PICCOLI BRIVIDI

PICCOLI BRIVIDI

Le prime cinque puntate di Piccoli brividi, disponibili da venerdì 13 ottobre su Disney+, si rivelano una visione complessivamente piacevole, confermando le caratteristiche del “marchio” della saga tratta dai romanzi di R.L. Stine: un horror soft dedicato principalmente ai giovanissimi, animato da un ritmo vivace e da qualche twist narrativo, con uno sguardo particolare sul mondo adolescenziale e sui suoi piccoli e grandi misteri.

I cinque di casa Biddle

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La “stagione di Halloween”, se così si può chiamare, è ufficialmente cominciata. L’annuncio, da parte di Disney+, di una programmazione speciale a tema per il mese di ottobre comprendeva tra i piatti forti questo nuovo adattamento di Piccoli brividi, storica e fortunatissima saga letteraria horror per ragazzi firmata da R.L. Stine. Un franchise, quello di Goosebumps – questo il titolo originale – che nella sua componente letteraria si è prolungato in realtà dai primi anni ‘90 fino a oggi (la più recente serie spin-off ha visto i suoi ultimi episodi in ordine di tempo uscire nel 2023) generando, oltre a un vastissimo successo in termini di lettori, un’ampia pletora di opere derivate, comprendente fumetti, videogiochi, e ovviamente serie televisive e film. Sia il piccolo che il grande schermo, di fatto, hanno già ospitato in passato degli adattamenti del concept creato da Stine: il primo lo ha fatto con la serie omonima del 1995, andata in onda per quattro stagioni e 74 episodi, mentre il secondo, più di recente, ci ha offerto i due film Piccoli brividi e Piccoli brividi 2 – I fantasmi di Halloween, datati rispettivamente 2015 e 2018. Ed è stato ora proprio quel Rob Letterman che diresse il primo film – in realtà un gustoso esperimento meta-testuale in cui appariva il personaggio dello stesso Stine, col volto di un irresistibile Jack Black – a creare insieme a Nicholas Stoller questo nuovo adattamento seriale, di cui abbiamo potuto vedere i primi cinque episodi: un adattamento a sua volta teso a catturare lo spirito dei romanzi originali piuttosto che rifarsi, nella storia, direttamente a essi.

L’inquieto Harold

Piccoli brividi, Zack Morris in una scena della serie
Piccoli brividi, Zack Morris in una scena della serie

Ambientato nella cittadina di Port Lawrence, il plot segue le vicende di cinque adolescenti, tutti alle prese con strani avvenimenti dopo l’arrivo in città e nel loro liceo di un nuovo insegnante, il professor Bratt, stabilitosi nella vecchia casa abbandonata dei Biddle. Qui, trent’anni prima, avvenne un tragico incidente che ebbe per vittima l’adolescente Harold Biddle, solitario studente del liceo cittadino. Quando i cinque ragazzi, durante la notte di Halloween, partecipano a una festa organizzata clandestinamente nella nuova casa dell’insegnante, prima che questi vi si stabilisca, cominciano a essere perseguitati da strani eventi. Sembra che l’inquieto fantasma di Harold, in particolare attraverso alcuni oggetti che i ragazzi hanno trovato nella casa, voglia esercitare un influsso maligno su di loro; Harold pare conoscere le debolezze di ognuno dei cinque ragazzi, e volerle sfruttare per far loro del male. Mentre la situazione, per Isaiah, Isabella, James, Lucas e Margot si fa sempre più intricata e pericolosa, appare sempre più chiaro che i loro genitori in realtà siano a conoscenza di qualcosa, e che gli strani eventi che stanno accadendo loro abbiano a che fare col passato della cittadina, e forse con un segreto mai rivelato.

Cinque storie, cinque minacce

Piccoli brividi, Miles McKenna in una scena della serie
Piccoli brividi, Miles McKenna in una scena della serie

Non è casuale, la scelta di Disney+ di distribuire tutti in una volta i primi cinque episodi di Piccoli brividi, nella simbolica data di venerdì 13 ottobre (le restanti cinque puntate saranno distribuite a cadenza settimanale): ogni episodio, infatti, illumina la vicenda personale di uno dei cinque protagonisti, narrando a ritroso la sua storia a partire dall’evento centrale della festa a casa Biddle. Veniamo così a conoscenza della storia del popolare quarterback della scuola Isaiah, sulla cui carriera nel football i genitori contano per poter venire a capo dei problemi economici che affliggono la famiglia; della solitaria Isabella, priva di amici, dedita al trolling dei suoi compagni con un profilo social falso, poco ascoltata da una madre lontana e incline a esagerare con l’alcol; di James, tra i pochi ragazzi gay della scuola, insicuro e col disperato bisogno di piacere agli altri; di Lucas, problematico e dal fare folle e spericolato, abituato a vivere nel ricordo del padre, che idolatra e con cui continuamente si confronta; e di Margot, razionale e posata figlia del dirigente scolastico locale, la cui madre se n’è da tempo andata fuori città, e forse non tornerà. Cinque personaggi che lo script si prende tutto il tempo per descrivere, delineandone un background che da subito si intuisce legato a doppio filo a quello dei rispettivi genitori. La trama orizzontale di Piccoli brividi, in effetti, interagisce fin da subito con un marcato elemento di trama “verticale” (mettiamo volutamente le virgolette, visto che i segmenti sono in realtà fortemente interdipendenti) atta a descrivere i singoli personaggi, integrando le loro caratteristiche con gli eventi sovrannaturali di cui sono di volta in volta spettatori e/o vittime.

Piccoli, ma pur sempre brividi

Piccoli brividi, Ana Yi Puig in una scena della serie
Piccoli brividi, Ana Yi Puig in una scena della serie

Nel loro sviluppo, questi primi cinque episodi di Piccoli brividi tengono fede alle caratteristiche del marchio storico della saga, proponendo un horror volutamente soft, in cui agli schizzi di sangue si sostituiscono quelli di una curiosa poltiglia che odora di marmellata (evitiamo di spoilerare andando più nel dettaglio) in cui gli oggetti maledetti non rischiano (quasi) mai di fare davvero male ai protagonisti, e in cui la sequenza potenzialmente più grafica – quella del prologo ambientato a casa Biddle – lascia gran parte degli eventi volutamente (e, forse, in modo narrativamente anche giustificato) fuori campo. Ciò non significa che, per il pubblico di giovanissimi a cui la serie di Rob Letterman e Nicholas Stoller è principalmente rivolta, la fruizione non possa risultare piacevole, o che un adulto appassionato del genere non possa a sua volta divertirsi con le citazioni che di volta in volta le cinque puntate propongono (si va da Hellraiser agli anelli temporali di Auguri per la tua morte, da Phenomena all’apparato concettuale della saga di Nightmare).

Si perdona alla sceneggiatura qualche incertezza nella descrizione del mondo adulto (alcuni inserti soap-operistici appaiono un po’ forzati, mentre leggermente frettoloso risulta, in particolare, il subplot con protagonista la madre di Lucas); lo sviluppo del racconto, nei suoi elementi di base e nelle caratteristiche dell’evento che ha innescato il tutto, resta certo un po’ prevedibile, ma lo script tiene intelligentemente occultati alcuni elementi, lasciando presagire qualche limitata sorpresa nella seconda metà della serie. Dovendo scegliere, tra queste prime cinque puntate, accorderemmo la nostra preferenza alla terza, quella che vede James alle prese con un anello temporale e con un suo sviluppo del tutto inaspettato; ma, più in generale, la regia di questi cinque segmenti risulta abbastanza vigorosa, sfruttando al meglio l’ambientazione e il topos della piccola comunità isolata per creare qualche limitato brivido. In fondo, non si chiedeva molto più di questo, alla serie di Letterman e Stoller, in attesa che il suo prosieguo ci sveli tutti i tratti di quel “mistero” che in fondo, un po’, ha incuriosito anche noi.

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Locandina

Piccoli brividi, la locandina italiana della serie Disney+

Gallery

Scheda

Titolo originale: Goosebumps
Creata da: Rob Letterman, Nicholas Stoller
Regia: Steve Boyum, Rob Letterman
Paese/anno: Stati Uniti, Canada / 2023
Genere: Commedia, Fantastico
Cast: Justin Long, Rob Huebel, William Chris Sumpter, Aiden Howard, Alex Felix, Ana Yi Puig, Ben Cockell, Chloe McRae, Gillian Vigman, Isa Briones, Miles McKenna, Natalie Moon, Rachael Harris, Samantha Blaire Cutler, Sophia Carriere, Taylar Hender, Tyson Dornn, Will Price, Zack Morris
Sceneggiatura: Courtney Perdue, Franklin jin Rho, Nick Mueller, Mariko Tamaki, Nick Adams, Rob Letterman, Hilary Winston, James Eagan, Noah Findling, Nicholas Stoller, Baindu Saidu
Fotografia: Stephen McNutt, Thomas Yatsko
Montaggio: Christopher S. Capp, Tuan Quoc Le, Darren C. Bui
Musiche: The Newton Brothers
Produttore: Troy Defour, Brian Moraga, Justis Greene
Casa di Produzione: Sony Pictures Television, Stoller Global Solutions, Mofo Films, Factory Underground, Original Film, Sony Pictures Television Studios, Sony Pictures Animation, Scholastic Entertainment
Distribuzione: Disney+

Data di uscita: 13/10/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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