THE WATER MAN: NETFLIX DISTRIBUIRÀ L’ESORDIO ALLA REGIA DI DAVID OYELOWO
La piattaforma streaming ha acquistato i diritti per la distribuzione internazionale del film diretto dall’attore, che nel mercato nordamericano uscirà invece in sala per la RLJE.
The Water Man, l’esordio dietro la macchina da presa dell’attore David Oyelowo (Selma – La strada per la libertà, The Midnight Sky), sarà distribuito a livello internazionale da Netflix. La piattaforma streaming ha infatti acquistato i diritti per il mercato internazionale del nuovo film, che in Nord America sarà invece distribuito – in sala e in PVOD – dalla RLJE Films a partire dal 7 maggio. L’uscita su Netflix dovrebbe arrivare più tardi nel 2021.
Protagonista di The Water Man è un ragazzino di nome Gunner (interpretato dal giovane Lonnie Chavis, già visto in This Is Us) che si imbarca in una pericolosa ricerca per salvare sua madre malata (Rosario Dawson) con l’aiuto di una misteriosa ragazza che vive nei dintorni (Amiah Miller). I due si mettono alla ricerca del Water Man, una figura mitica che possiede il segreto dell’immortalità; il loro viaggio si fa sempre più pericoloso man mano che vanno avanti, e alla fine l’unica loro speranza risiederà nel padre di Gunner (Oyelowo).
Sono presenti nel cast anche Alfred Molina e Maria Bello; il film si basa su una sceneggiatura inserita nella Black List di Emma Needel, e Oyelowo ne è anche produttore con la sua Yoruba/Saxon Productions. Altri produttori sono Oprah Winfrey tramite la sua Harpo Films, ShivHans Pictures, Carla Gardini, Shivani Rawat e Monica Levinson.
Quando The Water Man fece il suo debutto internazionale al Festival di Toronto 2020, Oyelowo rivelò a Variety: “Il film è in parte ispirato alle pellicole con le quali sono cresciuto, come E.T. – L’extraterrestre, molte delle quali sono dirette da Steven Spielberg. Il problema è che non mi ci sono mai visto, in quei film, anche se mi identificavo molto con quei personaggi; allora per me la cosa meravigliosa è stata fare un film per famiglie che sembrasse mio, con un ragazzino che somigliasse a com’ero io e a come i miei tre figli presto diventeranno. Ascoltiamo tutti storie per rivederci noi stessi, per imparare qualcosa su noi stessi o sulle persone nelle quali ci riconosciamo”.