VITA DA CARLO

VITA DA CARLO

Carlo Verdone affronta con Vita da Carlo la nuova avventura di una serie tv prodotta da Prime Video portando sullo schermo uno dei personaggi più difficili da affrontare: se stesso. Il risultato è un prodotto altalenante che, pur ritrovando momenti di una passata comicità, tende a ricadere in un ritmo più moderato.

Finzione o realtà?

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Come pensate possa essere la quotidianità di Carlo Verdone? Sicuramente è caratterizzata da appuntamenti con sceneggiatori e produttori, nuovi progetti in cantiere, l’immancabile utilizzo di farmaci e una serie infinita di selfie con i fan. In sostanza si tratta di una vita piacevole che, però, raggiunge punte di stress nel momento in cui non si riesce a mettere un muro alle molte sollecitazioni che vengono dall’esterno, come per esempio un’improvvisa candidatura a Sindaco di Roma o la presenza ingombrante di Chicco, ex fidanzato della figlia Maddalena, che proprio non ne vuole sapere di andarsene.

Meno male che, ogni tanto, interviene Max Tortora, amico e compagno di domeniche allo stadio, che, però, viene sempre scambiato per De Sica. In tutti questi eventi e molti altri, tra cui l’incidente con l’improbabile e coatto autista Beniamino, quanto c’è di vero e quanto di assolutamente inventato? Questo è l’interrogativo che prende il sopravvento durante la visione delle prime puntate di Vita da Carlo, la serie tv prodotta da Prime Video e che sarà trasmessa in streaming dal 5 novembre. In effetti, si rimane piuttosto disorientati da questo continuo rimando tra realtà e finzione, all’interno del quale si perde il senso del progetto. Di fatto Carlo Verdone interpreta se stesso o, meglio, una trasposizione che nasce in prima parte dalla consapevolezza del protagonista e in seconda dalla visione che il pubblico ha di lui.

Carlo, persona e personaggio

Vita da Carlo recensione

La carriera di Verdone, almeno gran parte dei suoi inizi, è basata dalla caratterizzazione di maschere comiche ispirate a un’umanità varia. Qui sono nati dei personaggi indimenticabili come Furio, Oscar Pettinari, Sergio, Ivano e Mimmo. Tutti dotati di una poetica semplice e fortemente legata alla realtà che ha caratterizzato un periodo cinematografico e personale ormai lasciato dietro le spalle. Ora, infatti, è arrivato il momento di dare voce a un altro personaggio diverso da tutti loro ma che, allo stesso tempo, li racchiude. Il riferimento è allo stesso Verdone. In questa nuova e insolita avventura televisiva, infatti, l’attore prova realmente a mettersi in scena, anche se, per raccontarsi ha sempre bisogno di un impianto narrativo di finzione.

Con nomi e situazioni di fantasia, infatti, lo scopo di Vita da Carlo è mostrare la persona Carlo che, per gran parte delle sue giornate, deve fare i conti con il personaggio Verdone. Pensoso, sottilmente malinconico e sempre affannato dalla quotidianità. Così è l’uomo e l’artista che ha fatto della risata, anche se sottilmente amara, una ragione di vita. Ma è anche l’artista che non riesce a negarsi all’esterno e che cerca di interpretare, attraverso quello sguardo un po’ stanco e disincantato, la realtà che lo circonda. Per questi motivi, dunque, l’esperimento artistico, anche se non perfetto e altalenante nelle prime puntate, sembra ritrovare dei guizzi di vitalità passata, completamente dimenticata negli ultimi film. Peccato, però, che si tratti di un andamento oscillante che, dopo alcune accelerazioni, ricade in un ritmo costantemente moderato.

Il politicamente scorretto e la comicità

Vita da Carlo recensione

Tra gli aspetti più interessanti di questo Vita da Carlo c’è un ritorno a quello che oggi, in modo fin troppo abusato, viene definito politicamente scorretto. Nel caso di Verdone si è sempre trattato di uno sguardo disincantato dai sottotoni ruvidi con cui osservare il mondo circostante. Una lettura del reale che, in questo caso, non può essere fonte di critiche perché completamente priva di volgarità ma, soprattutto, viene rivolta verso lo stesso Carlo. Con un’autoironia inaspettata, infatti, si mette nella condizione di essere oggetto dei suoi stessi strali e di sottoporre al politicamente scorretto addirittura il suo lavoro. Attraverso l’utilizzo di un personaggio che può permettersi una sincerità incondizionata, infatti, affronta la verità più scomoda; ossia il suo lavoro ha perso l’antico splendore. Ritornare ai personaggi, però, non è più possibile. Il tempo giusto è passato. Che la serie tv sia in grado di dargli nuova energia? Staremo a vedere.

Vita da Carlo poster locandina

Scheda

Titolo originale: Vita da Carlo
Regia: Carlo Verdone, Arnaldo Catinari
Paese/anno: Italia / 2021
Genere: Commedia
Cast: Alessandro Haber, Carlo Verdone, Pietro Ragusa, Massimiliano Tortora, Andrea Pennacchi, Brando Improta, Stefano Ambrogi, Anita Caprioli, Antonio Bannò, Monica Guerritore, Caterina De Angelis, Claudia Potenza, Filippo Contri, Giada Benedetti, Maria Paiato, Virna Zorzan
Sceneggiatura: Pasquale Plastino, Luca Mastrogiovanni, Carlo Verdone, Ciro Zecca, Nicola Guaglianone, Menotti
Fotografia: Arnaldo Catinari
Montaggio: Pietro Morana, Giorgio Conti, Gabriele Passaretti
Casa di Produzione: Filmauro
Distribuzione: Amazon Prime Video

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Trailer

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Fin da bambina, ho sempre desiderato raccontare storie. Ed eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a fare proprio quello che desideravo, narrando o reinterpretando il mondo immaginato da altri. Da quando ho iniziato a occuparmi di giornalismo, ho capito che la lieve profondità del cinema era il mio luogo naturale. E non poteva essere altrimenti, visto che, grazie a mia madre, sono cresciuta a pane, musical, suspense di Hitchcock, animazioni Disney e le galassie lontane lontane di Star Wars; e un ruolo importante l’ha avuto anche il romanticismo di Truffaut. Nel tempo sono diventata giornalista pubblicista; da Radio Incontro e il giornale locale La voce di Roma, passando per altri magazine cinematografici come Movieplayer e il blog al femminile Smackonline, ho capito che ciò che conta è avere una struggente passione per questo lavoro. D’altronde, viste le difficoltà e le frustrazioni che spesso s’incontrano, serve un grande amore per continuare.

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