MARTIN LUTHER KING VS FBI

MARTIN LUTHER KING VS FBI

Il regista Sam Pollard ricostruisce in Martin Luther King vs FBI la strategia dell’agenzia di intelligence interna americana, volta a contrastare il black power del leader nero con intercettazioni financo in camera da letto. Il documentario viene distribuito in sala da Wanted Cinema nelle giornate del 14, 15 e 16 febbraio 2022.

Poteri a confronto in un duello infinito

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Due personalità antitetiche a confronto. Due narrazioni in parallelo della politica statunitense del secondo Novecento. Una caccia permanente nella quale la preda è uno dei giganti dell’emancipazione nera, il pastore Martin Luther King. A condurre la battuta John Edgar Hoover, uno dei personaggi più potenti degli Usa a capo della temuta FBI per un periodo infinito, dal 1935 al 1972, influenzando ben otto inquilini della White House, da Coolidge a Nixon.

Si fonda su documenti di archivio dell’FBI il lavoro cinematografico Martin Luther King vs FBI, che esce nelle sale italiane il 14, 15 e 16 febbraio per la regia di Sam Pollard con Wanted Cinema e il patrocinio di Amnesty International Italia. Un docu-film che parla per immagini, alcune molto note, tra le quali quelle del famoso discorso I have a dream. Un film verità che si chiude con profondi interrogativi.

Le accuse di comunismo

Martin Luther King vs FBI recensione

Il dato politico è senz’altro quello che imputerebbe a King collusioni con il nemico di sempre degli statunitensi: il comunismo. Lo stretto rapporto con Stanley Levison mette a rischio Martin Luther King, che viene tacciato di anti americanismo. Una accusa che convince anche l’allora ministro della giustizia Bob Kennedy ad autorizzare intercettazioni nei confronti di Levison. L’agenzia cerca di mettere in cattiva luce il pastore che sta mobilitando i neri d’America con l’accusa più infamante, ovvero quella di tramare contro lo Stato. Ma è una strategia subdola che non paga. King stesso in alcuni discorsi si dice americano fino alle ossa. La lotta, le marce, la mobilitazione, hanno effetto. Alcune libertà per i neri vengono via via conquistate – è del 1964 il Civil Rights Act of 1964 concesso dal presidente Lyndon B. Johnson – ma oltre duecento anni di schiavitù rendono difficile ai neri l’ascesa economica. Il film di Pollard è un documento che è in qualche modo un dietro le quinte della storia, quello che vedono, leggono, fotografano, filmano e registrano gli agenti dell’FBI spalleggiati anche da infiltrati nel ristretto staff di Martin Luther King. Martin Luther King vs FBI, interamente in lingua e sottotitolato, intreccia moltissime scene d’archivio dipanandosi in un racconto cronologico che parte dall’esordio di Martin Luther King in politica fino all’assassinio del 4 aprile 1968 a Memphis e oltre, e che guarda al 2027.

Desecretazioni attese per il 2027

Martin Luther King vs FBI recensione

Sarà in questa data infatti che alcune delle pagine più scabrose riguardanti il leader nero verranno desecretate. Si tratta delle registrazioni e dei rapporti su un Martin Luther King che si intrattiene con donne e che si spingono fino a vere e proprie orge. Cimici nei quadri, nelle cornette dei telefoni, documentano rapporti extraconiugali consumati in stanze di motel. Tutto questo, seppure solo sussurrato all’epoca, diverrà una verità eclatante che potrebbe infangare, nella puritana America ma non solo, la figura di un leader finora indiscusso del pacifismo e della non violenza. Martin Luther King ottenne il riconoscimento del Nobel per la Pace nel 1964 e si espose politicamente dichiarandosi contrario al proseguimento della guerra in Vietnam. Ma chi è Hoover, l’antagonista di King nella pellicola? È senz’altro un manovratore, uno dei più influenti del Novecento, consigliori di molti presidenti. Uno scapolo in odore di omossessualità che ebbe a definire Martin Luther King il bugiardo più famoso del Paese”. King ricevette una lettera anonima che lo induceva a suicidarsi, tentando di porlo sotto ricatto per la sua vita extraconiugale. Un tentativo meschino per contrastare il black power crescente che il leader nero incarnava in quegli anni.

Con questa pellicola il regista pare voler mettere le mani avanti rispetto alle rivelazioni che verranno, dando voce a testimonianze di chi si dice certo che ciò che verrà desecretato non spegnerà la stella che Martin Luther King rappresenta per tante realtà. La sua lotta ha portato grandi risultati se si pensa all’emarginazione dalla quale si è partiti. Ma la strada è ancora lunga, se si considerano gli omicidi dei neri da parte delle forze dell’ordine negli Usa di oggi. I diritti civili non sono uguali per tutti, nemmeno nella “democratica” America. L’FBI che lo controllava fin nella camera da letto c’era anche quella sera che Martin Luther King venne raggiunto da un colpo mortale sulla veranda del Lorraine Motel.

Patrocinio di Amnesty International Italia

Il docu-film costituisce così uno spaccato dello strapotere dell’FBI e dei misteri americani che ne conseguono. Solleva questioni nei rapporti tra politica e vita privata. Il 14 febbraio alle 19:30, al cinema Farnese di Roma interverrà in collegamento a introdurre il film il regista Sam Pollard. Ci saranno anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, e Gian Luca Pisacane, critico della rivista Cinematografo. Presentato nel 2020 al Toronto International Film Festival, al Telluride Film Festival, al New York Film Festival e all’International Documentary Film Festival di Amsterdam, Martin Luther King vs FBI ha ottenuto molti riconoscimenti: Miglior Documentario al San Diego International Film Festival 2020, Premio della Giuria come Miglior Documentario al Santa Fe Independent Film Festival 2020, Miglior Documentario d’Archivio al Critics’ Choice Documentary Awards 2020, e il Pioneer Award al Black Film Critics Circle Awards 2021. È stato inoltre nominato nella shortlist degli Oscar 2021.

Martin Luther King vs FBI poster locandina
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Scheda

Titolo originale: MLK/FBI – Martin Luther Vs FBI
Regia: Sam Pollard
Paese/anno: Stati Uniti / 2020
Durata: 104’
Genere: Documentario
Cast: Andrew Young, Beverly Gage, Charles Knox, Clarence B. Jones, David Garrow, Donna Murch, J. Edgar Hoover, James Comey, Marc Perrusquia, Martin Luther King
Sceneggiatura: Benjamin Hedin, Laura Tomaselli
Fotografia: Robert Chappell
Montaggio: Laura Tomaselli
Musiche: Gerald Clayton
Produttore: Benjamin Hedin, Jessica Luya, Phil Pinto
Casa di Produzione: Field of Vision (II), Play/Action Pictures
Distribuzione: Wanted Cinema

Data di uscita: 14/02/2022

Trailer

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Giornalista professionista, laureata in Scienze Politiche. Ha collaborato con Ansa e Il Tempo, passando poi alla collaborazione fissa con Il Messaggero. Ha scritto per L’Espresso, D La Repubblica delle Donne, Avvenimenti. Per le edizioni Media&Books ha pubblicato, con il luogotenente Francesco Leonardis, il libro Laureato in onestà (2017). Ha diretto il mensile ambientalista La Voce del Lago. Gestisce il sito www.ecolagodibracciano.it e dirige il mensile Gente di Bracciano. È presidente dal 1992 dell’Associazione Culturale Sabate - Museo Storico della Civiltà Contadina e della Cultura Popolare “Augusto Montori” a Anguillara e, dal 2017, del Comitato Difesa Bacino Lacuale Bracciano-Martignano.

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