GIGOLÒ PER CASO

GIGOLÒ PER CASO

Diretta da Eros Puglielli, Gigolò per caso è una commedia “frizzante” e innocua che incrocia le tematiche del sesso, dei rapporti tra i generi e di quelli tra le generazioni. Il cast della serie, capitanato da Pietro Sermonti e Christian De Sica, funziona abbastanza bene, il ritmo comico c’è, ma il tutto è piuttosto (prevedibilmente) evanescente. Dal 21 dicembre su Prime Video.

Gigolò for dummies

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Curiosamente, negli ultimi anni, il regista Eros Puglielli sembra aver acquisito una fascinazione particolare per la figura del gigolò. Proprio su questa tipologia di personaggio (e sull’ironico rovesciamento delle fattezze fisiche che le vengono tradizionalmente associate) era infatti basata la sua commedia del 2022 Gli idoli delle donne – co-diretta e interpretata dal duo Lillo & Greg; e intorno alla stessa figura – declinata in chiave analogamente comica – si muove la trama di questa Gigolò per caso, miniserie di sei episodi targata Amazon, che farà il suo debutto su Prime Video il 21 dicembre. Una collocazione pre-natalizia per un prodotto che promette di “scaldare questo Natale”, come recita il claim sulla locandina, in termini di un modello di humour almeno in parte più “scorretto” (virgolette d’obbligo) rispetto ai tradizionali prodotti festivi per famiglie. La trama muove intorno al personaggio di Alfonso (Pietro Sermonti), impiegato in un negozio di orologi antichi da tempo in crisi con sua moglie (Ambra Angiolini); l’uomo, segnato da un rapporto conflittuale con suo padre Giacomo (Christian De Sica) scopre in modo rocambolesco che il genitore non si è guadagnato da vivere come antiquario, come finora Giacomo aveva sempre creduto, ma attraverso l’attività di gigolò. Messo temporaneamente fuori gioco da un malore, Giacomo fa a suo figlio una “proposta indecente”: quella di sostituirlo con le sue clienti, tutte stagionate e piuttosto facoltose, dividendo i guadagni. Alfonso, finito nel frattempo nel mirino di alcuni malavitosi a causa dei loschi giri del suo capo, finisce per accettare la proposta, scoprendo una parte di sé di cui non sospettava l’esistenza.

Scontro di gener(azion)i

Gigolò per caso, Asia Argento, Pietro Sermonti e Ambra Angiolini in un momento della serie
Gigolò per caso, Asia Argento, Pietro Sermonti e Ambra Angiolini in un momento della serie

Dopo un passato nel thriller e nel fantastico – generi nell’ambito dei quali si era conquistato un’ottima fama di regista di culto – Eros Puglielli sembra essersi accomodato ormai da qualche anno nei territori della commedia per il grande pubblico, cinematografica e televisiva, spesso coadiuvato dagli abituali sodali Lillo & Greg (il secondo presente anche qui in un ruolo da comprimario). Con un cast composto da una schiera di star di ieri e di oggi – ai già citati Sermonti, De Sica e Angiolini si aggiunge Asia Argento nel ruolo di un’ambigua terapeuta di coppia, insieme a nomi come Frank Matano, Antonio Bannò, Marco Messeri, Sandra Milo e Stefania Sandrelli – Gigolò per caso vuole proporre un’ulteriore, divertita rivisitazione del tema della “guerra dei sessi”, e delle tensioni a essa tradizionalmente associate; una visione che gioca in chiave ironica con alcuni stereotipi – tanto quelli legati alla mascolinità, quanto quelli associati a un femminismo solo teorico – e aggiunge al moderno discorso sul genere quello ricorrente legato al conflitto generazionale, tutto incarnato nel confronto tra i personaggi di Sermonti e De Sica. Due tematiche che si intersecano nel personaggio di Giacomo, padre fatuo quanto a suo modo amorevole, donnaiolo impenitente con un passato forse più complesso di quanto si possa immaginare, a cui il Christian nazionale regala una caratterizzazione inevitabilmente nel segno della nostalgia: i personaggi di De Sica, negli ultimi anni, sembrano ormai somigliarsi un po’ tutti, memori da un lato del Conte Max di paterna memoria, dall’altro di un atteggiamento da nobile decaduto che invero calza molto bene ai soggetti di volta in volta interpretati. Proprio nei duetti e nelle gag padre/figlio, anche grazie al buon affiatamento dimostrato con lo spaesato Sermonti, si ritrovano alcuni dei momenti più divertenti ed efficaci di questa commedia.

Fiction da piattaforma

Gigolò per caso, Frank Matano e Christian De Sica in una scena della serie
Gigolò per caso, Frank Matano e Christian De Sica in una scena della serie

Nonostante il tema, e il citato claim sul poster, Gigolò per caso resta ben al di qua delle tentazioni “cinepanettonistiche” che di volta in volta risorgono nei progetti interpretati dai protagonisti storici del filone, spesso proposti in prossimità delle feste. Sia sceneggiatori che regista restano ben attenti a dosare la componente più potenzialmente pruriginosa della storia (il sesso, perlopiù, resta fuori campo, o addirittura immaginato) mentre i dialoghi fanno scaturire l’humour dallo studiato (mal) assortimento dei personaggi, più che da doppi sensi o battute esplicite. Puglielli infila nel contenitore un po’ di memoria cinefila (l’immancabile citazione da Shining, con Asia Argento e Ambra Angiolini a interpretare due versioni cresciute delle gemelline kubrickiane; una divertita ricostruzione di un poliziottesco “reinterpretato” da Sermonti e Stefania Sandrelli) affidandosi soprattutto alla tenuta del ritmo comico e a un cast generalmente ben amalgamato. L’humour a tratti sbanda diventando eccessivamente surreale e sopra le righe (si veda la reazione di Alfonso alla scoperta del tradimento da parte di sua moglie) mentre la giocosità del tutto, in alcuni passaggi, fa perdere un po’ di vista la credibilità che anche una commedia, generalmente, deve mantenere (l’esile sottotrama “noir” della storia). Le velleità da commedia di costume restano generalmente solo enunciate, in un prodotto come Gigolò per caso, che infila anche qualche riferimento culinario (la rinomata chef vegana) e giornalistico (la podcaster di successo) più per rimpinguare il mood contemporaneo della serie che per reali necessità narrative. La miniserie diretta da Puglielli resta così un prodotto che dà al suo pubblico esattamente quello che promette, configurandosi come un intrattenimento comico garbato e frizzante quanto basta, che tuttavia non si segnala per arguzia o capacità di innovare in qualche modo il filone della commedia destinata alle piattaforme. Un filone che negli ultimi anni ha iniziato a somigliare sempre più (per confezione e modalità narrative) a quello della fiction televisiva propriamente detta. Una sovrapposizione su cui prima o poi bisognerà fare una riflessione.

Locandina

Gigolò per caso, la locandina della serie TV Prime Video
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Gallery

Scheda

Titolo originale: Gigolò per caso
Creata da: Daniela Delle Foglie, Tommaso Renzoni
Regia: Eros Puglielli
Paese/anno: Italia / 2023
Genere: Commedia
Cast: Christian De Sica, Isabella Ferrari, Ambra Angiolini, Pietro Sermonti, Asia Argento, Stefania Sandrelli, Antonio Bannò, Claudio Gregori, Francesco Bruni, Giorgia Arena, Marco Messeri, Virginia Raffaele, Gloria Guida, Frank Matano, Sandra Milo
Sceneggiatura: Tommaso Renzoni, Daniela Delle Foglie
Fotografia: Emanuele Pasquet
Montaggio: Angelo Santini, Roberto Di Tanna
Musiche: Francesco Cerasi
Produttore: Mattia Guerra, Stefano Massenzi, Andrea Occhipinti
Casa di Produzione: Amazon Studios, Lucky Red
Distribuzione: Amazon Prime Video

Data di uscita: 21/12/2023

Trailer

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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