EVELYNE TRA LE NUVOLE

EVELYNE TRA LE NUVOLE

Commedia indipendente diretta da Anna De Francisca, Evelyne tra le nuvole propone l’eterna dialettica tra vita urbana e campestre, imbastendo una storia corale che non riesce tuttavia a reggere il tono surreale con cui si era avviata. A tratti ci si diverte, e qualche sequenza è riuscita e centrata, ma non può bastare.

La scelta di Sofia

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Sofia è una giovane donna che gestisce un agriturismo sito sull’Appennino Reggiano, ai piedi di Pietra Bismantova; la donna ha chiamato la struttura Evelyne tra le nuvole ispirandosi al nome di una delle sue amate mucche, che da tempo cura con dedizione. Il luogo è una sorta di oasi immune alla tecnologia, sprovvisto persino di connessione internet, dove gli animali vengono rispettati e si utilizza la medicina naturale: un’oasi dove ricaricarsi dopo aver vissuto troppo a lungo i ritmi frenetici della città. Una sera, un visitatore inaspettato bussa alla porta dell’agriturismo: si tratta di Richard, un ingegnere che, a insaputa della donna, è rimasto d’accordo col di lei fratello Mario (proprietario per metà della struttura) per installare un ripetitore sul terreno di famiglia. Sofia vede così messa a rischio la sua oasi naturale, espressione di un mondo bucolico che sfida i rituali e la frenesia della modernità: la donna si mostra irremovibile, ma la determinazione di Richard, unita alle forti pressioni politiche dell’amministrazione locale, rischieranno di distruggere definitivamente tutto ciò per cui ha lottato.

Il prigioniero inconsapevole

Evelyne tra le nuvole, Eleonora Giovanardi, Claire Nebout e Gilbert Melki in una sequenza
Evelyne tra le nuvole, Eleonora Giovanardi, Claire Nebout e Gilbert Melki in una sequenza del film

Commedia campestre diretta da Anna De Francisca, regista con alle spalle un lungo background televisivo (ma anche le nomination ai David e ai Nastri d’argento nel 1997 per il suo esordio alla regia di un lungometraggio, La bruttina stagionata), Evelyne tra le mucche vuole mettere in scena la sempiterna tensione tra modernità e tradizioni, comodità urbana e ascetismo contadino; un contrasto esplicito e insanabile tra i ritmi dettati dalla tecnologia e i tempi rispettosi dei cicli naturali, e di un presente che pare immutabile e innaturalmente sospeso nel tempo. Lo fa, il film di De Francisca, col linguaggio della commedia surreale, con punte quasi fantastiche e un tono vagamente stralunato, a tratti garbato e quasi compunto, a tratti sconfinante esplicitamente nel grottesco (come nella sequenza della surreale fuga della mucca e del suo ritrovamento). Una dialettica tutta espressa dal personaggio di Sofia (a cui dà il volto Eleonora Giovanardi) e l’ingegnere vagamente fantozziano (suo malgrado) interpretato da Gilbert Melki, trovatosi inconsapevolmente “prigioniero” nella struttura.

Tre donne, qualche uomo e… tante mucche

Evelyne tra le nuvole, Eleonora Giovanardi in un momento
Evelyne tra le nuvole, Eleonora Giovanardi in un momento del film

Al di là del rapporto un po’ scontato tra i due personaggi principali – rapporto che subisce un’evoluzione facilmente intuibile già nella prima mezz’ora – il film pennella anche le figure di altre tre donne con un ruolo abbastanza importante nello svolgimento: la pittrice francese sognatrice – e generosa dispensatrice di consigli sentimentali – ospite di Sofia, interpretata da Claire Nebout, la cognata della protagonista col volto di Violante Placido, che sogna prima possibile il trasferimento in una grande città – e spinge perché suo marito abbandoni definitivamente il contesto familiare – e la maga/erborista col volto di Lucia Vasini, incarnazione di quello spirito “magico” che il film, sottotraccia, vuole conferire all’intera location. Intorno a loro, una pletora di personaggi maschili a loro volta abbastanza sopra le righe, tra cui l’ingenuo fratello della protagonista interpretato da Andrea Roncato, e il loquace turista inglese col volto di Antonio Catania. Figure per delineare le quali lo script sceglie un registro tra la macchietta e la consapevole caricatura, funzionale a una commedia più corale rispetto a quelle italiane a cui siamo stati abituati negli ultimi anni.

I limiti narrativi e quelli di confezione

Evelyne tra le nuvole, Marco Maccieri e Claire Nebout in una scena
Evelyne tra le nuvole, Marco Maccieri e Claire Nebout in una scena del film

Evelyne tra le nuvole ha un avvio anche simpatico, con una sequenza che vede il personaggio interpretato da Violante Placido impegnato in un videogame in realtà virtuale, a riprodurre un mondo digitale in salsa sci-fi distopica sullo sfondo dei bucolici paesaggi dell’Appennino. Il problema è che il tono surreale e un po’ gondryiano di quella prima, promettente sequenza, viene poi recuperato dal film solo a tratti; la narrazione si concentra infatti, quasi subito, sul più convenzionale – e rassicurante – contrasto tra mondo urbano e mondo agricolo, con poca attenzione per le sfumature e ancor meno per l’ottica “femminile” che la sceneggiatura sembrava inizialmente suggerire. Al di là di alcuni sottotesti irrisolti e un po’ velleitari (le radici della solitudine della protagonista, per fare un esempio) il film viaggia senza molte increspature verso una conclusione – anzi, più conclusioni, una per ognuno dei personaggi principali – abbastanza prevedibili; in più, la regia non osa molto sul piano visivo, mentre le limitazioni di budget danno al tutto una piattezza da fiction televisiva che, nel contesto del cinema del 2023, appare davvero fuori tempo massimo. Si sorride di molte delle gag presenti – specie quelle che coinvolgono il simpatico personaggio interpretato da Gilbert Melki – ma il tutto, alla fine, risulta davvero troppo effimero per lasciare un qualche segno, duraturo, nella memoria. Peccato.

Evelyne tra le nuvole, la locandina del film
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Scheda

Titolo originale: Evelyne tra le nuvole
Regia: Anna Di Francisca
Paese/anno: Italia / 2023
Durata: 90’
Genere: Commedia
Cast: Antonio Catania, Violante Placido, Andrea Roncato, Claire Nebout, Eleonora Giovanardi, Gilbert Melki, Lucia Vasini, Marco Maccieri, Nav Ghotra
Sceneggiatura: Laura Fischetto, Anna Di Francisca
Fotografia: Roberto Cimatti
Montaggio: Desideria Rayner
Musiche: Paolo Perna
Produttore: Vincenzo Mosca, Andrea Maffini
Casa di Produzione: Orange Media
Distribuzione: Orange Film

Data di uscita: 30/03/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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