ADDIO A GEORGE SEGAL, ATTORE DI CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?

ADDIO A GEORGE SEGAL, ATTORE DI CHI HA PAURA DI VIRGINIA WOOLF?

L’attore americano, che aveva recitato nel film di Mike Nichols – per cui venne candidato all’Oscar – e più tardi nella sitcom The Goldbergs, è morto all’età di 87 anni.

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È morto George Segal, attore statunitense che fu candidato all’Oscar per la sua interpretazione del classico Chi ha paura di Virginia Woolf? (1966) di Mike Nichols, e che recentemente era stato tra i protagonisti della fortunata sitcom The Goldbergs (2013). L’attore, ha annunciato la famiglia, è morto per le complicazioni di un intervento in cui gli era stato applicato un bypass.

Nato a Greak Neck, Long Island, il 13 febbraio del 1934, George Segal esordisce come attore nel 1961, col film Giorni senza fine di Phil Karson, prodotto dalla Columbia Pictures, che lo aveva messo sotto contratto. Seguono vari ruoli da comprimario come quelli di Il giorno più lungo (1962) di registi vari e La nave dei folli (1965) di Stanley Kramer, oltre al suo primo ruolo da protagonista nel dramma bellico Qualcuno da odiare (1965) di Bryan Forbes.

“Prestato” alla Warner Bros. per Chi ha paura di Virginia Woolf?, che gli frutta la sua unica nomination all’Oscar, Segal inizia ad affermarsi come attore di prima fascia solo negli anni ‘70, con pellicole di vario genere: da commedie romantiche come Il gufo e la gattina (1970) di Herbert Ross e Un tocco di classe (1973) di Melvin Frank – film che gli ha fatto vincere un Golden Globe – a opere più sardoniche quali California Poker (1974) di Robert Altman, fino a commedie d’azione quali La pietra che scotta (1972) di Peter Yates.

Tra i suoi film interpretati alla fine degli anni ‘70 vanno ricordati la commedia Non rubare… se non è strettamente necessario (1977) di Ted Kotcheff, l’action movie Rollercoaster – Il grande brivido (1977) di James Goldstone e la commedia Marito in prova (1979) di Melvin Frank; titoli che tuttavia non riscuotono i consensi dei film precedenti. In questo periodo, Segal rifiuta il ruolo di protagonista in 10 (1979) di Black Edwards, film che avrebbe lanciato la carriera di Dudley Moore.

Dopo un periodo di presenza esclusiva sul piccolo schermo, con serie poco fortunate come Take Five e Murphy’s Lost, George Segal torna sul grande schermo con Senti chi parla (1989) di Amy Heckerling, film che avvia una nuova serie di ruoli da comprimario, tra cui quello in L’amore ha due facce (1996) di Barbra Streisand; a fine anni ‘90 entra nel mondo delle sitcom con Just Shoot Me!, grande successo che andrà avanti dal 1997 al 2003, e gli frutterà due nuove candidature ai Golden Globe. Nel 2013, il suo ruolo di “Pops” Solomon nella sitcom The Goldbergs, che andrà avanti per otto stagioni.

La moglie di Segal ha rilasciato una dichiarazione sulla morte dell’attore, in cui riferisce che “la famiglia è devastata dall’annuncio che questa mattina George Segal è deceduto a causa di complicazioni dovute all’applicazione di un bypass”.

Un messaggio di cordoglio è arrivato anche dalla Sony, casa produttrice di The Goldbergs: “Siamo profondamente rattristati di apprendere del decesso di George Segal. Era una vera icona e una leggenda in questo lavoro, ed era inoltre un membro a tutti gli effetti della nostra famiglia alla Sony. George illuminava lo schermo dovunque fosse, ed era un vero gentleman, caldo e genuino. I nostri cuori, i nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alla famiglia e a coloro che lo amavano. Ci mancherà enormemente”.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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