A CLASSIC HORROR STORY, IN ARRIVO UN SEQUEL? “È POSSIBILE, C’È UN UNIVERSO DA ESPLORARE”

A CLASSIC HORROR STORY, IN ARRIVO UN SEQUEL? “È POSSIBILE, C’È UN UNIVERSO DA ESPLORARE”

I due registi Roberto De Feo e Paolo Strippoli, in una recente intervista, non hanno escluso un sequel dell’horror che tanto sta facendo parlare di sé su Netflix.

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A Classic Horror Story è da poco approdato su Netflix (potete trovare qui la nostra recensione), facendo discutere e polarizzando molto le opinioni del pubblico. L’horror italiano di Roberto De Feo e Paolo Strippoli sicuramente non è passato inosservato, ed è un prodotto che farà ancora parlare molto di sé, quale che sia l’opinione che se ne abbia.

Ora, in una recente intervista video con Movieplayer, i due registi non hanno escluso la possibilità di proseguire la storia, magari con un sequel o comunque con un film che ne esplori ulteriormente l’universo.

C’è tutto un universo da poter sviluppare”, ha detto De Feo. “Non solo potremmo proseguire la storia in base a ciò che succede ai personaggi, ma potremmo anche semplicemente soffermarci sulle tematiche tirate in ballo dai villain: io questa storia ce l’avevo in testa già dal 2016, potremmo raccontare mille altre storie anche solo portando avanti le tre figure principali di antagonisti […]”

I due si sono anche soffermati sul concetto di horror, su come questo sia cambiato e su come sia necessario per i nuovi registi adeguarsi ai tempi. “Prima l’horror spaventava usando elementi sovrannaturali”, ha spiegato De Feo. “Il ‘nuovo’ horror, invece, è più reale, è legato alle notizie di cronaca e alle difficoltà della vita di tutti i giorni. Non ci si può non confrontare con la realtà, che ormai fa più paura della fantasia”.

La cosa più importante, per A Classic Horror Story, era assicurarsi che fosse credibile, che fosse una metafora della nostra società. È con quest’idea che siamo andati sul set”, ha concluso De Feo. Paolo Strippoli ha aggiunto: “Spero che i produttori puntino su storie di genere sempre più ibridate. Ci vuole più coraggio da parte di noi registi, ma anche da parte loro: servono più produttori che ci credano. È stata una sorpresa che Netflix ci abbia lasciato tutta questa libertà; anzi, hanno promosso molto che ci avvicinassimo all’italianità”.

L’intera intervista con Roberto De Feo e Paolo Strippoli è visibile qui.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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