LA RAGAZZA DELLA PALUDE

LA RAGAZZA DELLA PALUDE

Daisy Edgar-Jones è la protagonista di La ragazza della palude, dramma processuale diretto da Olivia Newman, racconto di una personalità e di una vita fuori dal comune ricco di idee interessanti che non vengono portate a compimento. In sala, non era scontato dato il genere di film, dal 13 ottobre 2022.

I misteri della palude

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La ragazza della palude, regia di Olivia Newman, arriva nei cinema italiani il 13 ottobre del 2022 e questa è di per sé una bella notizia perché le cose potevano andare diversamente. Adattamento del romanzo Where the Crawdads Sing (è anche il titolo originale) dell’americana Delia Owens, cronaca di un’infanzia e di una prima età adulta decisamente fuori dal comune nella North Carolina degli anni ’50 e ’60, molto, se non tutto, un certo profumo della storia, il gusto della confezione, la natura ostinatamente non-seriale dell’operazione, parla la lingua dell’anacronismo. Questo tipo di cinema, oggi, per chi lo fa e lo distribuisce, viene istintivo sposarlo al conforto e all’intimità di una proiezione domestica e alla volontà imperscrutabile dell’algoritmo. L’uscita in sala dell’adattamento di prestigio di un romanzo di successo è uno spiffero novecentesco. La verità è che ci sono molti punti a favore di una scelta distributiva di questo genere. Una protagonista in rampa di lancio e molto apprezzata, particolarmente dal pubblico giovane, Daisy Edgar-Jones, la ricorderete nella miniserie Normal People, uno sfondo suggestivo, un pizzico di mistero. La canzone del film la canta Taylor Swift e basta questo a tradire le premesse importanti dell’operazione. L’esito è un’altra faccenda, francamente deludente, ma prima di arrivarci vale la pena curiosare un po’ lungo i meandri della storia.

L’infanzia e l’età adulta fuori dal comune di una donna fuori dal comune

La ragazza della palude, Daisy Edgar-Jones in un momento del film
La ragazza della palude, Daisy Edgar-Jones in un momento del film di Olivia Newman

Catherine Danielle Clarke (Daisy Edgar-Jones), ma nessuno la chiama così. In famiglia il nomignolo è Kya, per il resto della gente dell’immaginaria località di Barkley Cove, North Carolina, è la ragazza della palude. Catherine ci viene introdotta che è una donna fatta e finita; è il 1969, lo passa in galera perché tutti, ma proprio tutti, la considerano responsabile di un brutale omicidio avvenuto nelle paludi dove è cresciuta, tra l’altro completamente sola. Catherine una famiglia ce l’aveva, ma tutto va a rotoli per colpa del brutale e totalmente inadeguato papà Garret Dillahunt. Prima se ne va la madre, poi i fratelli, per un po’ Catherine sperimenta una pericolosa convivenza con l’ancor più pericoloso genitore. Alla fine se ne va anche lui, lasciando la ragazzina in balìa del suo destino.

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Sopravvive perché ha la pelle dura, perché impara a vivere con e nella palude, con gran scorno e manifesta impotenza dei servizi sociali. Sopravvive, confidando nella gentilezza degli sconosciuti, anche se gran parte della città ride di lei. A starle accanto, pochi ma buoni. I gestori della drogheria, Michael Hyatt e Sterling Macer Jr. Tate Walker (Taylor John Smith), che è il suo migliore (e solo) amico, le insegna a leggere e scrivere, si innamora ricambiato e poi la pianta in asso. Catherine coltiva un senso della vita libero e selvaggio e tira fuori un bagaglio di risorse fuori dal comune ma manca di un certo tipo di malizia e di esperienza. Non capisce fino in fondo i rischi della sua relazione clandestina con Chase Williams (Harris Dickinson), l’arrogante e immaturo quarterback locale che la illude con promesse matrimoniali senza sostanza. È Chase il cadavere nella palude, è Catherine la principale sospettata. Il tempo presente del racconto è il processo, a difendere la protagonista l’avvocato Tom Milton, un David Strathairn che per postura, attitudine e bontà d’animo è un Atticus Finch più vero del vero. Per una storia come quella raccontata da La ragazza della palude questo è un problema, ci sono tanti piccoli film dentro il film grande e manca il tempo, il modo e la chiave giusta per conciliarli.

Un’occasione sprecata

La ragazza della palude, Daisy Edgar-Jones e David Strathairn in una scena del film
La ragazza della palude, Daisy Edgar-Jones e David Strathairn in una scena del film di Olivia Newman

Ma quanti sono, esattamente, questi film? Più di quanti la regia incerta di Olivia Newman sappia armonizzare. C’è il dramma processuale con accorgimenti thriller, il romanzo di formazione, l’educazione sentimentale che si trasforma in qualcosa di più ambiguo e complesso, il continuo rimbalzo di passato e presente, lo stupore e le insidie della palude, potenza evocativa di uno sfondo insolito ma che il film non riesce a valorizzare adeguatamente. Daisy Edgar-Jones lavora sul filo sottile di un’eccentricità che non scade mai nell’implausibile. Una recitazione che è sempre e comunque questione di atmosfera, stupori appena accennati e una malinconia volutamente trattenuta. La sua Catherine è una donna/bambina dalle mille risorse in simbiosi totale con la natura non addomesticata che la circonda, della quale si fa testimone e ambasciatrice con il suo insuperabile talento di illustratrice. Come suggerisce La ragazza della palude, dall’ambiente la protagonista mutua un istinto per la sopravvivenza sopra e oltre la morale comune. Suggerisce, appunto, non approfondisce. È questo il problema. Olivia Newman mette le carte sul tavolo ma non sa bene cosa farne. Ne esce fuori un dramma processuale inerte, lo studio di un ambiente e una personalità fuori del comune schematico e convenzionale, un po’ come il continuo via vai tra ieri e oggi. L’educazione alla vita della protagonista, le premesse estetiche e il ritratto di una femminilità libera e selvaggia nel senso più moderno ed emancipato del termine, tutto parla di una grossa occasione sprecata.

La ragazza della palude, la locandina italiana del film

Scheda

Titolo originale: Where the Crawdads Sing
Regia: Olivia Newman
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Durata: 125’
Genere: Drammatico, Giallo
Cast: Harris Dickinson, David Strathairn, Garret Dillahunt, Billy Slaughter, Daisy Edgar-Jones, Luke David Blumm, Michael Hyatt, Suzette Lange, Ahna O'Reilly, Bill Kelly, Blue Clarke, Caroline Cole, Charlie Talbert, Eric Ladin, Jayson Warner Smith, Jerri Tubbs, Jojo Regina, Logan Macrae, Mike Harkins, Robert Larriviere, Sarah Durn, Sterling Macer Jr., Taylor John Smith
Sceneggiatura: Lucy Alibar
Fotografia: Polly Morgan
Montaggio: Alan Edward Bell
Musiche: Mychael Danna
Produttore: Veronica Moonhill, Lauren Levy Neustadter, Shannon Vayo, Reese Witherspoon
Casa di Produzione: Hello Sunshine, 3000 Pictures
Distribuzione: Warner Bros., Sony Pictures Releasing

Data di uscita: 13/10/2022

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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