CUT! ZOMBI CONTRO ZOMBI
Commedia metacinematografica (nel modo che non ti aspetti) e sfrenatamente cinefila, Cut! Zombi contro zombi ha il limite – o meglio l’handicap strutturale – di essere ricalcata interamente e pedissequamente sul suo modello, il quasi omonimo film del 2017 di Shin'ichirō Ueda. Una filiazione talmente stretta da ridurre il ruolo di Michel Hazanavicius a quello di un bravo “amanuense” cinematografico. Già film d’apertura a Cannes, ora nella sezione Best Of della Festa del Cinema di Roma 2022.
Zombie replica(n)ti
Già scelto come film d’apertura del Festival di Cannes 2022, il nuovo film di Michel Hazanavicius Cut! Zombi contro zombi (noto anche col titolo francese Coupez!) approda ora alla Festa del Cinema di Roma 2022, nella sezione dedicata ai lavori provenienti dagli altri grandi festival internazionali, Best Of. Un lavoro, quello di Hazanavicius, che conferma a modo suo l’ecletticità del regista francese, ma anche la sua propensione a ragionare sul cinema e sui suoi meccanismi produttivi (propensione che già aveva dato origine al celebrato The Artist, ma anche, in qualche modo, alle precedenti spy comedy “bondiane” dedicate al personaggio dell’agente speciale 117). In questo caso, Hazanavicius fa una sorta di copia carbone di un precedente film giapponese, il cult movie Zombie contro zombie – One Cut of the Dead diretto nel 2017 da Shin’ichirō Ueda; un film, quello di Uesa, che gli spettatori italiani avevano già potuto vedere al Far East Film Festival 2018, e che era stato successivamente oggetto di una breve distribuzione in sala. Il plot di questo remake, rimasto praticamente invariato nei suoi snodi principali, vede solo lo spostamento dell’ambientazione originale in terra francese, oltre all’ovvia sostituzione del cast con interpreti locali; tra questi spiccano Romain Duris nel ruolo del cineasta protagonista, e la moglie dello stesso regista Bérenice Bejo come sua spalla femminile.
Apocalisse vera o simulata?
Al centro della trama troviamo una troupe cinematografica impegnata nella realizzazione di un b-movie a basso costo incentrato sugli zombie, che a un certo punto si trova a fronteggiare l’attacco di un vero esercito di morti viventi. Questa basilare linea di partenza, di fatto, si complica successivamente con un meccanismo di flashback, che conferisce al film il suo carattere metacinematografico, e ci introduce i personaggi del regista Rémi e di sua moglie Nadia (interpretati dai già citati Duris e Bejo) insieme al resto dell’improbabile troupe del film.
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Senza cedere alla tentazione dello spoiler – proposito arduo da mantenere, vista la particolare struttura del racconto – diremo che Cut! Zombi contro zombi è un film che cambia faccia in modo (apparentemente) radicale dopo la sua prima mezz’ora, girata in un unico piano sequenza: un piano sequenza che tuttavia – i motivi li capiremo più in là – non mostra la fattura tecnica e l’eleganza che ci si aspetterebbe da un espediente del genere. Il cambio di faccia (e di genere) del film di Hazanavicius si traduce anche in un cambio di fotografia, parallelamente allo svelamento della natura dell’operazione e alla trasformazione dei suoi stessi personaggi. Seguendo alla lettera la struttura del film originale – ma anche, di fatto, la sua messa in scena – il regista francese punta a svelare l’artificio e la convenzione del linguaggio cinematografico, evidenziando gli accidenti che possono rendere (o no) riuscita una scena, così come il peso dell’imprevisto – e l’importanza dell’improvvisazione “artigianale” – nel raggiungimento della presa sul pubblico.
Metacinema di rimando
Sopra le righe e indie nell’anima – a dispetto delle rilevanti dimensioni produttive dell’operazione – a tratti irresistibile nei suoi cambi di tono e di faccia, Cut! Zombi contro zombi ha il limite – o se vogliamo l’handicap strutturale – di essere interamente ricalcato sul suo modello nipponico. Al film del 2017 di Ueda si deve infatti l’originale reinterpretazione del metacinema – tema ormai, nelle sue varie sfaccettature, ampiamente sfruttato – la non banale evidenziazione diretta dei meccanismi della messa in scena, lo sguardo affettuoso sull’artigianalità della creazione filmica (e su quell’arte di arrangiarsi così frequentata dal cinema di genere di tutte le latitudini); ma nella storia si trova anche l’esaltazione del carattere collettivo della creazione cinematografica, insieme alla rivendicazione di un cinema “anarchico”, popolato da artisti punk che piegano il linguaggio a un estro personale capace di adeguarsi proficuamente alle circostanze. Proprio l’aver mantenuto questo carattere “ruspante” e insieme raffinato è il principale pregio del film di Hazanavicius, che tuttavia ha il torto di non aggiungere molto di suo a un oggetto già compiuto e autosufficiente. Il regista francese sposta un po’ più in là l’asticella del metacinema includendo nella storia lo stesso tema del remake (in particolare di un remake francese di un cult movie nipponico) insieme a qualche scherzo linguistico: ma è un po’ troppo poco per parlare di un apporto davvero originale al soggetto.
Copia conforme
Con Cut! Zombi contro zombi siamo quindi, di fatto, di fronte a un remake quasi shot-for-shot: un prodotto per cui qualcuno potrebbe (con qualche ragione) rispolverare la vecchia diatriba sull’utilità del concetto stesso di rifacimento, specie laddove l’originale venga ricalcato in modo praticamente pedissequo e privo di sostanziali apporti originali. Sarebbe tuttavia scorretto – intellettualmente prima che criticamente – non riconoscere al film di Hazanavicius la capacità di riportare in modo fedele ed efficace il divertimento sopra le righe – e l’intelligente, compiuta commistione di generi – che caratterizzavano il film originale, uniti al suo stesso carattere cinefilo e sapientemente giocoso. Hazanavicius copia in modo “spudorato”, ma lo dichiara a chiare lettere fin dal prologo, mantenendo l’estetica cheap dell’originale e restituendo ai “suoi” spettatori quello stesso, per molti versi irresistibile apparato visivo e concettuale. Abbiamo visto, in fondo, remake letterali (o quasi) decisamente meno riusciti, mentre qui va detto che la “copia” resta pregevole sia nello svolgimento che nella resa. Una riuscita che comunque non le toglie la sua intrinseca natura di copia, e quindi di opera derivat(iv)a da un prototipo a cui resta indissolubilmente legata.
Scheda
Titolo originale: Coupez!
Regia: Michel Hazanavicius
Paese/anno: Francia, Regno Unito, Giappone / 2022
Durata: 110’
Genere: Horror, Commedia
Cast: Bérénice Bejo, Grégory Gadebois, Romain Duris, Finnegan Oldfield, Luàna Bajrami, Raphaël Quenard, Agnès Hurstel, Florence Janas, Sébastien Chassagne, Lyès Salem, Matilda Anna Ingrid Lutz, Yumi Narita, Yvon Martin, Charlie Dupont, Jean-Pascal Zadi, Léa Millet, Marie Petiot, Raïka Hazanavicius, Simone Hazanavicius, Yoshiko Takehara
Sceneggiatura: Michel Hazanavicius
Fotografia: Jonathan Ricquebourg
Montaggio: Mickael Dumontier
Musiche: Alexandre Desplat
Produttore: John Penotti, Alain de la Mata, Brahim Chioua, Noémie Devide, Michel Hazanavicius, Vincent Maraval
Casa di Produzione: France Télévisions, Canal+, Ciné+, Getaway Films, SK Global, Blue Light, France 2 Cinéma, Gaga, La Classe Américaine, Pan Européenne Distribution, Alcatraz Films, SofiTVciné 9
Distribuzione: Nexo Digital
Data di uscita: 31/10/2022