M3GAN

M3GAN

Che la composta e impeccabile bambola M3gan possa rivelarsi ben diversa da quanto inizialmente sperato è qualcosa che, ovviamente, già immaginiamo fin dall’inizio. E fin qui tutto bene. Il problema principale di questo lungometraggio diretto da Gerard Johnstone, e scritto e prodotto da James Wan, è tuttavia proprio il fatto che la storia proceda in tutto e per tutto esattamente come ci si aspetta. Nulla di più, nulla di meno.

Giocattoli "innovativi"

Pubblicità

Le bambole, si sa, hanno sempre esercitato una certa attrattiva nei confronti di cineasti di tutto il mondo. Soprattutto quando si tratta di realizzare un gustoso horror. Basti pensare, giusto per fare qualche esempio, all’ormai cult La bambola assassina (Tom Holland, 1988), che a sua volta ha dato il via a una fortunatissima saga, la quale, dopo una serie di (non sempre) riusciti lungometraggi, attualmente vede un suo proseguimento nella serie Chucky, iniziata nel 2021. E se, al contempo, anche la saga di Annabelle ha a suo modo lasciato il segno, l’arrivo in sala di M3gan, diretto dal giovane Gerard Johnstone e scritto e prodotto da James Wan, potrebbe incuriosire non pochi appassionati del genere. Sarà vera gloria? Andiamo per gradi.

Una nuova “amica”?

M3gan Violet McGraw e la sua nuova amica in una scena
M3gan Violet McGraw e la sua nuova amica in una scena del film

M3gan, dunque, è una bambola dall’espressione angelica. Talmente angelica da risultare immediatamente piuttosto inquietante. Tale giocattolo è stato creato dall’inventrice Gemma (impersonata da Allison Williams), con lo scopo di diventare a tutti gli effetti la migliore amica dei bambini, in grado di imparare dagli stimoli provenienti dall’esterno e associata, di volta in volta, al bambino a cui viene regalata. A fare da “cavia” per vedere fino a che punto M3gan possa aiutare i bambini nel loro percorso di crescita, la nipotina di Gemma, Cady (Violet McGraw), da poco rimasta orfana in seguito a un incidente stradale e che, appunto, ora vive da sua zia.

Fare la differenza

M3gan, un'inquietante immagine della bambola
M3gan, un’inquietante immagine della bambola protagonista

Che la composta e impeccabile M3gan possa rivelarsi ben diversa da quanto inizialmente sperato è qualcosa che, ovviamente, già immaginiamo fin dall’inizio. E fin qui tutto bene. Il problema principale di questo ultimo lungometraggio di Johnstone, tuttavia, è proprio il fatto che la storia proceda in tutto e per tutto esattamente come ci si aspetta. Nulla di più, nulla di meno. Ma se, in passato, tale formula si è rivelata alquanto fortunata, dopo innumerevoli lungometraggi e serie televisive dello stesso stampo, si necessiterebbe indubbiamente di qualcosa in grado di “lasciare il segno”, in grado di distinguersi dalla miriade di lungometraggi incentrati sul tema grazie a trovate innovative o, comunque, a una ben marcata personalità. Questo, però, purtroppo non è il caso del nostro M3gan. Nonostante le iniziali aspettative. E nonostante il fatto che da James Wan ci si aspetti sempre molto.

In un mondo “tecnologico”

M3gan, Allison Williams, Jen Van Epps e Brian Jordan Alvarez in una scena
M3gan, Allison Williams, Jen Van Epps e Brian Jordan Alvarez in una scena del film

Questo lungometraggio di Gerard Johnstone indubbiamente si lascia guardare. Eppure, fatta eccezione per gustosi combattimenti tra umani e robot, manca sempre quella gradita (e dovuta) tensione atta a caratterizzare pellicole del genere. Ciò che il regista ha principalmente tentato di fare, al contrario, è aprire un ben più complesso discorso riguardante l’educazione dei bambini e come le tecnologie tendano a occupare un posto sempre più importante nelle vite di ognuno di noi. Scelta interessante, senza ombra di dubbio. Eppure, come già affermato, da un film del genere ci si aspetta molto di più.

Pubblicità

Risate involontarie

M3gan, una violenta scena
M3gan, una violenta scena del film

Ammirevole, senza ombra di dubbio, la resa finale della bambola per quanto riguarda trucchi ed effetti speciali. Eppure, capita spesso durante la visione del presente M3gan che, nel momento in cui vediamo l’inquietante giocattolo “perdere il controllo”, possa scappare qualche involontaria risata. Sarà per l’eccessiva prevedibilità del prodotto in sé, sarà per un andamento narrativo che necessita di non poco tempo per “decollare”, ma questo lungometraggio di Gerard Johnstone proprio non convince. Eppure, nonostante i numerosi, ingombranti “predecessori”, di film memorabili che parlano di giocattoli assassini realizzati negli ultimi anni ce n’è eccome. Basti pensare anche soltanto all’esilarante (e sanguinolento) Benny Loves You (Karl Holt, 2019). Ma questa, ovviamente, è un’altra storia.

M3gan, la locandina italiana

Scheda

Titolo originale: M3GAN
Regia: Gerard Johnstone
Paese/anno: Stati Uniti / 2022
Durata: 102’
Genere: Horror, Fantascienza, Thriller
Cast: Ronny Chieng, Violet McGraw, Allison Williams, Jen Van Epps, Amie Donald, Arlo Green, Brian Jordan Alvarez, Jack Cassidy, Jenna Davis, Kira Josephson, Lori Dungey, Michael Saccente, Natasha Kojic, Stephane Garneau-Monten
Sceneggiatura: Akela Cooper
Fotografia: Peter McCaffrey, Simon Raby
Montaggio: Jeff McEvoy
Musiche: Anthony Willis
Produttore: James Wan, Michael Clear, Couper Samuelson, Jason Blum
Casa di Produzione: Atomic Monster, Blumhouse Productions, Divide/Conquer
Distribuzione: Universal Pictures

Data di uscita: 04/01/2023

Trailer

Dagli stessi registi o sceneggiatori

Pubblicità
Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.