VHS GENERATION VOL. 1

VHS GENERATION VOL. 1

Curato e assemblato da Paolo Fazzini, con la distribuzione dell'etichetta Home Movies, VHS Generation Vol. 1 è un gustoso viaggio alla (ri)scoperta di un mondo nascosto di aspiranti autori, che proponevano e lanciavano i propri lavori ben prima che le tecnologie digitali rendessero la produzione audiovisiva alla portata di tutti.

Segreti analogici

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Esisteva, ben prima dell’avvento della rete, di Youtube, dei social network e di una raggiunta, oggi data per acquisita facilità nel concepire, girare e montare una propria “opera” audiovisiva, un sottobosco cinefilo che già si cimentava nella (auto)produzione di video, utilizzando tecnologie rigorosamente analogiche. Si trattava, in massima parte, di aspiranti cineasti che erano innanzitutto appassionati di cinema di genere, dediti alla scoperta sistematica e caparbia di chicche nascoste dell’underground e in tutto quel cinema “nascosto” che, ben prima della rivalutazione post-tarantiniana, doveva essere scovato con costanza e dedizione, attraverso mezzi ben più laboriosi di un semplice clic. Appassionati e scopritori di gemme nascoste che spesso divenivano anch’essi creatori di cinema autoprodotto, allora immesso in un circuito “informale” di scambi tra amici e appassionati, che anticipava quello (ben più esteso) della rete. Parliamo di un periodo che, in buona approssimazione, può essere datato da metà anni ’80 a fine anni ’90: quella che possiamo definire la VHS Generation.

Un DVD come questo VHS Generation Vol. 1, quindi, nasce innanzitutto come documento (anch’esso informale) di un’epoca, e di un sentire, di cui rischiavano di perdersi le tracce nel mare digitale – e indifferenziato – della diffusione di contenuti in rete. È apprezzabile che l’etichetta Home Movies abbia innanzitutto (ri)dato una forma “fisica” a un materiale che poteva anche essere immesso sui tanti canali di distribuzione online, per essere fruito al pari degli altri contenuti audiovisivi attraverso lo streaming: una modalità di fruizione certo più facile e immediata, ma che in qualche modo ne avrebbe snaturato le caratteristiche. I corti contenuti nel DVD presentato da Paolo Fazzini odorano infatti di fisicità, di artigianalità, di replica in piccolo, e in una dimensione “home”, di quell’arte di arrangiarsi, e di quella creatività istintiva e immediata, che aveva informato di sé gran parte del cinema preso a modello dagli autori presenti.

Autori molto diversi, quelli che popolano i solchi dall’anima analogica di questo VHS Generation Vol. 1, così come sono diverse (e del tipo più vario) le loro opere qui presentate: si va dalle sperimentazioni autoriali e raffinate di Flavio Moretti (autore de Il disognatore e Il cerchio) agli omaggi del cronenberghiano Drop Out di Max Della Mora e dell’argentiano Stati Crepuscolari di Gianluigi Fedeli; dall’anarchico, ipercontaminato e a tratti irresistibile L’invasione dei pornonauti di Giovanni Polesello al divertente, pionieristico omaggio allo spaghetti western – in un 1994 in cui il genere era stato messo in naftalina, e pressoché dimenticato dal mondo cinefilo – di Reverendo dei Marzano Bros. C’è spazio anche per un Roger A. Fratter che, quasi come antipasto alla successiva carriera di regista indipendente, ci mostra alcune immagini di prova, girate in Super 8, per un ipotetico western, un micro-horror intitolato Lo spagnolo, e due divertenti e piuttosto lunghi trailer: uno del mai realizzato action movie Cyborg Ninja, l’altro del successivo corto western Vieni fuori carogna… è arrivato Sartana. Completano il quadro lo splatter più puro, con reminiscenze di Herschell Gordon Lewis e Stuart Gordon, de L’iniezione di Maurizio Quarta, lo sperimentalismo ante litteram del breve Anatomy di Vincenzo Pandolfi, e l’apprezzabile, solare metafora di L’uomo astratto di Paolo Fazzini, che vede la presenza del compianto Remo Remotti.

Materiale piuttosto vario, quello presente in questo DVD, anche abbastanza difforme nella fattura delle attrezzature utilizzate per i vari corti (si va dall’uso della pellicola e dal montaggio semi-professionale, alle videocamere VHS-C e al semplice utilizzo di due videoregistratori collegati l’uno all’altro), nonché eterogeneo per l’estensione temporale dei lavori qui presentati; lavori che nel complesso coprono un quindicennio in cui l’evoluzione tecnologica – e quella dei gusti – era sì più lenta di quella degli anni successivi, ma comunque presente. Il Drop Out di Della Mora, per fare un esempio, imbevuto di suggestioni (e citazioni) anni ’80, ha certo un sapore diverso dal lavoro di Polesello, che anche nell’armamentario estetico, musicale e iconografico, e nel gusto fuori controllo e sboccato, rimanda molto al cinema indipendente del decennio successivo. Differenti, ma questo è naturale per una raccolta che vuole mettere insieme autori accomunati principalmente dal gusto cinefilo, sono anche l’approccio più o meno serio (o dissacrante, o autoironico) ai soggetti, e l’eventuale target, se presente: si va da lavori che hanno successivamente avuto una certa circuitazione in festival indipendenti, ad altri rimasti, finora, “nel cassetto” e mostrati soltanto agli amici.

Un apprezzabile supplemento a questo VHS Generation Vol. 1 (la specificazione finale fa ben sperare per un ipotetico secondo disco) è la sezione extra, che con le interviste a Polesello, ai Marzano Bros. e a Fratter, oltre all’intervento del curatore – nonché autore tra gli autori – Paolo Fazzini, aiuta molto nella contestualizzazione storica del materiale qui assemblato. Persino il trailer del mai realizzato L’iniezione 2 e il “making of” di Drop Out restituiscono frammenti e suggestive pillole di un periodo irripetibile. Documenti che aiutano a capire come la consapevolezza del giocare, e lo stesso atteggiamento ludico, che accomuna tutti i video presenti su questo disco, sia il primo e fondamentale step (troppo spesso trascurato) per un qualsiasi, piccolo o grande, atto creativo.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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