritevoli di interesse a fronte di altri spinoff ispirati al mondo del Marvel Cinematic Universe di cui avremmo fatto tranquillamente a meno. All’interno del “big picture” She-Hulk: Attorney at Law si inquadra come uno degli show ispirati ai personaggi delle strisce a fumetti di Stan Lee più riusciti. Per le ragioni che vedremo.

Una origin story molto condensata

She-Hulk, Mark Ruffalo è Bruce Banner in una scena della serie
She-Hulk, Mark Ruffalo è Bruce Banner in una scena della serie Disney+

Il primo episodio di She-Hulk: Attorney at Law è una origin story molto, molto condensata. Analogamente alla versione cartacea dell’eroina nata sulle pagine dei comics marveliani nel 1980, anche la sua incarnazione televisiva contrae accidentalmente la mutazione del sangue che trasforma in giganti verdi dalla forza erculea e dal temperamento furioso. L’ha creata quel Bruce Banner che i più identificano con l’attore Mark Ruffalo modificato digitalmente per diventare l’indistruttibile Hulk. Jennifer Walters è l’eroina dello show, un legale ambizioso nonché la cugina dello scienziato che solo dopo anni di esperimenti, reclusione e yoga è riuscito a prendere il sopravvento sul suo alter ego violento. La Walters vede sfumare la propria carriera professionale presso uno studio prestigioso in seguito a un incidente che la trasforma in She-Hulk, un donnone nerboruto. Le differenze tra Jennifer e Bruce sono sostanziali: non le serve un decennio per capire come non lasciarsi sopraffare dai sentimenti violenti che la mutano in un mostro spaccatutto: è una donna e ha imparato a sopportare l’ira e il terrore come tutte le altre femmine della specie dalla notte dei tempi.

Jennifer e She-Hulk

She-Hulk, Tatiana Maslany e Ginger Gonzaga in una scena della serie
She-Hulk, Tatiana Maslany e Ginger Gonzaga in una scena della serie Disney+

In meno di mezz’ora la puntata pilota di She-Hulk: Attorney at Law decostruisce il mito di Jekyll e Hyde di cui Banner e Hulk sono una variante sul tema, liquidando l’annosa questione dell’autocontrollo come un circuito inserito di default nel cervello femminile. Opinabile, come ricorda, tanto per citarne una, l’irascibile Jessica Jones protagonista di una delle serie “dark” della Marvel televisiva, ma perfettamente sensato se applicato al caso specifico di Jennifer Walters, uno scricciolo mite e idealista. La prima puntata adotta una struttura che tradisce la natura del genere supereroistico per declinare in quello legal e nel procedurale. Jennifer, una volta diffusa la sua doppia identità, viene assegnata ai casi che coinvolgono superumani e gli episodi sono scanditi dal susseguirsi di quesi casi. È un metodo valido per introdurre una miriade di cameo di volti noti dell’universo Marvel di cui parleremo più avanti.

Funziona quasi tutto

She-Hulk, una agghindata Tatiana Maslany in un momento della serie
She-Hulk, una agghindata Tatiana Maslany in un momento della serie Disney+

Il pilota devia lievemente dal format di genere, come accennato, fornendo una breve e ironica cronaca della convivenza tra Bruce e Jennifer nel periodo che segue il contagio. L’addestramento della cugina è il pretesto per scatenare l’ilarità dello show, il cui registro è quasi comico e un po’ sovversivo. Jennifer guarda spesso e volentieri in camera confidandosi con lo spettatore. Dalla prima puntata si evince che il resto della stagione manterrà il medesimo registro, confermando She-Hulk: Attorney at Law come un legal al femminile con qualche potenziale deriva nella rom-com e spassose citazioni che prendono in giro bonariamente il fandom (le battute legate al culto coltivato da Jennifer nei confronti del sedere rotondeggiante di Captain America sono memorabili). Così com’è nelle prime battute, lo show è una disamina brillante, arguta e attuale di come è essere una donna single e in carriera nella grande città. She-Hulk: Attorney at Law offre una piccola varietà di archetipi femminili. Della protagonista abbiamo detto; questa si divide (in parti non uguali) la scena con la villain Titania, personaggio attaccabrighe e con un discutibile senso della moda da Diva della WWE, figura che si presta alla messa alla berlina delle celebrità dei social. A una comprimaria, la gioviale paralegale Nikki, è affidato il ruolo e sollievo (più) comico dello show, potenzialmente il personaggio, probabilmente, più accattivante della stagione. Molto della riuscita di queste prime battute la si deve alla presenza nei panni della Walters dell’eclettica canadese Tatiana Maslany (Orphan Black), ideale per incarnare la riservata Jennifer e il suo alter ego più estroverso e provocante. A non essere all’altezza del resto dello show sono gli effetti speciali: se nel caso di Hulk la CGI del personaggio è valida e ormai rodata, non vale lo stesso discorso per She-Hulk, con risultati molto più scarsi e innaturali.

She-Hulk, la locandina della serie
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Scheda

Titolo originale: She-Hulk: Attorney at Law
Creata da: Jessica Gao
Regia: Kat Coiro
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Genere: Commedia, Fantastico, Azione
Cast: Mark Ruffalo, Benedict Wong, Tim Roth, Renée Elise Goldsberry, Tatiana Maslany, Charlie Cox, Ginger Gonzaga, Jameela Jamil, Jon Bass, Josh Segarra, Griffin Matthews, Nicholas Cirillo, Benjamin Robert Bonsu, Jason M. Edwards, Michel Curiel
Sceneggiatura: Jessica Gao, John Buscema
Fotografia: Florian Ballhaus
Musiche: Amie Doherty
Produttore: Kat Coiro, Jessica Gao, Kevin Feige, Jennifer Booth, Victoria Alonso, Wendy Jacobson, Louis D’Esposito
Casa di Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Disney+

Data di uscita: 18/08/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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