THE MANDALORIAN 3X06

THE MANDALORIAN 3X06

Una puntata gustosa per varie ragioni, la ventiduesima di The Mandalorian: tra queste, le guest di due icone dei geek come Christopher Lloyd e Jack Black. Su Disney+.

Star Wars, una detective story

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Un episodio semplice e gradevole, il 22o capitolo di The Mandalorian. Guns for Hire è la sesta puntata della terza stagione dello spinoff western di Star Wars, un bell’episodio bilanciato dal punto di vista del divertimento e dell’azione con qualche sorpresa piacevole e un paio di problemi strutturali che orma la serie si trascina sin dall’inizio di questa annata, come sempre prodotta da Jon Favreau e Dave Filoni. La puntata è ambientata su Plazir-15, pianeta governato dall’ultima discendente della famiglia reale locale, la Duchessa, e dal suo consorte, il Capitano Bombardier. Quest’ultimo è un ex ufficiale dell’Impero “riformato” dal sistema di riabilitazione operato con inquietante puntualità dalla Repubblica. Ora, Bombardier e la sua amata sono i benevoli governanti di un paradisiaco mondo, aperto e democratico, dove tutti sembrano felici e appagati. A metà tra i pianeti sospettosamente idilliaci mostrati nella Star Trek classica e le cittadine cyberpunk alla Blade Runner, Plazir è un luogo dove nessun “organico” lavora: tutte le mansioni sono affidate a droidi per permettere agli umani del pianeta di ciondolare tutto il giorno e coltivare le proprie passioni personali.

Io, robot

The Mandalorian 3, una sequenza del sesto episodio
The Mandalorian 3, una sequenza del sesto episodio della serie

Djarin, Grogu e Bo-Katan si recano sul pianeta per compiere la “missione della settimana”: questa volta devono adempiere alla richiesta dell’Armaiola di riunire quanti più mandaloriani dispersi nella galassia per lottare in nome di Mandalore. Questo anche se le differenze di Credo e abitudini di questo particolare popolo sono profondamente profonde e contrastanti. Per prima cosa, Bo-katan mira a riprendersi la sua flotta, che l’aveva abbandonata quando la proprietà della dark saber era passata a Djarin. La flotta è ora sotto il controllo di Axe Woves (Simon Kassianides) che, accantonati i piani di riconquista di Mandalore, ha ripreso a fare ciò che i suoi simili fanno: i mercenari. Dopo aver riconsegnato il figlio del viceré di Mon Calamari al genitore – il giovanotto era scappato con la capitana di un’astronave di cui è follemente innamorato – Axe e i suoi sono tornati su Plazir, dopo formano l’esercito di legionari a servizio della Duchessa. La loro presenza è l’unica alternativa possibile per la monarca, in quanto il marito, ex affiliato imperiale, sebbene riabilitato con successo dal programma di Amnistia, è oggetto di una legge che gli impedisce di avere forze armate proprie. Din e Bo-katan potranno avvicinare i mandaloriani dopo aver aiutato la Duchessa e Bombardier a risolvere una spinosa questione: alcuni droidi militari ricondizionati ogni tanto impazziscono e diventano violenti. La coppia indaga come in una versione puerile e buffa di una detective story fantascientifica, dando vita a siparietti esilaranti in cui si beccano e poi sfruttano le rispettive abilità per sventare l’oscuro complotto celato dietro il malfunzionamento. Nel frattempo, Baby Yoda viene lasciato con la Duchessa, che lo ha conquistato a suon di manicaretti.

Buddy cop movie

The Mandalorian 3, una scena del sesto episodio
The Mandalorian 3, una scena del sesto episodio della serie

Guns for Hire è forse la puntata più puerile dell’anno in fatto di trama – basti pensare alle “regole” che giustificano la necessità di avere un esercito di mercenari, i motivi che sottendono alla ribellione dei droidi, la facilità con cui viene risolta la questione della leadership della principessa mandaloriana. Alcuni elementi sono deliziosi: le scene dei due “detective” che bisticciano, la puntata al bar dei robot (The Resistor), la presenza di Black e Lloyd, l’atmosfera da Star Trek classica alternata con quella da Pecore elettriche. Guns for Hire è quindi un’altra puntata di disarmante semplicità narrativa che offre un grande divertimento ma che reitera due dei fenomeni strutturali più problematici di questa annata: anche in questo caso la trama è infantile e risolta con espedienti narrativi un po’ ridicoli, pure questa volta le svolte fondamentali della trama orizzontale sono relegate alle ultime battute, tra finale ed epilogo. Il resto invece, funziona bene: la regia di Bryce Dallas Howard è anonima ma funzionale e gradevole nella sua linearità; le partecipazioni in qualità di guest di due veri idoli dei geek come Jack Black e soprattutto Christopher “Doc” Lloyd sono gustose e l’impianto da detective story è accattivante, quasi quanto le dinamiche da buddy cop movie intraprese da Din Djarin e Bo-Katan Kryze, improbabili poliziotti/investigatori dai metodi complementari che dimostrano una buona alchimia. Bene così, se dal prossimo episodio si cambia musica.

The Mandalorian 3, la locandina della serie Disney+

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Giornalista pubblicista, persona per niente seria. Fissata con gli anni ’80, la fantascienza e l’horror, i film di arti marziali e le serie coreane, i cartoni animati e i manga. E altre cose, ma non ne scrivo.

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