BELLE & SEBASTIEN – NEXT GENERATION

BELLE & SEBASTIEN – NEXT GENERATION

Reboot ambientato ai giorni nostri di una storia ben impressa nell’immaginario collettivo, Belle & Sebastien – Next Generation sfrutta con mestiere i topoi del cinema per famiglie, contando anche sul buon potenziale del suo elemento scenografico; tuttavia, la sua struttura da fiaba contemporanea è indebolita da un villain inconsistente, e da una scrittura che a tratti denota scarsa cura e coerenza.

La bella e il bambino… oggi

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Il titolo Belle & Sebastien, che i quaranta-cinquantenni di oggi associano in primis, quasi universalmente, alla serie televisiva anime degli anni ‘80, ha riacquistato una certa popolarità da circa un decennio, grazie al fortunato adattamento cinematografico del 2013 firmato da Nicolas Vanier. Un adattamento che, spostando al periodo della seconda guerra mondiale la storia immaginata dalla scrittrice Cécile Aubry – quella dell’amicizia tra il piccolo Sebastien e il cane dei Pirenei Belle – ha ottenuto un successo tale da generare due sequel, con un arco narrativo che si è chiuso nel 2018 col conclusivo Belle & Sebastien – Amici per sempre, diretto da Félix Bousset. Dato l’appeal che il soggetto indubbiamente ancora esercita (nel frattempo, nel 2017, è uscita un’ulteriore serie animata di produzione franco-canadese) i produttori hanno optato, con questo Belle & Sebastien – Next Generation, per una sorta di reboot ambientato ai giorni nostri. Un reboot, per la regia di Pierre Coré, in cui il piccolo Sebastien (qui chiamato quasi sempre Seb) è un ragazzino di dieci anni di Parigi, che si trova a dover trascorrere due settimane di vacanza con la nonna e la zia materna sulle montagne. Qui, il ragazzino conosce Belle, un bellissimo esemplare femmina di pastore dei Pirenei, messo a guardia del bestiame di Gas, fidanzato di sua zia. Quando Sebastien scopre che Gas maltratta il cane, ingiustamente considerato pericoloso, decide di liberare l’animale, facendo di questi il suo inseparabile compagno.

Vecchio canovaccio, nuovo contesto

Belle & Sebastien - Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Michele Laroque con Belle e un altro amico a quattro zampe
Belle & Sebastien – Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Michele Laroque con Belle e un altro amico a quattro zampe

Optando per un riavvio ai giorni nostri del soggetto originale, Belle & Sebastien – Next Generation vuole catturare i gusti di un pubblico di famiglie contemporaneo, offrendo in primis – col Seb interpretato dal piccolo Robinson Mensah Rouanet – un protagonista in cui i giovani spettatori possano più facilmente identificarsi. I riferimenti moderni sono molteplici, dal personaggio della nonna anticonformista e rockettara (nel rifugio di montagna campeggia un grosso poster di Iggy Pop) al sottotesto ecologico, che vede nei personaggi di Gas e di suo padre – avido industriale deciso a costruire un impianto sciistico sul territorio di montagna, con una macchina fortemente inquinante – i principali villain.

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Muovendo da questo nuovo spunto, si snoda una vicenda che segue abbastanza fedelmente le tappe della storia originale, con l’iniziale timore del piccolo protagonista per l’animale, la conseguente presa di confidenza e amicizia tra i due, e il successivo scontro con l’elemento umano (qui incarnato dai due antagonisti, padre e figlio) teso ad allontanare i due amici. Su un canovaccio collaudato e universale nella sua semplicità, la sceneggiatura tenta di introdurre anche il tema del contatto di un ragazzo di città del 2022 con la vita di montagna, la fascinazione per un universo “alieno” e mai sperimentato, sottolineato dalla regia con l’uso insistito di panoramiche e dolly sul paesaggio alpino, sfondo che da subito eserciterà la sua malia sul piccolo protagonista.

Cercasi villain

Belle & Sebastien - Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Syrus Shahidi in una scena
Belle & Sebastien – Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Syrus Shahidi in una scena del film

Privo dello sguardo lirico sugli imponenti paesaggi alpini che aveva caratterizzato il film del 2013 di Nicolas Vanier – la componente scenografica, per quanto accattivante, è qui decisamente più convenzionale – Belle & Sebastien – Next Generation ha dalla sua l’appeal di una vicenda capace di parlare a più generazioni; una vicenda che sfrutta con una certa efficacia il vecchio topos dell’amicizia tra (cucciolo d’)uomo e animale sull’avventuroso sfondo di una gita in montagna per un ragazzo abituato agli agi della città. Tutta la prima parte del film tiene complessivamente bene, anche grazie alle buone doti mostrate dal giovanissimo protagonista esordiente, e all’efficacia della resa del “personaggio” di Belle, qui interpretato (come rivelano i titoli di coda) da tre cani diversi.

È tuttavia nella frazione successiva, quella in cui viene in primo piano il personaggio (irrisolto e mal definito) di Gas – col volto dell’attore Syrus Shahidi – che il film di Pierre Coré inizia a mostrare le sue debolezze; la traccia rappresentata dalla “protezione” di Belle da parte del suo piccolo amico è involuta e poco consistente, segnata anche da un paio di sequenze (una in particolare, con la seconda, paradossale fuga del cane) che denotano scarsa attenzione alla credibilità e alla logica narrativa. Mentre il personaggio di Gas – descritto più che altro come un bambino in cerca dell’approvazione paterna – non sembra mai rappresentare un vero pericolo per Belle, quello di suo padre ha un minutaggio troppo ridotto per emergere come reale villain. L’assenza di un antagonista di un certo spessore finisce così per nuocere all’impianto da fiaba contemporanea del film, sottraendo a esso una componente fondamentale.

I problemi narrativi

Belle & Sebastien - Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Belle in una scena
Belle & Sebastien – Next Generation, Robinson Mensah-Rouanet e Belle in una scena del film

Belle & Sebastien – Next Generation, pur nella generale cura della sua confezione, resta di fatto un po’ superficiale nell’articolazione della sua trama, segnata a tratti da una certa fretta (l’impatto sulla storia dell’elemento della grotta sotterranea, rifugio preferito dai due protagonisti, poteva essere sfruttato decisamente meglio), a tratti da una schematicità, nei rapporti tra i personaggi di contorno – si veda l’accennata love story tra la zia di Sebastian e Gas – che certo non giova alla resa complessiva. Una cura maggiore in fase di scrittura, in primis dei personaggi, avrebbe certo dato maggior modo di emergere al potenziale emotivo del soggetto, insieme magari a un maggior approfondimento della sua componente ecologica (qui solo embrionale, al punto da apparire più un pretesto che altro). A ciò, si somma un’indebita accelerazione della storia, verso la fine del film, segnata anche da alcune poco comprensibili scelte di montaggio – tali da spezzare il ritmo del racconto in modo artificiale – che certo non giovano alla compattezza del tutto. In questo senso, quindi, Belle & Sebastien – Next Generation si configura come un’operazione non del tutto riuscita, che difficilmente riuscirà a far appassionare davvero una nuova generazione di spettatori a una storia senza tempo. Per un pubblico di famiglie che si prepara ad assistere ai “pezzi grossi” dell’offerta cinematografica natalizia, il ritorno dei due storici personaggi poteva certo offrire qualcosa di più.

Belle & Sebastien - Next Generation, la locandina italiana
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Scheda

Titolo originale: Belle et Sébastien: Nouvelle Génération
Regia: Pierre Coré
Paese/anno: Francia / 2022
Durata: 96’
Genere: Avventura
Cast: Aurélien Recoing, Caroline Anglade, Lou Lambrecht, Alice David, Alois Pedrono, Eloan Bernasconi-Straub, Inès Pech, Laurent Collombert, Michèle Laroque, Mikaël Alhawi, Noa Faure-Duval, Noam Grasset, Raphael Sevault, Robinson Mensah Rouanet, Samuel Mathieu, Syrus Shahidi
Sceneggiatura: Alexandre Coffre, Pierre Coré
Fotografia: Gilles Porte
Montaggio: Samuel Danesi
Musiche: David Menke
Produttore: Sidonie Dumas, Clément Miserez, Matthieu Warter
Casa di Produzione: Canal+, Radar Films, Ciné+, W9, M6 Films, Gulli, M6, Gaumont, Centre national du cinéma et de l'image animée (CNC)
Distribuzione: Medusa Film, Notorious Pictures

Data di uscita: 17/11/2022

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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