ASTERIX & OBELIX – IL REGNO DI MEZZO

ASTERIX & OBELIX – IL REGNO DI MEZZO

Con Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, la saga ispirata ai fumetti di René di Goscinny e Albert Uderzo si sposta nella lontana Cina, allontanandosi dalle storie originali e facendo a meno della storica presenza di Gérard Depardieu; le pur presenti novità, tuttavia, non suppliscono alla stanchezza della formula, accentuando anzi la grana grossa dell’operazione.

Di Galli, Cesari e Dragoni

Pubblicità

Gallia, 50 a.C. Nell’Armorica, l’unica parte del territorio gallico che non è stata ancora assoggettata al dominio romano, i due guerrieri Asterix e Obelix ricevono la visita del mercante fenicio Graindemaïs, che insieme alla guerriera Tat Han accompagna la principessa Fu Yi; questa è riuscita a fuggire dalla prigionia del principe traditore Deng Tsin Quin, che ha usurpato il trono imperiale della Cina e tiene ancora prigioniera sua madre. La principessa si rivolge così ai due guerrieri galli, che sa possedere poteri sovrumani, nella speranza di liberare la sua famiglia e riconquistare il suo trono; quello che però Fu Yi non immagina è che Deng ha nel frattempo stretto un patto coi romani di Giulio Cesare, desideroso di nuove conquiste e ansioso di riconquistare la sua amata Cleopatra. I due indomiti guerrieri galli si preparano così a confrontarsi di nuovo coi nemici di sempre, stavolta nel lontano paese del dragone…

Nuovi protagonisti, nuovo teatro

Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, Guillaume Canet, Gilles Lellouche, Julie Chen, Jonathan Cohen in una scena
Asterix & Obelix – Il regno di mezzo, Guillaume Canet, Gilles Lellouche, Julie Chen, Jonathan Cohen in una scena del film

Ancor più del successivo Belle & Sebastien, quello di Asterix e Obelix è stato uno dei più longevi e remunerativi franchise cinematografici prodotti negli ultimi anni in terra francese. Un franchise che, dal 1999 a oggi (ovvero dall’anno di produzione del primo Asterix & Obelix contro Cesare) ha attraversato diverse incarnazioni, mantenendo tuttavia sempre alcuni punti fermi: uno di questi era la stretta derivazione delle sceneggiature dai fumetti originali di René di Goscinny e Albert Uderzo (di cui venivano adattate direttamente le storie); un altro consisteva nella presenza della star Gérard Depardieu nei panni del co-protagonista Obelix, punto di congiunzione ed elemento di riconoscibilità per storie altrimenti indipendenti l’una dall’altra. Ora, questo Asterix & Obelix – Il regno di mezzo fa in questo una sorta di reset della saga, affiancando alla nuova incarnazione del gallo protagonista (qui interpretato dallo stesso regista Guillaume Canet) un Obelix parimenti nuovo, col volto di Gilles Lelouche; parallelamente, la vicenda si allontana dai racconti a fumetti originali, scegliendo come teatro principale dell’azione la lontana Cina, e imbastendo una trama in cui allo “storico” nemico romano si affianca un avversario lontano e ugualmente (poco) malvagio.

Il modello di comicità

Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, Zlatan Ibrahimovic in una sequenza
Asterix & Obelix – Il regno di mezzo, Zlatan Ibrahimovic in una sequenza del film

Se è vero che, già da tempo, la saga dei due guerrieri galli stava mostrando la corda (sia in termini di qualità che in fatto di incassi) è pur vero che le novità apportate in questo Asterix & Obelix – Il regno di mezzo – film giunto oltre dieci anni dopo il precedente episodio – non appaiono particolarmente felici. Guillaume Canet, abituato sia davanti che dietro alla macchina da presa ad atmosfere leggermente più sofisticate – seppur sempre improntate al mainstream – non appare particolarmente a suo agio col registro sopra le righe della saga; ma, ancora di più, il film sembra privilegiare un modello di comicità più grezza e immediata, tutta concentrata sulla singola gag e sui rimandi all’attualità, che taglia quasi del tutto i ponti col suo materiale originale. Quindi, via libera alle battute (un po’ estemporanee e gratuite) su temi come il vegetarianesimo e il femminismo, via libera ai rimandi calcistici – stimolati dalla presenza, nei panni del guerriero romano Caius Antivirus, del calciatore Zlatan Ibrahimovic –, via libera alle strizzate d’occhio a una parte consistente del pubblico – con imperatori capricciosi e vanesi e piccioni viaggiatori che diventano smartphone – e ai filoni cinematografici più in voga (qui il cinema di arti marziali). Il risultato è un pastiche sfilacciato e poco equilibrato, che strappa a più riprese sorrisi ma non diventa mai un racconto cinematografico compiuto, capace di intrattenere nel suo complesso e farsi seguire con continuità.

Intrattenimento medio, resa mediocre

Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, Gilles Lellouche in un momento
Asterix & Obelix – Il regno di mezzo, Gilles Lellouche in un momento del film

Sia ben inteso: non ci si aspettava certo, da un film come Asterix & Obelix – Il regno di mezzo, atmosfere di particolare raffinatezza, o chissà quale profondità di scrittura; tuttavia, le poche suggestioni che la trama offre vengono buttate via quasi tutte in modo grossolano – la determinazione del protagonista a farsi valere senza l’aiuto della pozione magica, la love story accennata tra Obelix e la guerriera cinese, il flashback che mostra il co-protagonista rimanere “contaminato” a vita dalla pozione; a restare in evidenza è soltanto il tema dell’amicizia tra i due protagonisti, che viene sottolineata in modo talmente pedissequo e scontato da risultare quasi subito indigesta. La stessa fusione della saga col cinema di arti marziali – filone a cui, in un passato anche recente, il cinema popolare francese non è stato impermeabile – poteva essere gestita decisamente meglio, magari affidando a qualche personalità proveniente da Hong Kong le coreografie dei combattimenti. Piccoli correttivi che tuttavia avrebbero, probabilmente, fatto una differenza sostanziale nella riuscita di un prodotto di intrattenimento medio come Asterix & Obelix – Il regno di mezzo: così com’è, il film di Guillaume Canet resta l’ennesimo, stanco tassello di una saga che ha già detto tutto ciò che aveva da dire, innestata con “novità” che finiscono paradossalmente per nuocerle.

Asterix & Obelix - Il regno di mezzo, la locandina italiana
Pubblicità

Scheda

Titolo originale: Astérix et Obélix: l'Empire du Milieu
Regia: Guillaume Canet
Paese/anno: Francia / 2023
Durata: 112’
Genere: Commedia, Avventura
Cast: Marion Cotillard, Pierre Richard, Audrey Lamy, Guillaume Canet, Jonathan Cohen, Vincent Cassel, Gilles Lellouche, Jérôme Commandeur, Leanna Chea, Philippe Katerine, Ramzy Bedia, Vincent Desagnat, Bun-hay Mean, Franck Gastambide, Issa Doumbia, José Garcia, Julie Chen, Laura Felpin, Manu Payet, Orelsan, Pham Linh-Dan, Tran Vu Tran, Zlatan Ibrahimovic
Sceneggiatura: Guillaume Canet, Julien Hervé, Philippe Mechelen
Fotografia: André Chemetoff
Montaggio: Simon Jacquet
Musiche: Matthieu Chedid
Produttore: Alain Attal, Yohan Baiada, Xavier Amblard
Casa di Produzione: TF1 Films Production, Les Editions Albert René, Trésor Films, Artémis Productions, Pathé, Gialla Productions, Les Enfants Terribles
Distribuzione: Notorious Pictures

Data di uscita: 02/02/2023

Trailer

Pubblicità
Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.