GOLDEN GLOBE 2021: TRIONFA NOMADLAND, PREMIATA LAURA PAUSINI

GOLDEN GLOBE 2021: TRIONFA NOMADLAND, PREMIATA LAURA PAUSINI

Il film di Chloé Zhao ottiene i premi per il miglior film drammatico e la miglior regia, risultando il trionfatore della serata. Laura Pausini viene premiata per la miglior canzone per Io sì, dal film La vita davanti a sé.

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Si è conclusa stamattina presto, in una doppia cerimonia trasmessa da sue singole location (il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles e la Raimbow Room di New York), con la conduzione rispettivamente delle attrici Amy Poehler e Tina Fey, la settantottesima edizione dei Golden Globe Award, premi tributati dalla HFPA (Hollywood Foreign Press Association) e tradizionalmente considerati gli anticipatori degli Oscar.

A ottenere le statuette nelle due categorie più importanti è Nomadland di Chloé Zhao, già vincitore del Leone d’Oro all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Il film di Zhao si aggiudica il premio per il miglior film drammatico e quello per la migliore regia. Soddisfazione per chi auspicava un premio a Laura Pausini, che ha ottenuto il globo per la miglior canzone originale per Io sì, dal film La vita davanti a sé.

A trionfare nella categoria dei film commedia o musicali c’è invece Borat – Seguito di film cinema, acido e divertentissimo sequel del Borat originale del 2006, col ritorno di Sacha Baron Cohen nel ruolo di mattatore. Era atteso il premio postumo a Chadwick Boseman come miglior attore in un film drammatico, per la sua interpretazione in Ma Rainey’s Black Bottom; Jodie Foster è invece la migliore attrice non protagonista col suo ruolo in The Mauritianian.

L’unico problema tecnico della serata, un difetto di audio, ha invece in parte rovinato la festa a Daniel Kaluyaa, che ha ricevuto il Globe da Laura Dern per il suo ruolo da attore non protagonista in Judas and the Black Messiah; prevedibile, e puntualmente arrivato, è stato invece il premio a Soul nella categoria dei film d’animazione, mentre lo sceneggiatore Aaron Sorkin ha ottenuto il terzo Golden Globe della sua carriera per lo script di Il processo ai Chicago 7, da lui anche diretto (i precedenti premi li aveva avuti per The Social Network e Steve Jobs).

A sorpresa, ribaltando tutti i pronostici, Rosamund Pike si è portata a casa il Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale, per la sua prova nel ruolo della cinica protagonista di I Care a Lot; la favorita nella categoria sembrava infatti Marija Bakalova col suo personaggio della figlia del protagonista in Borat – Seguito di film cinema. Un’altra sorpresa, che invece farà piacere a chi ama il cinema dell’estremo oriente, il Golden Globe a Minari (produzione americana, ma recitata interamente in lingua coreana) nella categoria del miglior film straniero, dove era data invece per scontata la vittoria del danese Un altro giro, di Thomas Vinterberg.

Nella macro-categoria delle serie TV, a trionfare è la già celebratissima The Crown, che si è aggiudicata ben quattro statuette (miglior serie drammatica, miglior attore protagonista in una serie drammatica – ovvero Josh O’Connor, miglior attrice protagonista nella stessa categoria – Emma Corrin, e migliore attrice non protagonista – Gillian Anderson); nella categoria miglior serie comedy o musical, a ottenere il Globe è stata invece la canadese Schitt’s Creek, attualmente composta di sei stagioni ma ancora inedita in Italia. La serie canadese ha portato anche il premio a Catherine O’Hara (si ricorda il suo ruolo di mamma di Macaulay Culkin in Mamma, ho perso l’aereo), quale migliore attrice protagonista in una serie comedy o musical.

Prevedibile l’affermazione della celebre La regina degli scacchi come miglior miniserie o film per la tv; la miniserie di Scott Frank e Allan Scott, liberamente ispirata all’omonimo romanzo del 1983 di Walter Tevis, ha ottenuto anche il premio per la miglior attrice protagonista in una miniserie o film per la tv, tributato alla protagonista Anya Taylor-Joy. Resta invece a bocca asciutta la serie thriller The Undoing – Le verità non dette della HBO; il network americano si è comunque parzialmente rifatto con la vittoria di Mark Ruffalo in Un volto, due destini, premiato come miglior attore in una miniserie o film tv per la sua doppia interpretazione dei gemelli Dominick e Thomas Birdsey.

Un po’ a sorpresa, a risultare vincitore come miglior attore protagonista in una serie comedy o musical è stato Jason Sudeikis, per la sua prova nella serie di argomento sportivo, da lui co-creata con Bill Lawrence, Ted Lasso; sorpresa anche per il premio a Jon Boyega, miglior attore non protagonista per l’antologica Small Axe, creata e diretta da Steve McQueen.

Gli highlights della cerimonia saranno riproposti stasera alle 19.40 su Sky Atlantic, rete che ha giò trasmesso la diretta dell’evento. Di seguito, la lista completa dei vincitori dei Golden Globe 2021, visionabile anche sul sito dell’evento.

CINEMA:

Miglior film commedia-musicale: Borat – Seguito di film cinema
Miglior film drammatico: Nomadland
Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore film commedia-musicale: Sacha Baron Cohen (Borat – Seguito di film cinema)
Miglior attore drammatico: Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom)
Miglior attrice film commedia-musicale: Rosamund Pike (I Care A Lot)
Miglior attrice drammatica: Andra Day (The United States vs. Billie Holiday)
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Miglior attrice non protagonista: Jodie Foster (The Mauritanian)
Miglior sceneggiatura: Aaron Sorkin (Il processo ai Chicago 7)
Miglior film d’animazione: Soul
Miglior film straniero: Minari (USA/Corea del Sud)
Miglior canzone: “Io sì”, Laura Pausini, Diane Warren, Nicolò Agliardi  (La vita davanti a sé)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste (Soul)


SERIE E FILM PER LA TV:

Miglior serie drama: The Crown
Miglior serie comedy/musical: Schitt’s Creek
Miglior miniserie o film per la tv: La regina degli scacchi
Miglior attore protagonista in una serie drama: Josh O’Connor (The Crown)
Miglior attore protagonista in una serie comedy/musical: Jason Sudeikis (Ted Lasso)
Miglior attrice protagonista in una serie drama: Emma Corrin (The Crown)
Miglior attrice protagonista in una serie comedy/musical: Catherine O’Hara (Schitt’s Creek)
Miglior attore protagonista in una miniserie o film per la tv: Mark Ruffalo (Un volto, due destini)
Miglior attrice protagonista in una miniserie o film per la tv: Anya Taylor-Joy (La regina degli scacchi)
Miglior attore non protagonista: John Boyega (Small Axe)
Miglior attrice non protagonista: Gillian Anderson (The Crown)



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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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