PRIMA DANZA, POI PENSA – ALLA RICERCA DI BECKETT

PRIMA DANZA, POI PENSA – ALLA RICERCA DI BECKETT

L’ultimo lavoro di James Marsh pone il suo focus nell’immaginario dialogo interiore del protagonista Beckett con sé stesso: al centro di questo Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett, la vicenda umana e il filo che sempre lega l’avventura professionale di un uomo straordinario alle sfide della propria quotidianità. Così Marsh conduce lo spettatore nei meandri dell’anima dello scrittore, tra mentori, amici e amori.

Fight, fight, fight

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James Marsh dopo la sua Teoria del tutto (2014) torna a parlare di un uomo eccezionale: non uno scienziato, stavolta, ma un grande letterato quale è Beckett (interpretato da Gabriel Byrne).
In Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett,il regista compie una scelta precisa nel porre al centro l’uomo prima ancora del letterato, mostrando come sia la tensione verso la vita il primo motore propulsore di una grande carriera.
Dall’infanzia di Beckett assieme al padre e alla madre a Dublino, fino alla vecchiaia inoltrata a Parigi, il filo conduttore sarà la lotta dell’uomo e dello scrittore: non una “lotta” contro qualcuno, bensì la lotta per i propri ideali e le proprie ambizioni.

L’umanesimo

Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett, Fionn O'Shea in un'immagine del film
Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, Fionn O’Shea in un’immagine del film

Così, seguendo il suggerimento del padre gravemente malato, lo scrittore fa della “lotta” il suo mantra nelle situazioni più stringenti e difficili. In questo, il messaggio del regista Marsh è chiaro: che si tratti della fatica nel troncare una relazione o di quella di far fronte nella resistenza francese durante il periodo della seconda guerra mondiale, in primo piano sono le scelte di Beckett, quelle che poi definiranno la struttura e la personalità dello scrittore.

Un’impronta introspettiva: il dialogo interiore

Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett, Fionn O'Shea in un momento del film
Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, Fionn O’Shea in un momento del film

Molti, in Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, potranno giustamente lamentare la presenza di poche citazioni letterarie dell’autore; sicuramente questo lavoro si pone lontano da un intento documentaristico o storico nel senso stretto del termine, e preferisce dare una direzione introspettiva alla biografia narrata. Non è affatto casuale, infatti, che lo strumento privilegiato di questo viaggio sia il dialogo di Beckett con la sua stessa coscienza durante le tappe fondamentali della sua vita: cosa sarebbe un letterato senza la sua coscienza?

La scelta delle tappe salienti qui raccontate riguarda certamente i momenti di “crisi” di Beckett, e i modi in cui ne emerse ogni volta con tenacia e creatività; un quadro che non vuole essere soltanto celebrativo, ma che fa delle contraddizioni dello scrittore la chiave di lettura privilegiata per comprenderlo sia nei momenti di gioia che in quelli di dolore, attraverso un’autocritica dello stesso Beckett protagonista, spesso ironica e sarcastica, oltre che tenera.

Prima l’uomo, poi l’intellettuale

Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett, Fionn O'Shea e Léonie Lojkine in una scena del film
Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett, Fionn O’Shea e Léonie Lojkine in una scena del film

Diverse le tappe che il regista riesce a mettere in scena, ma in ognuna di esse, l’aspetto fondamentale è la relazione con l’altro: a partire dai suoi genitori, passando per il celebre mentore Joyce, l’amico Alfred, l’amore della vita Suzanne, così come la propria amante e compagna di lavoro Barbara, Marsh rappresenta un Beckett in “debito” con gli altri, sempre alla ricerca di un equilibrio.

Lo spettatore di Prima danza, poi pensa – Alla ricerca di Beckett ne avrà perciò un quadro onesto e complesso, per forza di cose selettivo rispetto all’arco di un’intera vita. D’altra parte, il titolo è chiaro: il pensiero viene dopo. Prima c’è la vita che irrompe con forza, nel bene e nel male.

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Locandina

Prima danza, poi pensa - Alla ricerca di Beckett, la locandina italiana del film

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Scheda

Titolo originale: Dance First
Regia: James Marsh
Paese/anno: Stati Uniti / 2023
Durata: 100’
Genere: Drammatico, Biografico
Cast: Robert Aramayo, Gabriel Byrne, Sandrine Bonnaire, Aidan Gillen, Andrew Hefler, Caroline Boulton, Gráinne Good, Léonie Lojkine, Barry O’Connor, Bronagh Gallagher, Caleb Johnston-Miller, Cillian Hollywood, Dávid Mester, Fionn O’Shea, Ildikó Hidasi, Jenni Bowden, Lisa Dwyer Hogg, Maxine Peake, Patrik Piró, Rebecka Johnston, Szabolcs Kelemen
Sceneggiatura: James Marsh
Fotografia: Antonio Paladino
Montaggio: David Charap
Produttore: Deborah Aston, Viktória Petrányi, Michael Livingstone, Tom Thostrup, Fabien Westerhoff
Casa di Produzione: Umedia, Film Constellation, 2LE Media, Proton Cinema, Sky Arts
Distribuzione: BiM Distribuzione

Data di uscita: 01/02/2024

Trailer

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Appassionata di filosofia con un’attenzione particolare rivolta alla storia delle religioni, all’antropologia e alla diverse forme d’arte, si è specializzata in pratiche filosofiche nel 2018, presso la SUCF di Roma. Come giornalista si occupa di cultura, cinema, politica e attualità.

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