VALERIA IS GETTING MARRIED

VALERIA IS GETTING MARRIED

Valeria is getting married non vuole a tutti i costi esporre determinate teorie. Ciò di cui questo importante lungometraggio di Michal Vinik si fa forte è innanzitutto la grande capacità di indagare l’animo umano evitando sapientemente ogni possibile retorica. Nella sezione Orizzonti Extra della Mostra del Cinema di Venezia 2022.

Un destino già scritto?

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La sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia si è sempre distinta per la selezione di lungometraggi soliti offrirci sguardi e approcci registici innovativi. Stesso discorso vale, dunque, per il lungometraggio Valeria is getting married, diretto dalla giovane regista isrealiana MIchal Vinik e presentato, appunto, all’interno della sezione Orizzonti Extra alla 79a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Per l’occasione, così, la cineasta ha voluto regalarci due delicate storie di due donne che si trovano a vivere la medesima realtà, considerata, tuttavia, da ognuna di loro con un’ottica totalmente diversa.

Una nuova vita

Valeria is getting married, un momento
Valeria is getting married, un momento del film

Christina (impersonata da Lena Fraifeld) è una giovane donna di origini ucraine che da anni vive in Israele. Qui ella ha sposato, tramite un accordo del tipo “sposa su ordinazione”, Michael e, pur non essendo realmente innamorata di lui, è molto contenta di questa sua nuova vita, grazie al suo lavoro di estetista e a un’armonia famigliare che sembra essersi ormai stabilita da anni. Un giorno arriva dall’Ucraina sua sorella minore Valeria (Dasha Tvoronovich), la quale, proprio grazie a un nuovo accordo organizzato dal marito di Christina, dovrebbe sposare il timido e generoso Eitan. La donna, tuttavia, al contrario della sorella, non sembra entusiasta dal futuro che le si prospetta.

Sorelle

Valeria is getting married, una scena
Valeria is getting married, una scena del film

Valeria is getting married, dunque, si concentra esclusivamente sulle sue due magnetiche protagoniste, tanto somiglianti nell’aspetto fisico, quanto sostanzialmente differenti nell’indole. Christina – nonostante le naturali difficoltà iniziali – si è perfettamente adattata al nuovo contesto in cui vive, ma ne è addirittura entusiasta; Valeria, invece, è ancora innamorata di un altro uomo, non riesce a entrare in sintonia con il suo futuro marito e non prova nemmeno a vedere i lati positivi di questa sua nuova vita. Che fare, dunque? Potranno mai le due sorelle trovare un punto di incontro o, comunque, riuscire a capirsi a vicenda?

Una realtà irreale

Valeria is getting married, un'immagine
Valeria is getting married, un’immagine del film

La regista, dal canto suo, si è rivelata particolarmente sensibile e attenta a ogni singola sfumatura del carattere delle sue protagoniste. La macchina da presa – manovrata rigorosamente a spalla – si concentra quasi esclusivamente sui loro volti, regalandoci intensi primi piani in cui ogni singola espressione e ogni sguardo furtivo valgono più di mille parole. Allo stesso modo, una fotografia dai colori pastello e dalle immagini leggermente sfocate che quasi ci trasmettono la sensazione di una realtà percepita nel dormiveglia, sa bene come infonderci un profondo senso di inquietudine. In casa di Christina e Michael regna un’atmosfera a dir poco idilliaca. Troppo idilliaca. Talmente idilliaca da sembrare quasi finta. E, talvolta, basta un singolo evento a far sì che determinati equilibri si rompano per sempre.

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Padrone del proprio destino

Valeria is getting married, una sequenza del film
Valeria is getting married, una sequenza del film di Michal Vinik

Valeria is getting married non vuole a tutti i costi esporre determinate teorie. Ciò di cui questo importante lungometraggio di Michal Vinik si fa forte è innanzitutto la grande capacità di indagare l’animo umano evitando sapientemente ogni possibile retorica. La condizione della donna all’interno di determinate realtà non viene spesso considerata come meriterebbe, ma, al contrario, essa viene “edulcorata” da belle promesse e appartamenti lussuosi. Quando si riuscirà, finalmente, a trovare il coraggio di ribellarsi a un destino che non si desidera? Spesso è sufficiente estraniarsi totalmente dal mondo, interrompere ogni comunicazione con l’esterno e continuare a credere che i propri sogni possano, un giorno, finalmente realizzarsi.

Scheda

Titolo originale: Valeria Mithatenet
Regia: Michal Vinik
Paese/anno: Israele, Ucraina / 2022
Durata: 76’
Genere: Drammatico
Cast: Avraham Shalom Levi, Dasha Tvoronovich, Lena Fraifeld, Yaakov Zada Daniel
Sceneggiatura: Michal Vinik
Fotografia: Guy Raz
Montaggio: Maya Kenig
Musiche: Daphna Keenan
Produttore: Ayelet Kait, Vladimir Yatsenko, Amir Harel
Casa di Produzione: Lama Films, Lama Productions

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Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

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