ASSASSINIO A VENEZIA

ASSASSINIO A VENEZIA

In Assassinio a Venezia, Kenneth Branagh si è rivelato sì fantasioso e coraggioso, ma anche estremamente attento a ogni singolo dettaglio. La sua macchina da presa sa bene su cosa concentrarsi di volta in volta. Ogni singolo personaggio è ricco di sfaccettature e ben si incastra all’interno di una sceneggiatura complessa e priva di sbavature. E così, dunque, questo suo lungometraggio può di diritto classificarsi come il film più riuscito della trilogia dedicata al mondo di Agatha Christie.

Venezia e i suoi segreti

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Sono ormai diversi anni che l’attore e regista Kenneth Branagh si è interessato al mondo di Agatha Christie. Se, infatti, nel 2017 Assassinio sull’Orient Express aveva inaugurato ufficialmente questa sua incursione nelle opere della celebre scrittrice britannica, nel 2022 è stato da lui messo in scena Assassinio sul Nilo. E così, all’incirca un anno dopo, ecco arrivare nelle sale italiane il terzo capitolo della trilogia, ossia Assassinio a Venezia, liberamente tratto dal romanzo Poirot e la strage degli innocenti, scritto dalla Christie nel 1969. Anche in questa occasione, dunque, abbiamo visto Branagh vestire i panni del leggendario investigatore Hercules Poirot. E, per l’occasione, è stato anche realizzato un omaggio alla bellissima città di Venezia, che, tra l’altro, da poco ha visto la conclusione dell’80aedizione della Mostra d’Arte Cinematografica.

Festa con il morto

Assassinio a Venezia, Michelle Yeoh in una sequenza del film di Kenneth Branagh
Assassinio a Venezia, Michelle Yeoh in una sequenza del film di Kenneth Branagh

In Assassinio a Venezia troviamo dunque un Hercules Poirot ormai in pensione, dedito al giardinaggio, costantemente “braccato” da chi ha personali casi da risolvere, e che sembra non avere alcuna intenzione di indagare su nuovi omicidi. Tuttavia, nel momento in cui la scrittrice Ariadne Oliver (qui impersonata da Tina Fey) lo invita a una festa di Halloween che avrà luogo a casa della cantante Rowena Drake (Kelly Reilly), dove dovrebbe aver luogo anche una seduta spiritica al fine di evocare proprio lo spirito della figlia della Drake, scomparsa un anno prima in circostanze misteriose, Poirot si ritroverà – suo malgrado – a indagare sul brutale omicidio della sensitiva Joyce Reynolds (Michelle Yeoh). Cosa starà mai accadendo in quella casa in cui spiriti del passato sembrano avere ancora una forte influenza sul presente?

La versione di Kenneth

Assassinio a Venezia, una scena del film di Kenneth Branagh
Assassinio a Venezia, una scena del film di Kenneth Branagh

Venezia e il suo fascino misterioso. Maschere tradizionali che, durante la notte di Halloween, sembrano acquisire connotazioni ancora più inquietanti. Sedute spiritiche che ben presto si rivelano delle vere e proprie farse, ma che, immediatamente dopo, sembrano prendere pieghe del tutto inaspettate. E poi, ancora, ombre che hanno la meglio sulle (già soffuse) luci, sinistre figure che compaiono improvvisamente allo specchio e amori finiti in modo misterioso. Kenneth Branagh ha conferito a questo suo Assassinio a Venezia interessanti (e riuscite) connotazioni horror, senza paura di discostarsi eccessivamente dal romanzo originale della Christie, addirittura “riscrivendo” per l’occasione non soltanto la trama, ma anche personaggi essenziali come la stessa Ariadne Oliver.

Una degna conclusione

Assassinio a Venezia, Riccardo Scamarcio, Camille Cottin, Jude Hill, Tina Fey, Kelly Reilly, Emma Laird, Ali Khan e Kyle Allen in una scena del film di Kenneth Branagh
Assassinio a Venezia, Riccardo Scamarcio, Camille Cottin, Jude Hill, Tina Fey, Kelly Reilly, Emma Laird, Ali Khan e Kyle Allen in una scena del film di Kenneth Branagh

Se, dunque, tale scelta può essere considerata dai fan di Agatha Christie un po’ troppo “azzardata”, Assassinio a Venezia, se preso in considerazione come opera cinematografica scevra da ogni qualsivoglia “precedente”, complessivamente convince. Kenneth Branagh, dal canto suo, si è rivelato sì fantasioso e coraggioso, ma anche estremamente attento a ogni singolo dettaglio. La sua macchina da presa sa bene su cosa concentrarsi di volta in volta. Ogni singolo personaggio è ricco di sfaccettature (persino la guardia del corpo dello stesso Poirot, impersonata da Riccardo Scamarcio) e ben si incastra all’interno di una sceneggiatura complessa e priva di sbavature. E così, dunque, Assassinio a Venezia può di diritto classificarsi come il film più riuscito della suddetta trilogia, che non disdegna momenti argutamente umoristici e che non soffre nemmeno dell’eccessiva autoreferenzialità che aveva caratterizzato in particolare Assassinio sull’Orient Express.

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Locandina

Assassinio a Venezia, la locandina italiana del film di Kenneth Branagh

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Scheda

Titolo originale: A Haunting in Venice
Regia: Kenneth Branagh
Paese/anno: Regno Unito, Stati Uniti, Italia / 2023
Durata: 103’
Genere: Horror, Drammatico, Giallo, Thriller
Cast: Riccardo Scamarcio, Camille Cottin, Michelle Yeoh, Kenneth Branagh, Jamie Dornan, Lorenzo Acquaviva, Jude Hill, Kelly Reilly, Kyle Allen, Tina Fey, Ali Khan, Amir El-Masry, Clara Duczmal, David Menkin, Dylan Corbett-Bader, Emilio Villa-Muhammad, Emma Laird, Esther Rae Tillotson, Fernando Piloni, Richard Price, Rowan Robinson, Stella Harris, Vanessa Ifediora, Winnie Soldi, Yaw Nimako-Asamoah
Sceneggiatura: Michael Green
Fotografia: Haris Zambarloukos
Montaggio: Lucy Donaldson
Musiche: Hildur Guðnadóttir
Produttore: Simon Kinberg, Kenneth Branagh, Martin Curry, Ridley Scott, Judy Hofflund
Casa di Produzione: The Mark Gordon Company, Scott Free Productions, TSG Entertainment, Kinberg Genre, Mestiere Cinema, 20th Century Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures

Data di uscita: 14/09/2023

Trailer

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Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

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