SHE CAME TO ME

SHE CAME TO ME

Il processo creativo e la crisi di un artista, il disperato bisogno d’amore che porta addirittura a “stalkerare” i malcapitati di turno, ma anche la vocazione religiosa o convenzioni famigliari decisamente “estreme” che altro non fanno che ostacolare sentimenti del tutto genuini, sono indubbiamente interessanti sfide da affrontare, nel momento in cui ci si accinge a scrivere un film. In She Came to Me, tuttavia, nessuno di questi aspetti viene approfondito a dovere, a scapito dei protagonisti stessi, qui raffigurati quasi a mo’ di macchiette e del tutto privi di spessore. Film d'apertura della Berlinale 2023.

Famiglie sull’orlo di una crisi di nervi

Pubblicità

Per aprire questa sua 73a edizione, la Berlinale, come di consueto, ha scelto – all’interno di un programma già di per sé piuttosto ricco e variegato – un lungometraggio frizzante, in grado di coinvolgere pubblico e critica fin dai primi minuti, regalando loro poco meno di due ore di sane e gustose risate. O, meglio, queste erano le intenzioni iniziali. Selezionato, infatti, come film d’apertura del Festival internazionale del cinema di Berlino 2023 e presentato all’interno della sezione Berlinale Special Gala, She Came to Me, l’ultima fatica della regista Rebecca Miller, pur mostrando un’indubbia genuinità d’intenti e storie potenzialmente interessanti, non ha convinto del tutto. Ma andiamo per gradi.

Momenti cruciali

She Came to Me, Peter Dinklage e Anne Hathaway in una sequenza
She Came to Me, Peter Dinklage e Anne Hathaway in una sequenza del film

Ci troviamo, infatti, di fronte a una brillante commedia corale, all’interno della quale vediamo un cast d’eccellenza, che comprende nomi del calibro di Peter Dinklage (principalmente conosciuto dal grande pubblico per aver preso parte alla fortunata serie Il Trono di Spade), Anne Hathaway e Marisa Tomei. Steven (Dinklage), dunque, è un apprezzato compositore che, tuttavia, non riesce a trovare la giusta ispirazione per la sua ultima opera lirica. Potrà mai l’inaspettato incontro con Katrina (Tomei), affascinante capitano di un peschereccio, dargli ciò di cui ha bisogno? Le cose, tuttavia, potrebbero addirittura complicarsi se a tutto ciò aggiungiamo la crisi personale di Patricia (Hathaway), moglie di Steven, nonché stimata psicologa, che improvvisamente sente il bisogno di farsi suora. Al contempo, gli unici due personaggi che sembrano aver mantenuto una certa parvenza di “lucidità” sono Julian (Evan Ellison), figlio adolescente di Patricia, e la sua ragazza Tereza (Harlow Jane), molto innamorati, la cui relazione, tuttavia, viene fortemente ostacolata dal patrigno di Tereza.

Ritmi incalzanti

In She Came to Me, dunque, non si ha mai il tempo di “riprendere fiato”. Gli eventi si susseguono uno dopo l’altro, seguendo un preciso, ben strutturato ritmo narrativo (forti anche di una regia dinamica e complessivamente pulita, se non si tiene conto di improvvisi cambi di formato apparentemente ingiustificati); ma gli stessi eventi, per quanto a volte sorprendenti, finiscono irrimediabilmente per sfociare in soluzioni banali e fortemente prevedibili. Un happy ending è ciò che (inconsciamente o meno) il pubblico vuole. Peccato che i risvolti che il lungometraggio sembra inizialmente prendere portino esattamente dove inizialmente lo spettatore si era precedentemente figurato. Ma questo, purtroppo, non è l’unico problema di questa opera della Miller.

Tanti spunti, poca sostanza

She Came to Me, Peter Dinklage e Anne Hathaway in una scena
She Came to Me, Peter Dinklage e Anne Hathaway in una scena del film

I protagonisti – come in ogni buon film corale che si rispetti – sono tanti. Le tematiche trattate, di conseguenza, anche. E in She Came to Me ci troviamo di fronte a questioni anche abbastanza complesse quanto potenzialmente interessanti. Il processo creativo e la crisi di un artista (come nel caso di Steven), il disperato bisogno d’amore che porta addirittura a “stalkerare” i malcapitati di turno (ciò che è accaduto a Katrina), ma anche la vocazione religiosa o convenzioni famigliari decisamente “estreme” che altro non fanno che ostacolare sentimenti del tutto genuini, sono indubbiamente interessanti sfide da affrontare, nel momento in cui ci si accinge a scrivere un film. In She Came to Me, tuttavia, nessuno di questi aspetti viene approfondito a dovere, a scapito dei protagonisti stessi, qui raffigurati quasi a mo’ di macchiette e del tutto privi di spessore. Peccato. La Berlinale 2023 non ha convinto con questa sua apertura. Ma, si sa, questo è, in realtà, soltanto l’inizio.

Pubblicità

Scheda

Titolo originale: She Came to Me
Regia: Rebecca Miller
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 102’
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Anne Hathaway, Peter Dinklage, Marisa Tomei, Dan Matteucci, Dale Soules, Emelia Camille Harewood, Joanna Kulig, Samuel H. Levine, Aalok Mehta, Benjamin Freedman, Brian d'Arcy James, Bryan Terrell Clark, Chris Gethard, Evan Ellison, Francine Berman, George Aloi, Greer Grimsley, Harlow Jane, Heather Lee, Isabel Leonard, Jen Ponton, Matt Berman, Tommy Buck
Sceneggiatura: Rebecca Miller
Fotografia: Sam Levy
Montaggio: Sabine Hoffman
Musiche: Bryce Dessner
Produttore: Rebecca Miller, Damon Cardasis, Anne Hathaway, Cindy Tolan, Pamela Koffler, Christine Vachon, Ged Dickersin
Casa di Produzione: Killer Films, Somewhere Pictures, Round Films

Pubblicità
Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.