WHAT’S LOVE?

WHAT’S LOVE?

Film che segna il ritorno del regista Shekhar Kapur al lungometraggio di fiction, What’s Love mescola la commedia romantica di marca british a una trattazione non banale dei temi del confronto culturale, e dell’istituzione familiare nelle sue diverse accezioni. Peccato che il film, nella sua seconda parte, si normalizzi, arrivando a una morale scontata ed eccessivamente sottolineata.

E l’amore che c’entra?

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Londra, ai giorni nostri. Zoe è una documentarista di successo, single, amica fin dall’infanzia di Kazim, affermato oncologo di origine pakistana. Le famiglie dei due, vicine di casa, si conoscono praticamente da sempre; i genitori di Kazim, tempo prima, hanno infatti supportato in tutti i modi la madre di Zoe quando il marito ha lasciato le due donne. Ora, Kazim sbalordisce l’amica quando le confessa di volersi sposare: ma a stupire Zoe non è tanto il matrimonio in sé, quanto la scelta di Kazim di procedere a un matrimonio combinato – o meglio “assistito”, secondo l’attuale dicitura – con una moglie scelta dai genitori. Zoe, che si è appena vista rifiutare la proposta di un soggetto dallo studio per cui lavora, ha così un’idea: perché non girare un documentario incentrato proprio sui matrimoni assistiti nel ventunesimo secolo, partendo dalle imminenti nozze dell’amico? L’idea, sulla carta ottima, finirà per procurare ai due una serie di inaspettate complicazioni.

Bollywood-Londra, andata e ritorno (e di nuovo andata)

What's Love, Lily James in una scena
What’s Love, Lily James in una scena del film

Questo What’s Love (che, nella titolazione italiana, accorcia il titolo originale, ripreso del noto brano di Tina Turner What’s Love Got to Do with It?) segna il ritorno al cinema di fiction del regista indiano Shekhar Kapur, un solido retroterra nel cinema bollywoodiano prima dei riconoscimenti internazionali ottenuti per i blockbuster Elizabeth (1998) e Elizabeth: The Golden Age (2007). Un lavoro con cui il regista resta nei territori di un cinema prettamente british, affrontando un genere toccato spesso negli ultimi decenni da quella cinematografia, ovvero quello della commedia romantica; una rom-com che qui, tuttavia, viene contaminata con la tradizione di Bollywood, coi colori, i ritmi e le danze di un cinema che ormai da tempo abbiamo imparato a conoscere (seppur senza continuità) anche alle nostre latitudini. Con What’s Love, Kapur fa in un certo senso un’operazione simile a quella che da qualche tempo sta facendo Gurinder Chadha (autrice di film come Sognando Beckham e Blinded by the Light), mescolando un sentire e uno humour tipicamente british a una messa in scena di chiara derivazione bollywoodiana; lo fa, tuttavia, con un minor impeto politico – pur laddove questa componente è certamente presente – e uno sguardo che è da un lato quello dell’analisi antropologica, dall’altro quello più intimo, espresso nella parabola amicale/romantica dei due protagonisti.

Antropologia e romanticismo

What's Love, Sajal Ali e Shazad Latif in una sequenza
What’s Love, Sajal Ali e Shazad Latif in una sequenza del film

In What’s Love convivono in effetti due anime, quella della commedia di costume e del saggio sul confronto culturale – esperito attraverso l’occhio della macchina da presa della protagonista – e quella della più convenzionale commedia romantica, a descrivere in particolare l’arco narrativo dei personaggi di Kazim e Zoe (interpretati in modo piuttosto convincente da Shazad Latif e Lily James). Due componenti che trovano un anello di congiunzione nelle rispettive famiglie, ugualmente preoccupate per la stabilità dei due giovani ma lontanissime per quanto riguarda i rispettivi background: da un lato una stabilità e una solidità conquistate negli anni attraverso la più estesa rete della famiglia allargata e quella comunitaria, nel segno di una praticità che subordina i sentimenti allo status e al riconoscimento sociale – specie fuori dalla madrepatria; dall’altro una storia di abbandono e fragilità, con l’invidia fatua e un po’ malinconica – espressa nel divertente personaggio di Cath, madre della protagonista, interpretata da Emma Thompson – di quella stabilità e sicurezza raggiunte, almeno apparentemente, dal nucleo familiare dei vicini. Un confronto tra due mondi – qui affrontati in ottica micro, in quell’istituzione familiare che si rivela così importante per entrambi – plasticamente incarnati dai diversi “assistenti” nella ricerca di un partner: da un lato il consulente umano che instrada la famiglia verso la ricerca della persona più adatta, dall’altro l’algoritmo di una app di incontri, espressione di una libertà inebriante quanto forse illusoria.

Promesse non mantenute

What's Love, Emma Thompson in una sequenza
What’s Love, Emma Thompson in una sequenza del film

Funziona bene per tutta la prima parte, What’s Love, quando le due sopra menzionate componenti si mantengono in equilibrio, e lo strumento della commedia (anche) romantica diviene mezzo di analisi sociale e, non ultimo, riflessione sulla riproduzione documentaristica e sulla capacità del mezzo cinematografico di catturare – ma anche, in certa misura, ri-costruire – la realtà. Interessante si rivela, anche nel personaggio della (promessa) sposa di Kazim, l’analisi del confronto generazionale che affianca quello culturale, con la generazione più giovane che si rivela capace di sfruttare abilmente il carattere “teatrale” delle usanze locali per affermare, in modo scaltro e spregiudicato, le sue istanze. Nella sua seconda metà – e specie nell’ultima mezz’ora – What’s Love devia tuttavia, in modo un po’ troppo brusco, verso la rom-com propriamente detta, descrivendo un percorso di cui si intuiscono fin troppo facilmente gli esiti, con una morale talmente rassicurante da annullare in parte la pregnante analisi messa in piedi nella frazione precedente. Il tutto si riduce, alla fine, a un risaputo peana dell’amore romantico, mai problematizzato, con un invito fin troppo esplicito e ridondante ad accettarne i rischi. Il tema del confronto culturale viene insomma risolto sbrigativamente con un incontro che somiglia un po’ troppo all’assimilazione (post) coloniale, mentre quello del confronto generazionale sfuma e diventa secondario, finendo sullo sfondo di una storia che sciupa in parte le sue potenzialità. Un peccato, ma si può comunque prendere ciò che di buono il film di Shekhar Kapur riesce a offrire.

What's Love, la locandina italiana del film
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Scheda

Titolo originale: What's Love Got to Do with It?
Regia: Shekhar Kapur
Paese/anno: Regno Unito / 2022
Durata: 108’
Genere: Commedia, Sentimentale
Cast: Lily James, Emma Thompson, Asim Chaudhry, Oliver Chris, Ben Ashenden, Jeff Mirza, Nikkita Chadha, Alexander Owen, Alice Orr-Ewing, Graham Dickson, Hannah Nazareth, Mariam Haque, Michael Karim, Mim Shaikh, Munir Khairdin, Nosheen Phoenix, Sajal Ali, Shabana Azmi, Shaheen Khan, Shazad Latif
Sceneggiatura: Jemima Khan
Fotografia: Remi Adefarasin
Montaggio: Guy Bensley, Nick Moore
Musiche: Nitin Sawhney
Produttore: Jemima Khan, Tim Bevan, Nicky Kentish Barnes, Jeremy Burnage, Eric Fellner
Casa di Produzione: Instinct Productions, StudioCanal, Working Title Films
Distribuzione: Lucky Red

Data di uscita: 16/03/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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