DRAGON BALL SUPER – SUPER HERO

DRAGON BALL SUPER – SUPER HERO

Dragon Ball Super – Super Hero, ventunesimo lungometraggio della saga creata da Akira Toriyama e primo a utilizzare la tecnologia digitale 3D, è un lavoro molto gradevole, capace di rispondere alle esigenze nostalgiche dei fans della prima ora senza risultare troppo oscuro per i neofiti del franchise.

Un “Piccolo” grande Dragon Ball

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Nato nella metà degli anni ‘80 dalla fantasia del fumettista Akira Toriyama, il franchise di Dragon Ball si è confermato negli anni tra i più “resistenti” in assoluto nel panorama degli anime, con una lunghissima serie di iterazioni che si proiettano – senza dare alcun segno di stanca – fino al giorno d’oggi. Una saga resistente ma anche, a suo modo, transgenerazionale, vista la capacità dimostrata dai personaggi di intercettare pubblici anagraficamente differenziati, senza puntare unicamente sullo zoccolo duro degli spettatori originali; spettatori nel frattempo divenuti (abbondantemente) adulti, e sempre più spinti dal fattore-nostalgia. Un fattore, quest’ultimo, che è comunque molto presente in questo Dragon Ball Super – Super Hero, secondo lungometraggio, diretto da Tetsuro Kodama, della nuova serie Super (inaugurata sul grande schermo dal precedente Broly) e primo a contemplare l’uso dell’animazione digitale 3D. Una scelta che ha da subito provocato perplessità in un fandom storicamente legato alle tecnologie tradizionali, ma che non ha impedito al film di riscuotere un ottimo successo alla sua uscita in Giappone – successo poi bissato dalla successiva distribuzione statunitense – e di ottenere recensioni generalmente positive. Un risultato da ascrivere al coinvolgimento diretto di Toriyama, e a un’atmosfera in linea con l’idea originale del franchise e memore dei suoi successivi sviluppi.

Il Fiocco Rosso rinasce

Dragon Ball Super - Super Hero, Dr. Hedo e Magenta in una scena
Dragon Ball Super – Super Hero, Dr. Hedo e Magenta in una scena del film d’animazione

La trama di questo lungometraggio muove dal personaggio di Magenta, CEO della Red Pharmaceutical e figlio del comandante dell’esercito del Fiocco Rosso, Red, che era stato sconfitto anni prima da Goku. Il malvagio industriale, insieme al suo assistente Carmine, sogna di far rivivere i fasti dell’organizzazione per vendicarsi di Goku, Vegeta e dei loro alleati: per questo recluta il nipote del defunto Dr. Gero, il ventiquattrenne Dr. Hedo, scienziato geniale ma socialmente disadattato, ossessionato dai supereroi e appena uscito di prigione dopo aver rubato dei cadaveri per trasformarli in cyborg.

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Ingannando l’ingenuo Hedo, e dipingendo Goku e i suoi amici come pericolosi criminali – e facendo leva inoltre sui sogni di gloria del giovane scienziato – Magenta lo convince a creare due potenti androidi, Gamma 1 e Gamma 2, con lo scopo di eliminare i nemici. Nel frattempo, mentre Goku e Vegeta sono impegnati in una sessione di addestramento sul pianeta Beerus insieme a Broly, a fronteggiare l’attacco dei nemici restano Piccolo e il suo ex allievo Gohan, col primo impegnato ad allenare la giovanissima figlia del secondo, Pan. Ma il rinato Fiocco Rosso nasconde nella sua nuova sede un nemico molto più pericoloso, e potenzialmente letale.

Il piacere dell’eterno ritorno

Dragon Ball Super - Super Hero, Son Gohan in una sequenza
Dragon Ball Super – Super Hero, Son Gohan in una sequenza del film d’animazione

Dopo le evoluzioni narrative delle ultime iterazioni di Dragon Ball (comprese quelle della stessa serie Hero), Dragon Ball Hero – Super Hero sembra puntare a recuperare la semplicità narrativa – intrisa di humour – della serie originale, configurandosi come un’operazione a metà tra il restyling e la pura nostalgia. La prima componente è soprattutto appannaggio dell’aspetto grafico, con un’introduzione del digitale che tuttavia non stona col mood generale della saga: il character design dei personaggi, anzi, si giova molto delle finezze cromatiche e dei forti contrasti di tono nella presentazione dei personaggi, conferendo anche ai supposti nemici (Hedo e i suoi androidi Gamma 1 e 2) un look che da subito li differenzia da quello, più pesante e fosco, del vero villain Magenta. Una scelta che fin da subito lascia ben pochi dubbi su quella che sarà l’evoluzione della trama – e degli stessi tre personaggi – configurando una “prevedibilità” che in fondo è anch’essa coerente col concept originale del franchise: a ben vedere, tutto sommato, non sono mai state le sorprese il piatto forte di Dragon Ball, ma semmai la rassicurante ripetizione, il reiterarsi dello stesso schema, il piacere delle scene d’azione e dei coloratissimi combattimenti. Una componente, quest’ultima, che qui è presente in dosi generose, specie in un’ultima mezz’ora movimentata e pirotecnica, all’insegna di uno scontro epico e (limitatamente) apocalittico.

Per tutti, ma non per pochi

Dragon Ball Super - Super Hero, un pirotecnico combattimento
Dragon Ball Super – Super Hero, un pirotecnico combattimento nel film d’animazione

Dal punto di vista narrativo, il film di Tetsuro Kodama sceglie di lasciare da parte i protagonisti storici della saga (Goku e Vegeta, ritratti in alcune sequenze in una sessione di addestramento ben poco faticosa, e ironicamente ripresi nella scena post-credits) per concentrarsi sull’interazione tra Piccolo e Gohan. Proprio il primo, personaggio molto amato dai fans ma finora subordinato alla presenza dei due personaggi principali, risulta essere il vero protagonista, per peso narrativo e approfondimento psicologico, di questo Dragon Ball Super – Super Hero: in particolare, la sceneggiatura illumina il suo rapporto con l’ex allievo Gohan – all’insegna di un ruvido affetto forgiato nella battaglia, quasi filiale – col risveglio delle abilità marziali di quest’ultimo, “imborghesitosi” negli anni trascorsi nel frattempo. Proprio il ritrovato impeto da combattente di Gohan, unito al potenziamento dello stesso Piccolo – in una nuova veste che ovviamente evitiamo di spoilerare – risultano tra le trovate, visivamente ed emotivamente, più accattivanti di questo nuovo lungometraggio. Nell’ultima parte, c’è spazio per l’epica marziale e per lo spirito di sacrificio, oltre che per un nuovo/vecchio nemico, aggiornato e anch’esso potenziato, in linea con lo spirito dell’intero film. Un film che, se da un lato risulta essere una piacevole coccola per il fan – con la sua rassicurante tendenza alla citazione e alla ripetizione – dall’altro ha dalla sua una semplicità che può coinvolgere con facilità anche chi non abbia mai visto, nemmeno di sfuggita, un episodio/film/albo di un Dragon Ball qualsiasi. Di questi tempi, non è un risultato da poco.

Dragon Ball Super - Super Hero, la locandina
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Scheda

Titolo originale: Doragon boru supa supa hiro
Regia: Tetsuro Kodama
Paese/anno: Giappone / 2022
Durata: 100’
Genere: Avventura, Animazione, Fantastico
Cast: Bin Shimada, Kôichi Yamadera, Mayumi Tanaka, Nana Mizuki, Tomokazu Sugita, Aya Hirano, Aya Hisakawa, Ken Uo, Masakazu Morita, Masako Nozawa, Miki Itô, Ryô Horikawa, Ryûzaburô Ôtomo, Takeshi Kusao, Toshio Furukawa, Yûko Minaguchi
Sceneggiatura: Akira Toriyama
Musiche: Naoki Satō
Produttore: Norihiro Hayashida
Casa di Produzione: Fuji Television Network, Toei Company, Fox International Productions, Toei Animation, Bandai, Shueisha, Bandai Namco Entertainment, Bird Studios
Distribuzione: Crunchyroll, Sony Pictures Entertainment

Data di uscita: 29/09/2022

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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