FURIOSA: A MAD MAX SAGA

FURIOSA: A MAD MAX SAGA

Era quasi impossibile farcela ma George Miller c’è riuscito lo stesso. Furiosa: A Mad Max Saga, prequel e spin-off di Mad Max: Fury Road, prosegue nel solco tracciato dal formidabile predecessore, senza impallidire al confronto e portandone avanti il discorso. Con Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth, semplicemente imperdibile. Dal 23 maggio 2024 al cinema.

Vendetta vs. speranza

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Vanno fatti i complimenti, a George Miller, perché il peso delle aspettative, in passato, ha fatto a pezzi più di una visione. Il paradigma di riferimento è la mostruosa attesa, e conseguente (generalizzata) delusione, che accompagnò, nel lontano 1999, l’arrivo del primo dei tre storici prequel di Star Wars. In realtà, da qualche tempo a questa parte, c’è anche chi, con sprezzo del pericolo e confidando nella pessima memoria dei cinefili di mezzo mondo, sta cercando di rimetterne in discussione il giudizio, spingendo per la rivalutazione fuori tempo massimo. Non avrà bisogno di essere riscoperto Furiosa: A Mad Max Saga, presentato a Cannes 2024 e nelle sale italiane il 23 maggio 2024 per Warner Bros. Italia. È il raro, rarissimo, miracoloso caso del sequel (in realtà è prequel e spin-off) che non impallidisce al cospetto dell’illustre predecessore ma ne porta avanti il discorso, chiarendo, perfezionando e allargando lo sguardo. Regia di George Miller, con Anya Taylor-Joy e Chris Hemsworth. Segue Mad Max: Fury Road (2015); per chi se lo fosse scordato, è il più riuscito action del XXI secolo. Era difficilissimo stare al passo.

Facciamo un po’ di chiarezza

Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy nello sconfinato deserto
Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy nello sconfinato deserto

Però è successo. Per meglio cogliere la portata e il senso dell’entusiasmo critico suscitato dal film, bisogna capire in che modo sia riuscito a piegare alle sue ragioni parecchie leggi non scritte del cinema commerciale. Nella cronologia del franchise Mad Max, Furiosa: A Mad Max Saga è il quinto capitolo. Segue Interceptor (1979), Interceptor – Il guerriero della strada (1981), Mad Max oltre la sfera del tuono (1985) – la fase Mel Gibson – e Mad Max Fury Road (2015). Rispetto al capolavoro del 2015, il film del 2024 è prequel e spin-off. Il focus è sul passato dell’eroina e co-protagonista, Furiosa, allora interpretata da Charlize Theron mentre ora è Anya Taylor-Joy. Realisticamente, poteva andare tutto storto in un milione di modi diversi. L’ennesimo capitolo di un franchise di successo: dopo più di quarant’anni, cosa avrà da raccontarci ancora George Miller? Prequel e spin-off: c’era proprio bisogno di scendere nei dettagli, con Furiosa? Non era meglio mantenere un certo alone di mistero? Non sono interrogativi retorici. Il cinema contemporaneo ha fornito lezioni illuminanti sui rischi (inerzia, scarsa originalità, rigetto del pubblico) di una serialità portata alle estreme conseguenze e per finalità puramente commerciali. Il trionfo di Fury Road è stato questione di casting azzeccatissimo (sorvoliamo sulle tensioni fuori scena), alchimia di sensibilità cinematografiche (di ieri e di oggi), azione prodigiosa mixata a temi di stretta attualità ma dal respiro universale.

Saga che vince non si cambia, semmai si aggiusta

Furiosa: A Mad Max Saga, una sequenza action del film
Furiosa: A Mad Max Saga, una sequenza action del film

Furiosa: A Mad Max Saga di originale ci mette la protagonista, la cronaca del suo viaggio e il racconto della sua intimità. Un’identità fratturata, che oscilla tra i poli di una speranza irriducibile e una cieca vendetta. Spiega molto il film, se non tutto, dell’esteriorità di Furiosa (Anya Taylor-Joy). L’iconografia rimanda a capelli rasati, volto oscurato dal trucco, braccio bionico, poche parole. Ogni domanda interessante riceve una risposta. Clamorosamente, la complessità del personaggio e gli impulsi contraddittori che la agitano sono risolti e accompagnati dalla lucidità di uno script (sempre Miller con Nico Lathouris) che riesce nella doppia impresa di chiarire il mistero senza mortificare le speranze e la fame di avventura dei fan. Furiosa cresce in un’oasi miracolosa ai bordi delle Terre Desolate, l’inferno post-apocalittico che fa da sfondo al franchise. Viene strappata al suo Eden dall’avidità di un violento signorotto locale, Dementus (Chris Hemsworth), che la tiene per un po’ e poi la cede a Immortan Joe (Lachy Hulme), il mostruoso tiranno che governa la Cittadella, l’avamposto desertico che concentra i resti di un’umanità sfigurata. Furiosa trova il modo di farsi strada nel mondo criminale e senza speranza cui l’ingiustizia l’ha assegnata, confidando nell’amicizia di pochi. Solo uno, per la verità, si chiama Jack (Tom Burke) e sembra capirla più degli altri. Furiosa ha in mente due cose: vendicarsi di Dementus e tornare a casa, dove la vita scorre a un ritmo diverso. Migliore. Ecco che il film mette insieme il particolare e l’universale: il grande tema, e lo studio di carattere.

Tutto è spettacolo, nel miglior modo possibile

Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy in una concitata sequenza del film
Furiosa: A Mad Max Saga, Anya Taylor-Joy in una concitata sequenza del film

Il cinema di George Miller è il più giovane e il più vecchio del mondo. Ha bisogno, per fare scintille, della classica combinazione: uno schermo gigantesco e una sala piena di gente (ha già detto, il regista, che eventuali sequel dipenderanno dalla risposta del pubblico allo spin-off). Furiosa: A Mad Max Saga ha fede nello spettacolo, ricondotto al suo senso più puro, primordiale: luce, rumore e velocità, azione indiavolata. Prende senza ritegno lì dove sa che ci sono influenze da saccheggiare, si tratti di fantascienza, western o magari on the road. Replica lo sforzo d’immaginazione del cinema muto (laconico, il film, ma quando capita sa cosa dire) trovando, per dirla alla Hitchcock, una soluzione puramente visiva a ogni problema. Se ha rispetto per il passato, non ne fa un feticcio; non ha paura della tecnologia, e i prodigi (digitali) dell’azione offerta al senso di meraviglia dello spettatore hanno una leggerezza, un impeto, una creatività impensabili fino a pochi anni fa. E poi ci sono i temi, la satira malinconica e vibrante su un mondo di uomini devoti alla trinità metallo-motori-benzina; un’eroina in chiaroscuro cerca di sconvolgerlo dall’interno.

Furiosa: A Mad Max Saga, Chris Hemsworth in una scena del film
Furiosa: A Mad Max Saga, Chris Hemsworth in una scena del film

Anya Talor-Joy oscilla con carisma tra le estremità inquiete del carattere della protagonista. Il suo cuore pompa sangue e vendetta, ma non ha ceduto al lato oscuro. Il bisogno di tornare alla purezza primordiale, aiutando tutte quelle che, come lei, sono prigioniere della Cittadella, è più forte del rancore. Furiosa: A Mad Max Saga è la storia di un’identità in costruzione e degli impulsi, luminosi e sinistri, che contribuiscono a definirla. Accanto alla protagonista un Chris Hemsworth rivitalizzato dalla cura. Nelle mani giuste, il suo machismo autoironico e scanzonato ha una gravità e un interesse notevoli. Qui è amaramente ridicolo e infuso di un senso tragico apprezzabile. Furiosa: A Mad Max Saga non ha la carica spiazzante del predecessore, non può restare nella storia del cinema allo stesso modo, perché approfondisce un discorso cominciato prima e altrove. Ma la sua è una forza notevole, e sa di cinema puro. Fotografia, montaggio, sfondi, tecnologia, volti, plasticità del movimento, nobiltà dei riferimenti: tutto concorre a definire un’emozione, intima e politica al tempo stesso, articolata e di immediata lettura. Furiosa: A Mad Max Saga è spettacolo che riflette su se stesso. Una storia giovane e vecchia, che in controluce tradisce il piacere – infantile nell’accezione più giocosa e positiva del termine – di costruire un mondo tirandolo fuori dal nulla, cucendo un linguaggio su misura delle sue necessità, fatto di parole e movimento. Imperdibile.

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Locandina

Furiosa: A Mad Max Saga, la locandina italiana del film

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Scheda

Titolo originale: Furiosa: A Mad Max Saga
Regia: George Miller
Paese/anno: Stati Uniti, Australia / 2024
Durata: 148’
Genere: Avventura, Fantascienza, Azione
Cast: Chris Hemsworth, Anya Taylor-Joy, Angus Sampson, David Collins, Elsa Pataky, Goran D. Kleut, Ian Roberts, Josh Helman, Matuse, Nathan Jones, Tom Burke, Alyla Browne, CJ. Bloomfield, Charlee Fraser, David Field, George Shevtsov, Guy Spence, John Howard, Lachy Hulme, Rahel Romahn, Robert Jones
Sceneggiatura: George Miller, Nick Lathouris
Fotografia: Simon Duggan
Montaggio: Eliot Knapman, Margaret Sixel
Musiche: Tom Holkenborg
Produttore: Doug Mitchell, George Miller, Rachael Gill
Casa di Produzione: Warner Bros., Kennedy Miller Mitchell
Distribuzione: Warner Bros.

Data di uscita: 23/05/2024

Trailer

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Nato a Roma a un certo punto degli anni '80 del secolo scorso. Laurea in Scienze Politiche. Amo il cinema, la musica, la letteratura. Aspirante maratoneta.

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