ADDIO A BERTRAND TAVERNIER, REGISTA E SCENEGGIATORE FRANCESE

ADDIO A BERTRAND TAVERNIER, REGISTA E SCENEGGIATORE FRANCESE

Il regista e sceneggiatore è morto oggi a 79 anni. Una carriera lunga complessivamente oltre un cinquantennio, la sua, iniziata come critico cinematografico.

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È morto oggi a Sainte-Maxime nel Var, all’età di 79 anni, Bertrand Tavernier, regista, sceneggiatore e produttore francese. A dare l’annuncio della scomparsa di Tavernier è stato, su Twitter, l’Institut Lumière – di cui Tavernier era presidente – insieme alla moglie e ai due figli. Il comunicato riporta semplicemente la notizia del decesso del regista, senza fornire ulteriori dettagli sulle sue cause.

Nato a Lione il 25 aprile 1941, Bertrand Tavernier fonda negli anni ‘60 insieme ai colleghi Bernard Martinand e Yves Martin il cineclub Nickelodéon, che propone film statunitensi di genere. Lavora nel contempo come critico cinematografico per varie riviste specializzate, andando a intervistare registi come John Ford, Raoul Walsh, Joseph Losey e John Huston; scrive contemporaneamente sulle due più importanti testate specializzate francesi, Positif e Cahiers du cinéma.

Fa l’assistente alla regia per Jean-Pierre Melville nel film Léon Morin, prete (1961), e lavora come sceneggiatore per registi come Riccardo Freda e Jean Leduc; ma solo nel 1974, a 32 anni, esordisce dietro la macchina da presa, col film drammatico L’orologiaio di Saint-Paul; il film ottiene l’Orso d’argento al festival di Berlino e il Premio Louis-Delluc, risultando anche un grande successo di pubblico.

Successivamente, attraversa generi e filoni molto diversi tra loro, ponendosi in contrasto con la “scuola” allora prevalente della Nouvelle Vague e andando a recuperare suggestioni dai maestri francesi del passato. Affronta il noir con Colpo di spugna (1981), il dramma storico-bellico con Laissez-Passer (2001), la commedia sentimentale in Una settimana di vacanza (1980), il dramma musicale in Round Midnight – A mezzanotte circa (1986), l’affresco storico in costume con La princesse de Montpensier (2010).

Il suo ultimo film, Quai d’Orsay, tratto dal fumetto omonimo di Christophe Blain e Abel Lanzac, è la storia di Dominique de Villepin, tra il 2002 e il 2004 ministro degli Esteri sotto il governo dell’ex presidente Jacques Chirac.

Nel 2015, la Mostra del Cinema di Venezia gli assegna il Leone d’Oro alla carriera. Proprio alla kermesse veneziana, Tavernier aveva partecipato due volte, in concorso, con Round Midnight – A mezzanotte circa (1986, Oscar per la migliore colonna sonora) e con Legge 627 (1992).

Al Festival di Berlino ottiene invece l’Orso d’Oro nel 1995 col film poliziesco L’esca; a Cannes, vince invece il Grand Prix per la miglior regia con il dramma Una domenica in campagna (1984). Nella sua carriera, inoltre, Bertrand Tavernier ha vinto quattro premi Cèsar, generalmente considerati “gli Oscar francesi”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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