JASON MOMOA DIFENDE IL GENERE DEI CINECOMIC DALLE CRITICHE: “È TUTTO SOGGETTIVO”

JASON MOMOA DIFENDE IL GENERE DEI CINECOMIC DALLE CRITICHE: “È TUTTO SOGGETTIVO”

A due anni dall’attacco di Martin Scorsese al filone dei cinecomic, e all’indomani della presa di posizione in merito di Matt Damon, l’attore di Aquaman ha voluto schierarsi nella diatriba, difendendo il genere.

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Due anni dopo, non si è ancora del tutto spenta l’eco delle dure parole di Martin Scorsese contro i film Marvel e il filone dei cinecomic in generale: parole che il regista aveva pronunciato durante la promozione del suo The Irishman, e che incontrarono da subito l’appoggio di altre personalità quali Francis Ford Coppola, Ken Loach e John Woo. Recentemente, anche Matt Damon si è espresso a riguardo, affermando che cinecomic e streaming “stanno rovinando il cinema”. Ora, ha voluto esprimersi sul tema anche Jason Momoa, difendendo il genere in previsione dell’uscita del suo Aquaman and the Lost Kingdom (fissata per dicembre 2022).

In un’intervista al New York Times, Momoa ha infatti preso le difese dell’intero filone, affermando che attaccarlo e dire che non è cinema sarebbe come affermare che la musica pop non è vera musica. Secondo l’attore americano, semplicemente, “è tutto soggettivo”. Momoa ha voluto anche sottolineare come il genere dei cinecomic sia in grado anche di toccare, con leggerezza, temi di una certa importanza, mettendo in evidenza l’importanza delle questioni ambientali nel suo Aquaman.

Sì, è come quando la gente afferma che la musica pop non è vera musica”, ha spiegato Jason Momoa. “Ma hai idea di quanto sia difficile far ascoltare la tua musica al pubblico? Voglio dire, è tutto soggettivo. Io cerco di non prendermela per queste cose. I film di supereroi sono intrattenimento, certo, ma sono un po’ come la mitologia greca: hanno momenti buoni, uniti ad altri cattivi e più strazianti. E che diamine, se smetti di fare questi film spazzi via altre forme d’arte. Elimini tutto quello che puoi fare col trucco e con gli effetti visivi”.

Momoa ha continuato spiegando di essere contento di venir associato a questo genere: “Non sono uno che viene assunto per recitare in molti generi cinematografici. Tuttavia, visto che sono in grado di fare film sui supereroi, posso fare qualcosa a cui tengo davvero. Ho una visione molto generale di Aquaman. È una storia che affronta anche temi ambientali. Così, se tu mi dici: ‘Ma dai, questo è solo un film commerciale’, io ti rispondo: ‘Beh, io con questo film riesco anche a far aprire gli occhi alle persone su temi che per me sono importanti’”.

Il primo Aquaman, datato 2018 e diretto da James Wan, aveva incassato in tutto il mondo la cifra di oltre un miliardo e 148 milioni di dollari. Il sequel, Aquaman and the Lost Kingdom, sempre diretto da Wan, sarà nelle sale americane il 16 dicembre 2022. Nel frattempo, abbiamo rivisto Jason Momoa nel ruolo del personaggio di Aquaman nel recente Zack Snyder’s Justice League, rimontaggio ed estensione a cura di Zack Snyder del Justice League del 2017.

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Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

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