TRAMITE AMICIZIA

TRAMITE AMICIZIA

In Tramite amicizia, Alessandro Siani cerca di costruire un buddy movie sui generis partendo da una premessa in sé non disprezzabile (il “noleggio di amici”); ma la comicità che propone è esile e poco incisiva, e i personaggi di contorno poco più che macchiettistici. Un risultato che si dimentica velocemente.

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Lorenzo (Alessandro Siani) è l’ideatore e il capo dell’agenzia Tramite amicizia, che si occupa di fornire “amicizia” a noleggio ai suoi utenti nel momento del bisogno: se ci si sente giù di morale, si ha bisogno di consigli nei più svariati ambiti della vita, o semplicemente ci si vuole sfogare, l’agenzia fornisce aiuto e “consulenze” a pagamento. La tranquilla e proficua routine di Lorenzo va in crisi quando alcuni suoi parenti gli chiedono di utilizzare le sue doti per entrare nelle grazie del ricco imprenditore Alberto Dessè (Max Giusti): questi, infatti, a causa di una profonda crisi personale ha appena deciso di vendere la sua azienda di dolci, di cui i familiari di Lorenzo sono dipendenti. L’uomo dovrà così tirare su di morale l’industriale e aiutarlo a superare il momento di crisi, convincendolo a rinunciare all’idea della vendita. Nel frattempo, sulle tracce di Lorenzo si mette la scaltra Maya (Matilde Gioli), una giovane che ha casualmente scoperto il suo gioco e decide di ricattarlo, minacciando di rivelare tutto a Dessè…

Buoni comprimari, intreccio esile

Tramite amicizia, Matilde Gioli e Maria Di Biase in una scena del film
Tramite amicizia, Matilde Gioli e Maria Di Biase in una scena del film di Alessandro Siani

Arrivato al sesto film da regista, Alessandro Siani continua a scrivere (qui in collaborazione con Gianluca Ansanelli), dirigere e interpretare i suoi soggetti; lo fa puntando su una comicità che progressivamente sembra essersi smarcata – e questo è un bene – dal modello di partenza (irraggiungibile) di Massimo Troisi. Uno smarcamento che tuttavia, almeno nel caso di questo Tramite amicizia, è anche uno dei pochi lati positivi del risultato, che non brilla particolarmente né per ritmo comico, né per sostanza dell’intreccio presentato. L’idea di partenza non sarebbe di per sé malvagia, seppur a forte rischio di cadere nel buonismo e/o nell’inconsistenza: un business che fornisce consulenze amicali, la necessità improvvisa da parte del suo creatore di rovesciare il paradigma (proporsi, anziché offrirsi dietro richiesta, come amico) nell’ottica di una “buona causa” – l’aiuto di familiari in difficoltà. Da qui parte una sorta di buddy movie sui generis, in cui Siani sceglie di dividere la scena con i (pur bravi) comprimari Max Tortora, Matilde Gioli e (tra gli altri) Maria Di Biase. Il tono fiabesco della narrazione non lascia molti dubbi sulla sua risoluzione, ma sono gli stessi step intermedi a non convincere.

Stereotipi più o meno consapevoli

Tramite amicizia, Alessandro Siani e Max Tortora in una sequenza
Tramite amicizia, Alessandro Siani e Max Tortora in una sequenza del film

La comicità di Siani resta risaputa e prevedibile, poco convinta anche nei suoi tentativi di non spingere troppo sulla “napoletanità” del modello (si vedano le gag all’interno del negozio di moda, in cui il protagonista fa il verso agli eccessi della parlata partenopea) e costellata qua e là di stereotipi che non giovano al tutto: proprio a proposito di quest’ultimo aspetto, telefonatissima risulta la battuta che coinvolge il titolo (“Lo facciamo tramite amicizia… perché, in Italia non si fa forse tutto così?”), mentre il fatto che il protagonista si attivi solo per aiutare “la famiglia” ribadisce involontariamente il suo muoversi all’interno di certi codici culturali, depotenziando qualsiasi possibile velleità sociale della storia. In Tramite amicizia ci si aspetta sempre qualche guizzo, qualche trovata più “scorretta” che devi dal percorso prestabilito, ma tutti i momenti che avevano qualche potenziale in tal senso vengono sciupati: resta a galleggiare, priva di appiglio col resto della trama, la sequenza della rapina, mentre rimane troppo lunga e priva di funzionalità narrativa – a dispetto delle aspettative che la sceneggiatura stessa aveva creato – la parte che descrive l’incontro del personaggio di Tortora con una sua vecchia fiamma.

Un’inconsistenza già vista

Tramite amicizia, Alessandro Siani e Matilde Gioli in una scena
Tramite amicizia, Alessandro Siani e Matilde Gioli in una scena del film

Il modello di comicità proposto da Tramite amicizia è privo di volgarità, lieve fino al punto di risultare inconsistente, rivestito da un garbo che per larghi tratti rischia di diventare melassa. Soprattutto, non descrive i personaggi di contorno in modo sufficientemente preciso, dando solo l’impressione (fallace) che l’attore/regista voglia farsi da parte rendendo la commedia più collettiva: se il ruolo di Tortora è funzionale al copione – ma gestito nel modo più risaputo – quello di Matilde Gioli ha veramente poca utilità, se non la delineazione di una love story priva di mordente e dallo scarsissimo appeal. Il film, nella sua seconda parte, prende la strada del road movie, ma la scelta non serve a movimentare la trama, né presenta nessun altro beneficio avvertibile (se non quello di dare al tutto una colorazione meno locale e campanilistica, spostandosi addirittura in terra francese). Si arriva alla conclusione in modo stanco, facendo oltretutto segnare un’accelerazione indebita nella parte finale, in cui gli step di allontanamento e riconciliazione dei due protagonisti vengono gestiti in modo approssimativo, quasi si avesse fretta di concludere. Si resta con la sensazione di aver visto qualcosa di effimero, privo di pretese (malgrado il tema si prestasse anche a riflessioni non banali) ma altresì poco capace di intrattenere. Se la commedia italiana, negli ultimi mesi, ci aveva offerto prodotti dal buon respiro e capaci di dire qualcosa di interessante come Il grande giorno e Grazie ragazzi, qui si torna all’anonimato e all’usa e getta che tante volte ci sono stati propinati negli ultimi anni. In ogni caso, per l’appunto, nulla di nuovo.

Tramite amicizia, la locandina del film
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Scheda

Titolo originale: Tramite amicizia
Regia: Alessandro Siani
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 90’
Genere: Commedia
Cast: Massimiliano Tortora, Matilde Gioli, Paola Lavini, Maria Di Biase, Alessandro Siani, Cecilia Dazzi, Gianni Fantoni, Miloud Mourad Benamara, Yari Gugliucci, Elodie Serra, Germano Lanzoni, Stella Pecollo
Sceneggiatura: Gianluca Ansanelli, Alessandro Siani
Fotografia: Giovanni Canevari
Montaggio: Valentina Mariani
Musiche: Umberto Scipione
Produttore: Federica Lucisano, Fulvio Lucisano, Massimo Di Rocco
Casa di Produzione: Bartlebyfilm, Buonaluna, Italian International Film, Rai Cinema
Distribuzione: 01 Distribution

Data di uscita: 14/02/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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