THE MANDALORIAN 3X02

THE MANDALORIAN 3X02

Il capitolo diciotto di The Mandalorian è anche meglio della season première di sette giorni fa, e presenta tutti gli ingredienti di quello che è il format vincente per questa serie. Dall'8 marzo su Disney+.

Di bene in meglio

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È meglio del primo, il secondo episodio della terza stagione di The Mandalorian intitolato Le rovine di Mandalore. Subito dopo aver introdotto l’arco narrativo della nuova annata, la narrazione si traduce in un episodio a sé stante quasi tutto ambientato sul pianeta Mandalore, e il risultato è una puntata dai toni intimi e movimentata al contempo, nella quale una sorprendente Bo-Katan ruba la scena. Vediamo Djarin con Grogu fare tappa su Tatooine, dove Peli Motto comunica laconicamente di non disporre del circuito di memoria dell’IG di cui il mandaloriano è in cerca, in vista della missione di ricognizione sul pianeta natio del suo popolo. Al suo posto, la donna gli rifila una vecchia conoscenza, un R5-D4 “costruito per l’avventura”, e insieme si avventurano sulla superficie della madrepatria. Madrepatria che l’ex cacciatore di taglie non ha mai conosciuto. Il viaggio offre l’occasione al personaggio impersonato da Pedro Pascal per una toccante confessione al suo protetto, al quale rivela, con rammarico e malinconia, di essere cresciuto su una luna di Mandalore, Concordia, e non aver mai vissuto su quello che un tempo era un mondo “verde e bellissimo, la casa della mia gente”. Avventuratosi sulla superficie e poi in un’intricata rete di grotte in cerca delle acque viventi, il mandaloriano rischierà la vita, costringendo il piccolo ma valoroso Grogu a cercare aiuto presso la corte della diseredata Bo-Katan.

L’uomo dietro la maschera

The Mandalorian 3, Pedro Pascal in una scena del secondo episodio
The Mandalorian 3, Pedro Pascal in una scena del secondo episodio

La seconda parte dell’episodio è incentrata sulla nascita della relazione tra il Bambino e la nobile ribelle – “Questa era una volta una bella civilizzazione; la mia famiglia la governava ma adesso è solo una tomba”, ammetterà in un momento di vulnerabilità la guerriera – e su un avvicinamento tra quest’ultima e Djarin. Un espediente che sembra disattendere la prospettiva della riaccesa rivalità, mentre il finale segna il ritorno di una creatura mitica (letteralmente). Le rovine di Mandalore è un episodio rimarchevole; non smetteremo mai di interrogarci su come un’armatura parlante e un bambolotto che squittisce riescano a generare – e in modo verosimile – tante emozioni, dolcezza, familiarità e affetto. Djarin è un esule, un solitario e un uomo animato da tristezza, sensi di colpa e insicurezze. Sarebbe perito, mille volte, se i pochi amici che ha non lo avessero salvato in altrettanti occasioni. Gli sceneggiatori riescono con delicata introspezione a penetrare l’armatura del mandaloriano per rivelare all’interno, anche senza rimuoverla, un uomo molto più fragile e “tenero” di quanto voglia far trasparire. Questa corazza che è ancor più una protezione della sua psiche che del suo corpo, ancor più una forma di difesa che uno strumento di attacco, viene usata sapientemente e con dimestichezza dagli autori per svelare il mistero dell’uomo dietro la maschera.

L’episodio perfetto

The Mandalorian 3, Grogu in una scena del secondo episodio
The Mandalorian 3, Grogu in una scena del secondo episodio

La puntata conferma che il rapporto filiale tra Baby Yoda e il mandaloriano ha raggiunto un nuovo stadio: sono davvero un padre e un figlio uniti da un rapporto strettissimo. Quello che stupisce, in un episodio dove l’azione c’è ma passa in secondo e terzo piano, e dove la storia avanza di poco seppur ospitando un momento cruciale, è il personaggio di Bo-Katan. Lei e la sua indulgenza che sembra quasi un affetto malcelato verso l’uomo che l’ha privata della dark saber, del potere e della missione della sua vita, e verso il suo buffo figlio. Che siano sentimenti autentici o un’insidiosa messa in scena resta da vedere, ma Katee Sackhoff è molto brava nei ruoli da dura col cuore tenero, e viene da pensare che la produzione voglia sfruttare questo suo punto di forza. Le rovine di Mandalore – puntata che non dimentica di ospitare dosate citazioni, riferimenti e dettagli informativi – al netto di qualche imperfezione minore, è il modello dell’episodio perfetto per una serie come The Mandalorian.

The Mandalorian 3, la locandina della serie Disney+

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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