CHARLOTTE

CHARLOTTE

Charlotte di Tahir Rana e Éric Warin è senz’altro un film d’autore prima ancora di essere una pellicola d’animazione: muovendosi nel solco dei lavori realizzati da Warin, Charlotte scava nelle profondità dell’animo in mezzo a una miriade di colori che trasformano gli avvenimenti più tragici in arte. Alla Festa del Cinema di Roma 2021.

Sopravvivere all'oblio

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Charlotte, dei registi Tahir Rana ed Éric Warin, porta alla luce la vera storia di Charlotte Salomon (con la voce di Keira Knightley), giovane donna dalla vita burrascosa e piena di poesia: un racconto nel quale il talento della giovane artista e pittrice viene ostacolato a più riprese sia dalla famiglia borghese che dagli avvenimenti sconvolgenti della Seconda Guerra Mondiale, considerate le origini ebraiche della ragazza.

La colpa del talento

Charlotte (2021) recensione

Un racconto pieno di passione e desiderio, ma anche di perdite laceranti, prima tra tutte quella della madre a soli 8 anni, poi “sostituita” dalla matrigna Paula, cantante lirica di professione. L’affetto del padre (medico affermato) e della nonna materna è forte, ma Charlotte sconta una malcelata gelosia di Paula nei propri confronti oltre alla presenza del nonno paterno, sempre più ingombrante e prepotente con il passare degli anni.
Fortunatamente troverà amici che la guideranno nella scoperta della propria arte, tra cui la mecenate Ottilie Moore – raffinata donna di New York, incontrata ancora adolescente in viaggio – e il primo amore, Alfred.

Amori interrotti

Charlotte (2021) recensione

È la sensazione di una vita ripetutamente “interrotta” quella che si accende nello spettatore quando Charlotte si trova al culmine della scoperta di sé stessa e dell’amore; amore per Alfred, certo, ma sopra ogni cosa per l’arte e la bellezza del mondo. Ragazza dal temperamento forte e delicato, emerge come artista per andare contro i canoni accademici dell’epoca, puntando sull’importanza della creatività e della fantasia personale.

Emblematici i passaggi nei quali verrà guardata di sbieco per non corrispondere ai rigidi canoni accademici del “disegno dal vero”, in una situazione già difficile per tutti gli ebrei nella Germania degli anni ’30.

Sarà proprio quando la situazione diventerà insostenibile, nel 1936, che suo padre e la matrigna decideranno di mandarla sulla Costa Azzurra in Francia, dove ritroverà la sua amica Ottilie, oltre ai suoi nonni materni.

Un film d’autore

Charlotte (2021) recensione

Difficile raccontare di Charlotte – già presentato al Toronto International Film Festival nel 2021 – senza soffermarsi a lungo sulla trama della sua vita, interamente raccontata dalla raccolta autobiografica dei suoi disegni Leben? Oder Theater?” (realizzati tra il 1940 e il 1942), che per molti rappresentala prima graphic novel della storia – e, dunque, un antecedente dei successivi lavori a “fumetti” – attualmente esposta presso lo Joods Historisch Museum (Museo storico ebraico di Amsterdam).

Uno dei pregi della pellicola di Tahir Rana e Éric Warin è quello di saper restituire la bellezza e l’essenza di alcuni dei disegni più significativi di Charlotte attraverso lo stile della propria animazione.

Un’animazione bidimensionale che risulta contemporaneamente semplice e sofisticata. Semplice nella ricerca di poche linee pulite per definire i contorni di persone e paesaggi, sofisticata, invece, nel difficile uso dei chiaroscuri e delle diverse tonalità di colore. Ingredienti, questi, che rendono i personaggi incredibilmente efficaci nel rappresentarci i loro stati d’animo e le loro emozioni.

Charlotte è frutto di un lavoro nel quale la realtà di una storia vera incredibile sembra superare la nostra capacità immaginativa, dando l’impressione che lo stile scelto dai due registi voglia rievocare in tutto e per tutto la miriade dei colori presenti nei numerosissimi dipinti (quasi 1000) della Salomon in una capacità di trasfigurazione del reale davvero notevole.

Charlotte (2021) poster locandina
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Scheda

Titolo originale: Charlotte
Regia: Tahir Rana, Éric Warin
Paese/anno: Francia, Canada / 2021
Durata: 92’
Genere: Drammatico, Animazione
Cast: Eddie Marsan, Jim Broadbent, Mark Strong, Henry Czerny, Keira Knightley, Sam Claflin, Sophie Okonedo, Helen McCrory, Julian Richings, Raoul Bhaneja, Brenda Blethyn, Jean-Michel Le Gal, Pippa Bennett-Warner, Sadie Deogrades, Scott McCord
Sceneggiatura: Erik Rutherford, David Bezmozgis
Montaggio: Sam Patterson, Roderick Deogrades
Musiche: Michelino Bisceglia
Produttore: Patrick Puzenat, Anton Roebben, Julia Rosenberg, Christina Rotsaert, Erik Rutherford, Thierry Dechilly, Dominique Vignet, Jérôme Dopffer, Eric Goossens
Casa di Produzione: Umedia, January Films, Balthazar Productions, Walking The Dog

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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