MARRY ME – SPOSAMI

MARRY ME – SPOSAMI

Ispirato alla graphic novel di Bobby Crosby, Marry Me - Sposami cavalca il genere romantico con troppa prevedibilità. Per questo motivo, nonostante l’attenzione estetica con cui viene realizzato, il film di Kat Coiro rimane un buon prodotto da marketing che, però, non lascia il segno all’interno del genere.

Sposare uno sconosciuto

Pubblicità

Prendete una pop star internazionale abituata al cinema e fatele interpretare una famosa cantante pronta a sposarsi in diretta di fronte a un pubblico di milioni di fan. Poi lasciatele scoprire un tradimento a pochi minuti del fatidico “sì” ed ecco che avrete una commedia romantica la cui protagonista non poteva che essere Jennifer Lopez. Di fronte a questi pochi particolari del plot, infatti, è impossibile non notare alcuni casuali riferimenti alla sua vita personale. Come la bella Kat, infatti, anche lei calca i palcoscenici internazionali con delle hit dal ritmo spesso latino. Allo stesso modo sembra non essere particolarmente fortunata dal punto di vista sentimentale, considerando il matrimonio cancellato a pochi giorni dalla cerimonia con Ben Affleck.

Ovviamente Marry Me – Sposami, diretto da Kat Coiro, non ha nessuna ambizione autobiografica, prendendo spunto invece dalla graphic novel di Bobby Crosby. Qui, come nella pellicola, la pop star, delusa dal tradimento del suo futuro marito, decide di sposare un perfetto sconosciuto, scegliendolo casualmente tra il pubblico. Lui è Charlie Gilbert un tranquillo professore di matematica interpretato da Owen Wilson, destinato a essere travolto dalla vita in continua esposizione di una star della musica. Inevitabilmente, però, l’amore tra i due sembra scoppiare, offrendo a Kat la possibilità di vivere una quotidianità più reale. Tutti aspetti che evidenziano chiaramente un film destinato a non stupire.

Romanticismo pop

Marry Me - Sposami recensione

Da quanto detto fino a questo punto, dunque, sembra chiaro che ci troviamo di fronte a una classica commedia romantica dove l’originalità del racconto non è certo centrale. Al suo interno, infatti, troviamo tutti gli elementi classici del genere organizzati in uno svolgimento che non lascia certo sorprese come l’inevitabile scenografia di una New York illuminata a giorno. Perché nei film americani, a quanto pare, ci si può innamorare solo nella Grande Mela. Facile ironia a parte, comunque, il problema di questa vicenda non sono certo tutti i riferimenti tipici del genere. Ben vengano se la storia raccontata riesce comunque ad avere personalità, ritmo e un pizzico di ironia.

Ascolta “Tra Assassinio sul Nilo e Marry me, il nostro colpo di fulmine è Il discorso perfetto” su Spreaker.

In questo caso, invece, ci troviamo di fronte a un prodotto confezionato con attenzione e cura, soprattutto dal punto di vista estetico, ma che non aggiunge veramente nulla di nuovo nel panorama romantico. I personaggi, come l’evoluzione dei loro rapporti, sono facilmente prevedibili tanto che, passati pochi minuti, diventa perfettamente chiaro quale andamento prenderà la vicenda. Per questo motivo, dunque, Marry Me – Sposami può definirsi come un film da “compagnia”, destinato, senza dubbio, a un inevitabile passaggio televisivo. Per entrare nella storia delle commedie romantiche, però, ci vuole ben altro.

Jennifer Lopez, un’attrice pop

Marry Me - Sposami recensione

Se il film è carente di originalità e situazioni interessanti, non si può dire altrettanto per la colonna sonora. Questa, infatti, viene ampiamente cantata da Jennifer Lopez durante tutta la durata della pellicola. Ormai è ampiamente nota la capacità di JL di muoversi in modo trasversale lungo diversi campi artistici ma, questa volta, unisce alla perfezione i suoi due maggiori campi d’azione. Inevitabile, dunque, che accanto alla promozione del film venga curato, di pari passo, anche il lancio dell’omonimo album Marry Me – Sposami.

Insomma, una perfetta attività di marketing con al centro una star del pop in grado di occupare sempre le prime pagine dei giornali. Non è un caso, poi, che accanto a lei faccia la sua comparsa anche Maluma, cantante colombiano vincitore di un Latin Grammy Award e artista in grado di vendere ben diciotto milioni di copie tra singoli e album. Insieme, infatti, eseguono proprio il brano principale, che dà il titolo al film stesso e che, quindi, è destinato a far salire al box office anche la pellicola. In sostanza, dunque, il film non si farà certo ricordare, ma otterrà sicuramente le sue soddisfazioni economiche.

Marry Me - Sposami poster locandina

Scheda

Titolo originale: Marry Me
Regia: Kat Coiro
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Durata: 112’
Genere: Commedia, Sentimentale, Musicale
Cast: Owen Wilson, Jennifer Lopez, Utkarsh Ambudkar, Sarah Silverman, Chloe Coleman, Brady Noon, John Bradley, Keith Ewell, Maluma, Connor Noon, Daymien Valentino, Diego Lucano, Jim Kaplan, Jimmy Fallon, Katrina Cunningham, Oliver Stern, Olivia Chun, Ryan Foust, Scarlett Earls, Stephen Wallem, Taliyah Whitaker, Tristan-Lee Edwards
Sceneggiatura: Harper Dill
Fotografia: Florian Ballhaus
Montaggio: Peter Teschner, Michael Berenbaum
Musiche: John Debney
Produttore: Courtney Baxter, Elaine Goldsmith-Thomas, Jenn Court, Jennifer Lopez, John Rogers, Christopher Surgent
Casa di Produzione: Kung Fu Monkey Productions, Perfect World Pictures, Nuyorican Productions, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures

Data di uscita: 10/02/2022

Pubblicità

Trailer

Pubblicità
Fin da bambina, ho sempre desiderato raccontare storie. Ed eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a fare proprio quello che desideravo, narrando o reinterpretando il mondo immaginato da altri. Da quando ho iniziato a occuparmi di giornalismo, ho capito che la lieve profondità del cinema era il mio luogo naturale. E non poteva essere altrimenti, visto che, grazie a mia madre, sono cresciuta a pane, musical, suspense di Hitchcock, animazioni Disney e le galassie lontane lontane di Star Wars; e un ruolo importante l’ha avuto anche il romanticismo di Truffaut. Nel tempo sono diventata giornalista pubblicista; da Radio Incontro e il giornale locale La voce di Roma, passando per altri magazine cinematografici come Movieplayer e il blog al femminile Smackonline, ho capito che ciò che conta è avere una struggente passione per questo lavoro. D’altronde, viste le difficoltà e le frustrazioni che spesso s’incontrano, serve un grande amore per continuare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.