IL SIGNORE DEGLI ANELLI: RESPINTE DA AMAZON LE ACCUSE DI SCARSA SICUREZZA SUL SET

IL SIGNORE DEGLI ANELLI: RESPINTE DA AMAZON LE ACCUSE DI SCARSA SICUREZZA SUL SET

Gli Amazon Studios hanno definito “totalmente inaccurate” le recenti accuse di mancanza di sicurezza sul set della nuova serie ispirata all’universo di J.R.R. Tolkien.

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Gli Amazon Studios hanno replicato alle accuse mosse recentemente sull’assenza di sicurezza sul set della nuova serie ispirata a Il Signore degli Anelli. Le accuse nascono da un articolo pubblicato venerdì sul New Zealand Herald, che riportava come “almeno tre” stuntman sul set della serie – dal budget di 465 milioni solo per la prima stagione – avrebbero riportato gravi infortuni. Secondo l’articolo, due di questi infortuni avrebbero richiesto un intervento chirurgico d’emergenza, e non sarebbero stati segnalati a WorkSafe, l’entità che regola la salute e la sicurezza sul lavoro in Nuova Zelanda.

In una dichiarazione destinata sia all’Herald che a Variety, Amazon ha dichiarato che i loro protocolli di sicurezza rispettano gli standard di WorkSafe e quelli governativi. “Gli Amazon Studios prendono molto seriamente la salute e il benessere fisico ed emotivo di cast e crew”, ha detto un portavoce dello studio. “Come una delle nostre priorità principali, il team di produzione continua a essere pienamente in linea con gli standard di WorkSafe e coi regolamenti governativi. Qualsiasi accusa o report secondo cui le nostre attività sarebbero non sicure o fuori norma è completamente inaccurato”.

Il New Zealand Herald ha citato in particolare il caso di Dayna Grant, una controfigura già premiata, che aveva lavorato in precedenza in produzioni come Mad Max: Fury Road e Wonder Woman 1984. Secondo il magazine neozelandese, la Grant avrebbe riportato un infortunio alla testa a marzo, non segnalato a WorkSafe, con la diagnosi di un aneuurisma di 8mm e di un danno alla parte superiore della colonna vertebrale. Attualmente, la donna avrebbe bisogno di un intervento chirurgico d’urgenza alla testa, e una campagna di raccolta fondi sarebbe stata lanciata per aiutarla a sostenere le spese necessarie.

Secondo una fonte vicina a Variety, invece, l’infortunio sarebbe una commozione cerebrale di lieve entità, che per gli standard di WorkSafe non costituirebbe un “evento notificabile”. Secondo la stessa fonte, l’aneurisma sarebbe stato diagnosticato alla Grant solo a giugno, e la donna sarebbe regolarmente tornata al lavoro dopo l’infortunio su molti altri progetti. Secondo il New Zealand Herald, tuttavia, un’altra controfigura, Elissa Cadwell avrebbe subito un grave infortunio, e avrebbe successivamente percepito un risarcimento di 500.000 dollari neozelandesi dalla produzione.

Una fonte vicina alla produzione fa comunque notare che, nonostante il numero di stunt sul set de Il Signore degli Anelli sia molto alto, ognuno di questi sia stato sottoposto a un’accurata analisi dei rischi, e il tasso di infortuni ammonti solo allo 0,068% (composto perlopiù da distorsioni, contusioni, distorsioni muscolari e ai tessuti molli).

Secondo la sua logline ufficiale, la nuova serie su Il Signore degli Anelli sarà ambientata migliaia di anni prima gli eventi del romanzo (e anche quelli di Lo Hobbit); il tema principale saranno le leggende eroiche della Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Partendo da un’epoca relativamente pacifica, la serie intreccerà le storie di personaggi vecchi e nuovi, mentre fanno fronte al risveglio del male nella Terra di Mezzo. La serie, le cui riprese sono iniziate a febbraio 2020 prima di subire uno stop a causa della pandemia, dovrebbe essere distribuita su Prime Video tra la fine del 2021 e l’inizio del 2022.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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