INCROCI SENTIMENTALI

INCROCI SENTIMENTALI

Un film piuttosto problematico, Incroci sentimentali di Claire Denis. A causa di un lavoro di scrittura a tratti eccessivamente maldestro e superficiale, infatti, aspettiamo costantemente necessari approfondimenti psicologici di ognuno dei protagonisti, senza che questi arrivino mai. Allo stesso modo, un montaggio a volte eccessivamente frenetico sta a rispecchiare alla perfezione i tormenti interiori della protagonista, ma, insieme allo script, finisce per accartocciarsi su sé stesso, dando vita a un pastiche sentimentale senza apparente logica alcuna.

Gli amori di Sara

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Una regista piuttosto discontinua, la poliedrica Claire Denis. Già, perché di fatto, pur avendoci regalato, nel corso degli anni, vere e proprie perle della cinematografia francese (e mondiale) contemporanea, la cineasta di Parigi ha spesso fatto storcere il naso a pubblico e critica, perdendosi per strada, facendo fatica a tenere insieme tutti i numerosi fili del discorso aperti in molti dei suoi film. Questo, purtroppo, è anche il caso di Incroci sentimentali, la sua ultima fatica, trasposizione cinematografica del romanzo Un tournant de la vie di Christine Angot, presentata in anteprima in occasione della Berlinale 2022 e ora in uscita anche nelle sale italiane.

Il passato ritorna

Incroci sentimentali, Juliette Binoche e Grégoire Colin in una scena del film
Incroci sentimentali, Juliette Binoche e Grégoire Colin in una scena del film di Claire Denis

In Incroci sentimentali, dunque, ritroviamo innanzitutto una magnetica Juliette Binoche, che già aveva lavorato con la Denis nel 2017 in L’amore secondo Isabelle. Per l’occasione, dunque, la Binoche interpreta il ruolo di Sara, brillante giornalista radiofonica che vive da anni con il suo compagno Jean (un sempre ottimo Vincent Lindon), ma che, inaspettatamente, si trova a dover nuovamente mettere in discussione la sua vita nel momento in cui François (Grégoire Colin), un suo amore passato, torna a bussare alla sua porta, deciso a tornare sui suoi passi. Che fare, dunque? Restare con un uomo che le ha sempre dato sicurezza o mandare tutto all’aria per qualcuno che, in passato, l’ha fatta soffrire molto?

Situazioni apparentemente idilliache

Incroci sentimentali, Juliette Binoche e Vincent Lindon in una scena del film
Incroci sentimentali, Juliette Binoche e Vincent Lindon in una scena del film di Claire Denis

Incroci sentimentali, dunque, si apre con una situazione decisamente idilliaca: Sara e Jean si trovano in vacanza e in un caldo pomeriggio d’estate fanno un bagno al mare insieme, per un’immagine ideale di una storia d’amore apparentemente senza problemi che tutti noi, nel corso degli anni, abbiamo costruito nella nostra testa. Persino nel loro appartamento di Parigi, i due protagonisti sembrano vivere una vera e propria favola. La regista, dal canto suo, sa rendere alla perfezione tali momenti, conferendo a ogni scena, ogni volta, connotazioni fortemente evocative, senza mai scadere nel banale o nello stucchevole.

Un triangolo “problematico”

Incroci sentimentali, Vincent Lindon e Juliette Binoche in una scena del film
Incroci sentimentali, Vincent Lindon e Juliette Binoche in una scena del film di Claire Denis

I problemi principali, tuttavia, si palesano magicamente nel momento in cui entra in gioco il terzo personaggio. A causa di un lavoro di scrittura a tratti eccessivamente maldestro e superficiale, infatti, aspettiamo costantemente necessari approfondimenti psicologici di ognuno dei protagonisti, senza che questi, però, arrivino mai. Eppure, come ben sappiamo, nella storia del cinema francese i triangoli sentimentali sono stati più e più volte messi in scena, spesso anche con risultati eccellenti (basti pensare, giusto per fare un esempio, al capolavoro di François Truffaut Jules e Jim, realizzato nel 1962). Un montaggio a volte eccessivamente frenetico sta a rispecchiare alla perfezione i tormenti interiori della protagonista, ma, insieme allo stesso script, finisce per accartocciarsi su sé stesso, dando vita a un pastiche sentimentale senza apparente logica alcuna.

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Tanta carne al fuoco

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Peccato. Soprattutto perché il presente Incroci sentimentali di potenziale ne aveva davvero tanto. A partire dalla scelta – spesso decisamente rischiosa – di trattare – anche solo di sfuggita – il tema della pandemia. Altrettanto problematiche sono le sottotrame, che vedono un mai risolto rapporto tra Jean e suo figlio (che ormai vive insieme alla nonna) o i numerosi, complessi dibattiti che prendono vita durante le interviste radiofoniche tenute dalla stessa Sara. Dibattiti estremamente attuali e per nulla semplici da portare avanti che, in questo caso, finiscono per essere risolti con frettolosi cliché. Tanta carne al fuoco, dunque, che Claire Denise non riesce a gestire a dovere. E chissà se con il suo prossimo film riuscirà a trovare la maestria che in Chocolat (1988) l’aveva resa famosa in tutto il mondo.

Incroci sentimentali, la locandina italiana del film

Scheda

Titolo originale: Avec amour et acharnement
Regia: Claire Denis
Paese/anno: Francia / 2022
Durata: 116’
Genere: Drammatico, Thriller, Sentimentale
Cast: Juliette Binoche, Grégoire Colin, Vincent Lindon, Arturo Giusi, Bruno Podalydès, Issa Perica, Alice Houri, Bulle Ogier, Cyrus Khodaveisi, Hana Magimel, Hind Darwich, Lilian Thuram, Lola Créton, Mati Diop, Melvin Nkosi, Pierre Hiessler, Richard Courcet
Sceneggiatura: Christine Angot, Claire Denis
Fotografia: Eric Gautier
Montaggio: Guy Lecorne, Sandie Bompar, Emmanuelle Pencalet
Musiche: Stuart Staples, Tindersticks
Produttore: Jacqueline de Croy, Emilien Bignon, Olivier Delbosc
Casa di Produzione: Curiosa Films, Canal+, Ciné+, Cinémage 15, Cofinova 17
Distribuzione: Europictures

Data di uscita: 17/11/2022

Trailer

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Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

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