TADDEO L’ESPLORATORE E LA TAVOLA DI SMERALDO

TADDEO L’ESPLORATORE E LA TAVOLA DI SMERALDO

Dopo un secondo capitolo non particolarmente apprezzato, la saga di Taddeo Jones torna con Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo, nuova avventura ambientata nel deserto dell’Egitto. Questa volta, però, si sente la necessità di lasciare maggior spazio ai personaggi di spalla per garantire un ritmo maggiore e un senso dell’ironia che alleggerisce l’insieme.

Evoluzione di un incauto esploratore

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L’amore per l’archeologia e la sua voglia di essere riconosciuto per le sue qualità dal settore accademico portano Taddeo Jones a mettersi ancora nei guai in una nuova avventura lungo le rive del Nilo. Ad accompagnarlo, come sempre, sono la fidanzata Sara e Mummia, una delle sue prime scoperte trasformatosi in un affezionato amico e in un coinquilino piuttosto rumoroso. Un team che sarà essenziale per affrontare le nuove difficoltà create da una maledizione e da una tavola di smeraldo che, pur di tornare in “vita”, manipola la mente e i desideri delle persone. Ovviamente Taddeo non è un archeologo tradizionale ma, un po’ come un novello Indiana Jones, da cui la sua grafica è tratta, ha una notevole preferenza per l’avventura. Una tendenza che, però, è spesso fuori dal suo controllo e crea dei danni potenzialmente catastrofici.

D’altronde uno dei tratti caratteriali del protagonista di quest’animazione spagnola, dal titolo Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo, è sempre stata una bontà di fondo che lo porta a riporre fiducia in modo spesso arbitrario. A questo si aggiunge anche una generosità che gli fa accettare silenziosamente la posizione ai margini che gli viene attribuita a ogni sua incredibile scoperta. Quello tratteggiato da Javier Barreira e Gorka Magallon nei loro fumetti, dunque, è un personaggio che, nella trasposizione cinematografica, ha scelto di rivolgersi soprattutto a un pubblico di giovanissimi. Una scelta che dal punto di vista estetico si traduce in una grafica piuttosto semplice, in un intreccio narrativo con poche sfumature e in una semplicità di fondo fin troppo prevedibile. Aspetti che non hanno giovato soprattutto al successo del secondo capitolo e che ora, invece, cercano di imporre una virata in senso contrario, soprattutto per quanto riguarda la struttura narrativa.

Gag, umorismo e avventura: la ricetta per un capitolo più compiuto

Taddeo l'esploratore e la tavola di smeraldo, un imbarazzato Taddeo
Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo, un imbarazzato Taddeo in una scena

Rispetto ai due capitoli precedenti, Le avventure di Taddeo l’esploratore e Taddeo l’esploratore e il re Mida, questo terzo capitolo dimostra di avere una compiutezza maggiore, soprattutto per quanto riguarda la fase di scrittura. È come se, osservando le esperienze passate e la direzione sempre più profonda che sta prendendo l’animazione, ci sia stato l’intento di alzare il livello, soprattutto per quanto riguarda l’interazione tra i personaggi e l’intrattenimento. Un risultato che si concretizza in modo particolare nell’inserimento di gag ben gestite per quanto riguarda le tempistiche e la ripetizione all’interno della pellicola.

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Al di la di questo, però, l’elemento che riesce a fare la differenza in Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo è l’utilizzo di un’ironia costante ma non trasbordante, in grado di alleggerire e rendere l’insieme sicuramente più godibile e meno prevedibile. In questo modo, dunque, nonostante un intreccio dalla struttura fin troppo classica, il film si pone come una visione gradevole anche per un pubblico di accompagnatori decisamente più adulti. Oltre a questo, poi, l’umorismo rappresenta anche una scelta scaltra per cercare di coprire o eludere i punti deboli da cui questa animazione è caratterizzata fin dalla sua nascita. Primo tra tutti una realizzazione estetica forse troppo semplicistica e bidimensionale, soprattutto se paragonata ai prodotti targati Disney, Pixar e DreamWorks.

I personaggi di spalla

Taddeo l'esploratore e la tavola di smeraldo, un'avventurosa scena
Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo, un’avventurosa scena del film

Ma in che modo l’umorismo è stato inserito e gestito all’interno di questa nuova avventura? La responsabilità di dare voce all’ironia è stata attribuita interamente ai personaggi di spalla. In modo particolare il merito va a Mummia cui, completamente affascinato dal mondo dei social e degli influencer, si affianca una nuova presenza che promette di essere narrativamente interessante per il futuro. Si tratta di Ra-Amon-Ah, una mummia egizia piuttosto capricciosa e impositiva. I suoi natali sembrano essere nobili eppure la storia si è completamente dimenticata di lei. Taddeo e il suo team strampalato la scoprono in un luogo segreto nei meandri del Louvre, e da quel momento diventerà parte stessa della spedizione.

Un incontro fortunato, visto che il suo personaggio in in Taddeo l’esploratore e la tavola di smeraldo è proprio dotato di un’ironia graffiante e apparentemente indifferente che, insieme alla vitalità incontenibile di Mummia, rappresenta una strana coppia in arrivo direttamente dal passato. Così, mentre Taddeo impegna le sue energie nella ricerca di un nuovo tesoro per l’archeologia, le due creature danno vita a un rapporto di botta e risposta continuo, una sorta di amore/odio dove gli egizi sembrano avere la meglio sulle civiltà precolombiane, soprattutto se possono godere di un tocco alla Tim Burton, dal punto di vista estetico.

Taddeo l'esploratore e la tavola di smeraldo, la locandina italiana

Scheda

Titolo originale: Tad the Lost Explorer and the Emerald Tablet
Regia: Enrique Gato
Paese/anno: Spagna / 2022
Durata: 90’
Genere: Commedia, Avventura, Animazione
Cast: Tito Valverde, Alexandra Jiménez, Anuska Alborg, Ben Cura, Berta Cortés, Cecilia Suárez, Gloria González, José Corbacho, Luis Posada, Manuel Burque, Marcel Navarro, Michelle Jenner, Pablo Gómez, Roser Aldabó, Óscar Barberán
Sceneggiatura: Manuel Burque, Josep Gatell
Montaggio: Alexander Adams
Musiche: Zacarías M. de la Riva
Produttore: Nicolás Matji, Edmon Roch, Ghislain Barrois, Marc Sabé, Jorge Tuca, Javier Ugarte, Álvaro Augustin, Mar Ilundain
Casa di Produzione: Lightbox Animation Studios, Ikiru Films, Telecinco Cinema
Distribuzione: Paramount Pictures Italia

Data di uscita: 22/09/2022

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Fin da bambina, ho sempre desiderato raccontare storie. Ed eccomi qui, dopo un po’ di tempo, a fare proprio quello che desideravo, narrando o reinterpretando il mondo immaginato da altri. Da quando ho iniziato a occuparmi di giornalismo, ho capito che la lieve profondità del cinema era il mio luogo naturale. E non poteva essere altrimenti, visto che, grazie a mia madre, sono cresciuta a pane, musical, suspense di Hitchcock, animazioni Disney e le galassie lontane lontane di Star Wars; e un ruolo importante l’ha avuto anche il romanticismo di Truffaut. Nel tempo sono diventata giornalista pubblicista; da Radio Incontro e il giornale locale La voce di Roma, passando per altri magazine cinematografici come Movieplayer e il blog al femminile Smackonline, ho capito che ciò che conta è avere una struggente passione per questo lavoro. D’altronde, viste le difficoltà e le frustrazioni che spesso s’incontrano, serve un grande amore per continuare.

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