YAKARI – UN VIAGGIO SPETTACOLARE
Tratto da uno dei più noti fumetti per bambini di produzione franco-belga, Yakari – Un viaggio spettacolare è un film d’animazione tecnicamente pregevole, quanto narrativamente semplice e lineare. Un’opera pensata per i più giovani, che tuttavia suscita la simpatia di un pubblico più ampio proprio in virtù dell’estrema onestà nel dichiarare il suo target.
Il mustang e il bambino
Questi primissimi giorni del 2023, ancora inevitabilmente dominati dai blockbuster del periodo festivo, hanno portato in sala, tra le altre cose, questo piccolo film d’animazione europeo, datato 2020 e recuperato per l’occasione da Movies Inspired. Questo Yakari – Un viaggio spettacolare si rifà a uno dei più noti fumetti per bambini di produzione franco-belga, creato negli anni ‘70 dai fumettisti Job e Derib, rispettivamente autore e illustratore; una storia che aveva già originato due produzioni animate televisive, datate rispettivamente 1983 e 2005. Proprio il regista della seconda serie, Xavier Giacometti – qui coadiuvato dal collega Toby Genkel – è l’autore di questo lungometraggio, che introduce le avventure del piccolo Sioux Yakari e di quello che diverrà il suo più fedele amico, il mustang Piccolo Tuono.
Ambientata in un villaggio Sioux, la storia segue la famiglia di Yakari, costretta a migrare a causa dell’imminente arrivo di un tornado, e in particolare lo stesso protagonista, allontanatosi per seguire il leggendario cavallo Piccolo Tuono, che si dice indomabile. Le avventure del ragazzino lo porteranno nel pericoloso territorio dei cacciatori Pelle di Puma, con la guida del totem Grande Aquila: questi gli ha donato una piuma che simboleggia il coraggio, oltre alla speciale capacità di comunicare con gli animali.
Ricerca, più che ribellione
In un cinema d’animazione moderno che ormai ricerca, di base, una “trasversalità” di target spesso illusoria, Yakari – Un viaggio spettacolare ha il pregio di essere molto chiaro nel target, e di rivolgersi in modo esplicito agli spettatori più giovani. Una chiarezza che si traduce in una storia molto lineare, che funge in parte da origin story per le vicende narrate nel fumetto e nella serie animata, in parte da avventuroso coming of age che mette in scena la prima avventura di un ragazzino fuori dal nido familiare. Il viaggio del piccolo Yakari è in effetti la più classica delle iniziazioni alla vita indipendente (a un’età ancora molto giovane, contrariamente a quanto accade, spesso, nelle contemporanee opere Disney); un’iniziazione che passa inevitabilmente per una (pur blanda) ribellione alla generazione più anziana, nell’effettivo segno di una continuità e di una preservazione di valori – incarnati qui dall’anziano patriarca del villaggio. La vicenda della fuga di Yakari e del suo inseguimento del leggendario mustang Piccolo Tuono non si declina mai come reale ribellione e scontro, ma piuttosto come innata necessità di seguire la propria vocazione, quella che il totem Grande Aquila incarna in modo tanto efficace. Proprio a questo proposito, alcune delle sequenze più riuscite del film sono quelle in cui lo stesso personaggio appare in sogno al piccolo protagonista, dal poetico volo iniziale al successivo dono della piuma e della capacità di parlare con gli animali; qui, il tratto normalmente marcato e dettagliato dei disegni si fa più sfumato e sognante, con colori improntati al pastello.
La chiarezza del messaggio
Il messaggio ecologista che fuoriesce da un film come Yakari – Un viaggio spettacolare è molto chiaro (in particolare per il suo target naturale) senza le sottolineature ridondanti a cui spesso opere analoghe finiscono per andare incontro. L’”indomabile” cavallo è in realtà un essere diffidente e pieno di rancore nei confronti degli esseri umani, responsabili della cattura dei suoi simili; la tribù Sioux del piccolo protagonista si contrappone a quella del cacciatori rivali, ben più privi di scrupoli nel loro modo di approcciarsi agli animali, e rappresentati anche graficamente con colori più cupi e tratti più spigolosi. Tutto è molto chiaro e basilare, archi narrativi e contrapposizioni compresi, ma inevitabilmente un po’ superficiale: ciò è dovuto in parte alla durata ridotta del film (circa 82 minuti), in parte alla scelta di sfumare i conflitti e rendere la vicenda il più possibile chiara e fruibile per gli spettatori più giovani. Ci sarebbe piaciuto a questo proposito l’approfondimento – nel film solo accennato – del motivo della gelosia provata dall’amico a quattro zampe del protagonista nei confronti del mustang, nonché qualche scena in più dedicata al giovane cacciatore nemico, lui stesso ripudiato e deriso dai membri della sua tribù. Piccole aggiunte e approfondimenti che sicuramente non avrebbero modificato il tono dell’opera e il suo target, facendole tuttavia guadagnare spessore.
Valori tecnici e onestà di approccio
Resta comunque, di Yakari – Un viaggio spettacolare, l’ottima fattura tecnica, col dettaglio a tratti impressionante dei disegni 2D, le finezze cromatiche e l’animazione estremamente fluida: espressioni di valori produttivi generalmente alti, nel segno della preservazione di un tipo di animazione tradizionale che qui si integra in modo fluido e naturale coi pur presenti inserti digitali. Alle già citate parentesi oniriche, che vedono il piccolo protagonista comunicare con la sua guida spirituale Grande Aquila, aggiungeremmo la spettacolare fuga finale dei protagonisti dal tornado, vero “villain” della parte finale del film (che passa in primo piano rispetto ai poco approfonditi cacciatori Pelle di Puma). La morale ecologista, e l’importanza del rapporto paritario uomo/animale (“non il mio cavallo, ma il mio amico”, dice Yakari in una delle ultime battute) vengono rese in modo semplice e limpido, senza ridondanze di sorta o sottolineature retoriche. Una semplicità che, insieme al gusto – retrò e moderno insieme – dell’animazione, e al mood piacevolmente fanciullesco della narrazione, resta il principale pregio di questo prodotto; un’avventura pensata per i più piccoli, che si fa piacevole per un pubblico più ampio proprio in virtù della sua onestà nello scegliere e dichiarare il suo target.
Scheda
Titolo originale: Yakari, le film
Regia: Xavier Giacometti, Toby Genkel
Paese/anno: Francia, Belgio, Germania / 2020
Durata: 82’
Genere: Avventura, Animazione
Cast: Achim Buch, Anika Bollmann, Carla Becker, David Berton, Diana Amft, Florentine Draeger, Julia Foelster, Kai H. Moeller, Lewis Weill, Marc Seidenberg, Marek Harloff, Mia Diekow, Oliver Boettcher, Oscar Douieb, Patrick Bach, Roman Rossa, Sascha Draeger
Sceneggiatura: Toby Genkel, Xavier Giacometti
Musiche: Guillaume Poyet
Produttore: Arnauld Boulard, Caroline Duvochel, Maia Tubiana
Casa di Produzione: Belvision, Bac Films, Westdeutscher Rundfunk (WDR), Gao Shan Pictures, France Télévisions, Centre national du cinéma et de l'image animée (CNC), Leonine Studios, Canal+, Dupuis Audiovisuel, Ciné+, Région Réunion, Palatine Etoile 16, France 3 Cinéma, WunderWerk, BNP Paribas Fortis Film Finance, Dargaud Média
Distribuzione: Movies Inspired
Data di uscita: 01/01/2023
Trailer
