THE PALACE

THE PALACE

Dietro la realizzazione di The Palace, oltre a Roman Polanski, c’è anche il nome di Jerzy Skolimowski, co-autore della sceneggiatura, il quale, insieme al regista, ha contribuito a conferire al tutto un’ironia a tratti gradevolmente “cattiva”. Un’ironia che non ha paura di calcare la mano e che, giocando con cliché vari ed eventuali dà vita a un lungometraggio sì imperfetto, ma anche indubbiamente gradevole ed esilarante. Fuori concorso all’80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.

In attesa del Millennium Bug

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Un hotel lussuoso nel cuore delle Alpi svizzere. Il Millennium Bug. Preparativi per la festa di Capodanno 2000 e tante, tantissime disavventure. Con The Palace – presentato in anteprima mondiale fuori concorso in occasione dell’80a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia – Roman Polanski ci ha raccontato in modo sarcastico, esilarante, ma anche incredibilmente spietato, un mondo fatti di milionari, ma anche di lavoratori che ogni giorno corrono qua e là al fine di soddisfare le esigenze dei propri clienti. The Palace, dunque, è un carosello di personaggi caricaturali e di soluzioni al limite del paradossale. Si riuscirà mai ad arrivare “indenni” nel nuovo millennio?

Avventure & disavventure

The Palace, Oliver Masucci in un momento del film di Roman Polanski
The Palace, Oliver Masucci in un momento del film di Roman Polanski

A capo del suddetto hotel troviamo il suo zelante direttore (un Oliver Masucci impeccabile e sempre sul pezzo) il quale, insieme al suo esercito di fedelissimi, in attesa del fatidico Capodanno, si trova ad affrontare le situazioni più impensabili: dalla crisi di una signora di mezza età per il fatto che il suo cagnolino continua a fare i bisogni o per terra o sul suo stesso letto, alla presenza di un pinguino, ordinato da un milionario ultranovantenne per fare un regalo di anniversario alla sua giovane moglie, fino all’arrivo di una famiglia ceca di umili origini, in cerca di un facoltoso ospite dai capelli biondissimi e dall’abbronzatura artificiale. Nel frattempo, Boris Eltsin annuncia in televisione le proprie dimissioni, mentre Vladimir Putin – incaricato di governare momentaneamente la Russia – dichiara che verrà portata avanti una politica incentrata sulla tolleranza e sulla libertà individuale.

Anche l’Italia ha detto la sua

The Palace, Oliver Masucci in una sequenza del film di Roman Polanski
The Palace, Oliver Masucci in una sequenza del film di Roman Polanski

Prodotto in parte dall’Italia (e, nello specifico, da Rai Cinema e dalla Eliseo Entertainment di Luca Barbareschi), The Palace ricorda, a detta di molti, quasi il cinema dei fratelli Vanzina. Dei fratelli Vanzina degli anni d’oro, però. Quelli di Vacanze di Natale, in cui, nel mostrare in maniera comico/grottesca vizi e difetti degli italiani provenienti dalle più disparate regioni del nostro Bel Paese, hanno per primi dato il via al filone dei cinepanettoni. Ora, quando c’è Rai Cinema a mettere le mani su un prodotto, si sa che la tendenza a percorrere “strade sicure” (almeno per quanto riguarda il cinema nostrano di grande distribuzione) è più forte che mai. Questo è ormai un dato di fatto.

Spietatamente sinceri

The Palace, Mickey Rourke in una scena del film di Roman Polanski
The Palace, Mickey Rourke in una scena del film di Roman Polanski

Eppure, dobbiamo anche dire che dietro la realizzazione di The Palace, oltre allo stesso Polanski, c’è anche il nome di Jerzy Skolimowski, co-autore della sceneggiatura, il quale insieme al regista ha contribuito a conferire al tutto un’ironia, se vogliamo, ancora più “cattiva”; un’ironia che non ha paura di calcare la mano e che, giocando con cliché vari ed eventuali (gli stessi ospiti dell’albergo rappresentano, in realtà, un’unica categoria) dà vita a un lungometraggio indubbiamente gradevole ed esilarante, che non vede mai al proprio interno pericolosi cali di ritmo o buchi di sceneggiatura. Un lungometraggio che pecca soltanto di qualche piccola “caduta di stile” buttata qua e là (come, ad esempio, il momento in cui il cagnolino e il pinguino trovano, per così dire, una certa “intesa”).

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Ambienti claustrofobici

The Palace, Oliver Masucci in una scena del film di Roman Polanski
The Palace, Oliver Masucci in una scena del film di Roman Polanski

Poi, naturalmente, il cinema di Polanski – seppur “contaminato” da una molteplicità di approcci e non nella sua massima forma – in The Palace c’è eccome. E lo notiamo subito, già nel momento in cui vediamo che l’intera vicenda si svolge all’interno di un hotel. Un hotel sì lussuoso e dotato di ogni qualsivoglia comfort, ma anche, al contempo, un luogo che può facilmente trasmettere un forte, fortissimo senso di claustrofobia, nel quale passare inosservati è praticamente impossibile. Figuriamoci portare fuori cadaveri, facendo finta di nulla, proprio durante la festa di Capodanno!

Locandina

The Palace, la locandina italiana del film di Roman Polanski

Gallery

Scheda

Titolo originale: The Palace
Regia: Roman Polanski
Paese/anno: Svizzera, Francia, Italia, Polonia / 2023
Durata: 100’
Genere: Commedia, Drammatico
Cast: Fortunato Cerlino, Oliver Masucci, Fanny Ardant, Joaquim de Almeida, Luca Barbareschi, Alexander Petrov, Ilia Volok, John Cleese, Sydne Rome, Anton Pampushnyy, Bronwyn James, Danny Exnar, Danylo Kotov, Ema Mur, Irina Kastrinidis, Luisiana Kornuta Steffen, Michelle Shapa, Mickey Rourke, Milan Peschel, Olga Kent, Seimur Stefania, Strakhova Marina
Sceneggiatura: Jerzy Skolimowski, Roman Polanski, Ewa Piaskowska
Fotografia: Pawel Edelman
Montaggio: Hervé de Luze
Musiche: Alexandre Desplat
Produttore: Wojciech Gostomczyk, Jean-Louis Porchet, Stephane Rigotti, Benoit Rensonnet, Luca Barbareschi, Janusz Hetman, Etienne Dontaine
Casa di Produzione: Rai Cinema, Eliseo Entertainment, CAB Productions, R.P. Productions, Lucky Bob
Distribuzione: 01 Distribution

Data di uscita: 28/09/2023

Trailer

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Dopo la laurea in Lingue Moderne, Letterature e Scienze della Traduzione presso l’Università La Sapienza di Roma, mi sono diplomata in regia e sceneggiatura presso l’Accademia di Cinema e Televisione Griffith di Roma, con un workshop di critica cinematografica presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Dal 2013 scrivo di cinema con il blog Entr’Acte, con il quotidiano Roma e con le testate CineClandestino.it, Mondospettacolo, Cabiria Magazine, e, ovviamente, Asbury Movies. Presidente del Circolo del Cinema "La Carrozza d'Oro", nel 2019 ho fondato la rivista Cinema Austriaco.

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