Richard Linklater

Una foto di Richard Linklater

Nato a Houston, nel Texas, il 30 luglio 1960, Richard Linklater muove i primi passi nel cinema a metà degli anni ‘80, fondando la Austin Film Society insieme a Chale Nafusm (suo ex professore al college), Charles Ramirez-Berg, Louis Black e Lee Daniel. Dopo una lunga gavetta nella regia di corti, completa nel 1988 il suo primo lungometraggio in Super-8, It’s Impossible to Learn to Plow by Reading Books, la cui lavorazione ha richiesto complessivamente un anno, a cui si aggiunge un altro anno per il montaggio. La successiva fondazione della Detour Filmproduction permette al regista di girare il suo secondo film, Slacker (1991), costato solo 23.000 dollari (ne incasserà 1,25 milioni); il film è incentrato sul racconto di un giorno qualsiasi nella città di Austin, Texas, con protagonisti una galleria di personaggi eccentrici.

Il terzo film di Linklater, La vita è un sogno (1993), è basato su un soggetto parzialmente autobiografico, che racconta la vita da studente del regista alla Huntsville High School; il film ottiene il plauso della critica e incassa 8 milioni di dollari negli USA, per poi diventare un vero e proprio hit nel mercato dell’home video. Nel 1995 esce Prima dell’alba, racconto di un’estemporanea love story nella città di Vienna, con protagonisti i giovani Ehtan Hawke e Julie Delpy: il film vince l’Orso d’Argento al Festival di Berlino. Il successo di questo lavoro non viene tuttavia bissato dal successivo subUrbia (1996), che ottiene risultati scarsi al botteghino e riceve critiche contrastanti. Nel 1998 Linklater dirige Newton Boys, film con protagonisti Matthew McConaughey e Ethan Hawke, anch’esso accolto da un risultato insoddisfacente al box office e da critiche miste.

Dopo l’animazione in rotoscope di Waking Life, e l’esperimento in tempo reale (di derivazione teatrale) di Tape – entrambi datati 2001 – Richard Linklater ottiene un grande successo di pubblico con School of Rock (2003), commedia musicale con protagonista Jack Black. Nel 2004 esce al cinema Before Sunset – Prima del tramonto, sequel di Prima dell’alba ambientato 9 anni dopo, che porta al regista la nomination all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Il successivo Bad News Bears – Che botte se incontri gli Orsi (2005) è un remake di una commedia del 1976, che vede protagonista Billy Bob Thornton; mentre il successivo A Scanner Darkly – Un oscuro scrutare, datato 2006, vede il ritorno del regista all’animazione in rotoscope, con l’ispirazione di un romanzo di Phillip K. Dick.

Nel 2006 Linklater fa uscire Fast Food Nation, adattamento dell’omonimo libro che prende in esame l’influenza, fuori e dentro gli Stati Uniti, delle catene di fast food; il film viene presentato al Festival di Cannes, ricevendo recensioni contrastanti. La critica mostra di apprezzare maggiormente i successivi Me and Orson Welles (2009), commedia con protagonista Zac Efron, e Bernie (2011), film ispirato a un reale caso di cronaca nera avvenuto nel Texas, interpretato da Jack Black. Nel 2013, Before Midnight completa la trilogia con Ethan Hawke e Julie Delpy iniziata dai precedenti Prima dell’alba e Before Sunset – Prima del tramonto; il film ottiene una nuova candidatura all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.

Nel 2014 esce quello che è, fino ad allora, il progetto più ambizioso di Richard Linklater, ovvero Boyhood: il film, un coming of age con protagonista il giovane attore Ellar Coltrane (affiancato, tra gli altri, da Patricia Arquette ed Ethan Hawke), è stato realizzato lungo dodici anni, seguendo la parallela crescita del protagonista da bambino a post-adolescente. Boyhood ottiene il plauso generale della critica, trionfando ai Golden Globe, ai Critics’ Choice Movie Award e ai BAFTA, in cui vince i premi per il miglior film e la miglior regia. Il film, ai successivi Oscar, ottiene le nomination per il miglior film, la miglior regia e la miglior sceneggiatura originale.

Nel 2016 esce al cinema quello che viene considerato il sequel spirituale di La vita è un sogno, intitolato Tutti vogliono qualcosa: il film, una commedia ad ambientazione universitaria con setting nei primi anni ‘80, viene ben accolto dalla critica, ma non riesce a recuperare il budget di 10 milioni di dollari, fermandosi a un insoddisfacente incasso di 4,6 milioni. L’anno successivo vede l’uscita in sala di Last Flag Flying, sequel cinematografico (di derivazione letteraria) di L’ultima corvé, pellicola diretta nel 1973 da Hal Hashby.

Nel 2019, Richard Linklater dirige Che fine ha fatto Bernadette?, dramedy con venature thriller che adatta il romanzo del 2012 Dove vai Bernadette?, scritto da Maria Semple. Il film, con protagonista Cate Blanchett, non riesce a recuperare il budget di circa 18 milioni di dollari, e ottiene recensioni contrastanti da parte della critica. Nel frattempo, nello stesso 2019 il regista inizia a girare Merrily We Roll Around, commedia musicale basata sul musical omonimo del 1981: similarmente a Boyhood, il progetto (prodotto dalla Blumhouse Productions) prevede il ritorno sul set di cast e troupe ogni due anni, per una lavorazione che dovrebbe coprire complessivamente un ventennio.

Nel 2022, il regista si cimenta per la terza volta con l’animazione in rotoscope, dirigendo per Netflix il coming of age fantastico – in parte autobiografico – di Apollo dieci e mezzo: il film, rievocazione tra realtà e sogno dello sbarco sulla Luna, riceve un’ottima accoglienza da parte della critica, che ne plaude il tono nostalgico e sognante.