ALI & AVA – STORIA DI UN INCONTRO

ALI & AVA – STORIA DI UN INCONTRO

Clio Barnard realizza con Ali & Ava - Storia di un incontro l’affresco di un amore intimo e personale, che non necessariamente sente di dover rispettare i canoni definiti dal genere. Nonostante questo e la scelta di un tono meno carico di romanticismo, riesce a rimandare un’idea di normalità ed essenzialità.

L'amore degli invisibili

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Nella sua Via del Campo, Fabrizio De Andrè ci ricorda come “dal letame nascono i fior”. Un piccolo verso che va a completare una canzone dalla natura e dal fraseggio poetico in cui si dà spazio ai cosiddetti ultimi. Ma chi sono questi? Con ultimi s’intende tutti coloro che vivono delle esistenze piccole, quasi invisibili. Un giudizio che viene attribuito loro da chi, invece, è convinto di trovarsi all’interno di una realtà migliore e meglio definita. Sono uomini e donne caratterizzati da una normalità che rasenta l’assenza. Non troppo belli né particolarmente sgradevoli, sembrano non aver nessun elemento caratteristico in grado di far guadagnare loro la scena dell’attenzione sociale. Eppure, nonostante questo, sono spesso al centro di racconti, versi, canzoni e, ovviamente, anche film. Cosa li rende, dunque, così speciali nonostante la loro omologante normalità? A trasformarli nel soggetto preferito di osservazione di tanti e diversi sguardi artistici sono proprio le loro imperfezioni. Tutti quegli elementi peculiari che, pur trovandosi al di fuori dei canoni stabiliti dalla società, li definiscono come delle creature uniche, quasi magiche nella loro quotidianità.

Di questa umanità all’interno del quale il sentimento è ancora vivo, e fa sentire la sua presenza con un battito forte, fanno parte anche i protagonisti di Ali & Ava – Storia di un incontro. I due vivono a Bradford, una cittadina dalla chiara natura industriale nel cuore dello Yorkshire. Intorno a loro il mondo che li circonda non mostra una particolare bellezza o armonia. Le loro giornate sono fatte di piccoli gesti come la gestione di una serie di appartamenti da parte di lui e l’amore di lei per una bimba speciale della scuola per cui lavora. Piccoli gesti che non sembrano lasciare traccia sulla superficie di un racconto universale ma che, in quello personale dell’uomo e della donna, imprime delle impronte sostanziali destinate a cambiare l’atmosfera. In questo modo, dunque, la regista Clio Barnard realizza un affresco di un amore intimo e personale che non necessariamente sente di dover rispettare i canoni definiti dal genere. Nonostante questo e la scelta di un tono meno carico di romanticismo, riesce a rimandare un’idea di normalità ed essenzialità. Due aspetti che caratterizzano quel tipo di sentimento in grado di cambiare il corso di una vita e mettere a tacere la solitudine.

La bellezza imperfetta

Ali & Ava - Storia di un incontro, un'immagine di Adeel Akhtar e Claire Rushbrook
Ali & Ava – Storia di un incontro, un’immagine del due protagonisti Adeel Akhtar e Claire Rushbrook

Ava e Ali sulla carta sono due mondi destinati a non incontrarsi mai. Irlandese lei e di origini bengalesi lui, rappresentano due realtà culturali diverse ma che, allo stesso tempo, sono caratterizzate da un isolamento perenne. Nonostante questo, però, le loro strade riescono a incrociarsi e, nell’arco di una fase lunare, stringono un rapporto d’amore fondato essenzialmente sull’imperfezione del sentimento, dei corpi che lo esprimono e del contorno che l’ostacola. Un’assenza di perfezione, però, che non crea mai disarmonia o dissonanza. Anzi, attraverso la normale fisicità dei suoi protagonisti e la cacofonia creata dal mondo esterno, la regista riesce a rimandare in Ali & Ava – Storia di un incontro un senso di profonda armonia che si traduce in bellezza.

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Una gradevolezza che si trova nella penombra in cui i volti dei due protagonisti vengono ripresi con una sorta di rispetto e pudore, aspettando di scorgere il sentimento attraverso un battito di ciglia o nei leggeri segni fisici con cui il tempo mostra il suo scorrere. In questo senso, dunque, Ali e Ava riescono nella difficile impresa di scorgere una sorta d’imperfetta bellezza nel mondo che li circonda, nel loro amore che non risparmia zone d’ombra e, soprattutto, nell’altro. Perché, al di la di tutti gli standard imposti, la Barnard ci ricorda che l’amore ha gusti imprevedibili, che il suo sguardo non riconosce condizionamenti e che, soprattutto, la bellezza è sempre racchiusa negli occhi di chi guarda.

L’universo musicale

Ali & Ava - Storia di un incontro, Adeel Akhtar in un'immagine
Ali & Ava – Storia di un incontro, Adeel Akhtar in un’immagine del film

Nonostante Ali & Ava – Storia di un incontro ci consegni una storia d’amore intensa ma atipica sotto diversi punti di vista, non è possibile pensare di presentare al pubblico un nuovo archetipo romantico senza un’opportuna colonna sonora. Questa volta, però, la scelta della musica ha uno scopo più alto, visto che deve tratteggiare le personalità e il mondo dei due protagonisti. Nonostante le loro diversità, infatti, i due trovano nell’elemento musicale una via grazie alla quale esprimersi e, soprattutto, un universo all’interno del quale andarsi a rifugiare. Le loro sonorità hanno anime e nature completamente diverse, ma riescono comunque a diventare complementari nel momento in cui diventano linguaggio d’amore, scambio d’informazione costante all’interno di un mondo declinato esclusivamente in coppia.

Ali & Ava - Storia di un incontro, la locandina italiana del film

Scheda

Titolo originale: Ali & Ava
Regia: Clio Barnard
Paese/anno: Regno Unito / 2021
Durata: 95’
Genere: Drammatico
Cast: Adeel Akhtar, Shaun Thomas, Claire Rushbrook, Ellora Torchia, Abid Yaqoob, Ariana Bodorova, Austin Haynes, Fatima Bodorova, Kamal Kaan, Krupa Pattani, Macy Shackleton, Mona Goodwin, Natalie Gavin, Rashid Hussain, Sarlota Nagyova, Sienna Afsar, Tasha Connor, Uzair Ali, Vinny Dhillon
Sceneggiatura: Clio Barnard
Fotografia: Ole Bratt Birkeland
Montaggio: Maya Maffioli
Musiche: Harry Escott
Produttore: Ameenah Ayub Allen, Tracy O'Riordan
Casa di Produzione: BBC Films, BFI Film Fund, Moonspun Films
Distribuzione: I Wonder Pictures

Data di uscita: 14/04/2022

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Fin da bambina, ho sempre desiderato raccontare storie. Ed eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a fare proprio quello che desideravo, narrando o reinterpretando il mondo immaginato da altri. Da quando ho iniziato a occuparmi di giornalismo, ho capito che la lieve profondità del cinema era il mio luogo naturale. E non poteva essere altrimenti, visto che, grazie a mia madre, sono cresciuta a pane, musical, suspense di Hitchcock, animazioni Disney e le galassie lontane lontane di Star Wars; e un ruolo importante l’ha avuto anche il romanticismo di Truffaut. Nel tempo sono diventata giornalista pubblicista; da Radio Incontro e il giornale locale La voce di Roma, passando per altri magazine cinematografici come Movieplayer e il blog al femminile Smackonline, ho capito che ciò che conta è avere una struggente passione per questo lavoro. D’altronde, viste le difficoltà e le frustrazioni che spesso s’incontrano, serve un grande amore per continuare.

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