ADDIO AD ALESSANDRO D’ALATRI, IL REGISTA ITALIANO È MORTO A 68 ANNI

È morto nella giornata di oggi Alessandro D’Alatri, regista, sceneggiatore e attore, noto per le sue collaborazioni con Kim Rossi Stuart e Fabio Volo, e per la fiction Il commissario Ricciardi.
È morto, nella giornata del 3 maggio 2023, il regista Alessandro D’Alatri: protagonista di una lunga carriera di regista e sceneggiatore, equamente suddivisa tra cinema, fiction televisiva e spot, D’Alatri aveva 68 anni. Il decesso, avvenuto a Roma, sarebbe stato provocato da una malattia di cui soffriva da tempo.
Nato il 24 febbraio 1955, Alessandro D’Alatri aveva esordito da ragazzino come attore, scoperto giovanissimo da Luchino Visconti, che lo introdusse nel circuito degli sceneggiati televisivi; la sua dimestichezza coi set gli permise così di recitare (a soli 15 anni) ne Il giardino dei Finzi Contini (1970) di Vittorio De Sica.
Successivamente, D’Alatri ebbe una lunga carriera nella regia di spot televisivi, prima dell’esordio come regista cinematografico con Americano rosso (1991), un buon successo di critica e la vittoria di David di Donatello e Ciak d’Oro come miglior film d’esordio. Successivamente, il regista girò Senza pelle (1995), presentato alla Quinzaine di Cannes, che lo legò all’astro nascente Kim Rossi Stuart.
Il sodalizio con Rossi Stuart proseguì con I giardini dell’Eden (1998), con l’attore nei panni di un atipico Gesù, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2002 si avviò l’altro sodalizio importante della carriera di Alessandro D’Alatri, quello con Fabio Volo, col film Casomai: il film ottenne ottimi riscontri di pubblico e critica e una nomination al Nastro d’Argento per la co-protagonista Stefania Rocca.
È datato 2005 il suo secondo film con Fabio Volo, La Febbre, mentre risale a un anno dopo il corale Commediasexi, con Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli, Rocco Papaleo e Michele Placido. Nel 2008 D’Alatri ottenne, a Trieste, il premio alla carriera Città di Trieste – Alabarda d’oro, e l’Angelo alla carriera nel festival Cielo e Terra di Terni.
Continuando parallelamente a dirigere spot televisivi (nel 2008, per la Rai, ne realizzò un ciclo mirato a invogliare a pagare il canone), Alessandro D’Alatri si dedicò nell’ultimo periodo soprattutto alla fiction tv, diventando uno dei registi di punta della Rai con successi come I bastardi di Pizzofalcone e Il commissario Ricciardi. Il suo ultimo lavoro per il grande schermo risale al 2017, con l’insolita incursione nel dramma thriller di The Startup.