ROCKY: IN VISTA UNO SPIN-OFF SU IVAN DRAGO?

ROCKY: IN VISTA UNO SPIN-OFF SU IVAN DRAGO?

In un’intervista, Dolph Lundgren ha parlato della possibilità di uno spin-off della saga di Rocky sul personaggio di Ivan Drago, dicendosi pronto a tornare a interpretare l’ex pugile.

Pubblicità

Di un ipotetico spin-off della saga di Rocky dedicato al personaggio di Ivan Drago si parla da tempo. Più o meno da quando, con l’uscita di Creed II, Dolph Lundgren è tornato oltre trent’anni dopo a interpretare il ruolo dell’ex pugile russo: nel film il figlio di questi, interpretato da Florian Munteanu, si confronta sul ring con l’allievo di Rocky Adonis Creed (a cui dà il volto di nuovo Michael B. Jordan). Ivan Drago, lo ricordiamo, fu avversario di Rocky Balboa nel quarto capitolo della saga di Sylvester Stallone, Rocky IV, datato 1985.

In un’intervista con The Hollywood Reporter (che ha toccato vari temi), Dolph Lundgren ha parlato anche del ritorno del suo personaggio in Creed II, rivelando che il regista Stephen Caple Jr. decise di tagliare una scena in cui il suo personaggio e quello di Stallone litigano, venendo alle mani: “Avevo pensato fosse un bel momento. Anche per i fans. Era un piccolo combattimento veloce, e pensavo funzionasse. Solo che il regista e la MGM hanno deciso che non c’entrava col film, e che non aggiungesse niente”.

Subito dopo, Lundgren ha aperto alla possibilità di realizzare l’ipotizzato spin-off su Ivan Drago. “A proposito, penso si sia parlato un po’ di fare un intero spin-off su Drago con la MGM”, ha ammesso l’attore. “Quindi, potreste sentirne parlare di nuovo”. Uno spin-off che, se verrà realizzato, approfondirà il personaggio dell’ex pugile così com’era apparso in Creed II, aggiungendo forse quel materiale non montato di Rocky IV che era stato rieditato, in parte, nella director’s cut del film, Rocky vs. Drago. Un materiale che Lundgren, a quanto ha confessato, non vede l’ora di vedere sullo schermo.

Quando ho interpretato il personaggio, avevo costruito una backstory su di lui, su come era stato cresciuto dallo stato e come lo avevano controllato. Lui non poteva dire molto a riguardo”, ha spiegato l’attore. “Non era davvero una cattiva persona; era solo un prodotto del sistema. Era il mostro di Frankenstein, non il dr. Frankenstein; quello, semmai, era l’Unione Sovietica. Quella parte l’ho interpretata, e parzialmente è anche emersa nel montaggio dell’85. Sly e io siamo rimasti amici, ma ora ho pensato che lui avrebbe voluto vedere l’altro lato del personaggio. Per cui, sono sicuro che gli piacerà”.

Pubblicità
Giornalista pubblicista e critico cinematografico. Collaboro, o ho collaborato, con varie testate web e cartacee, tra cui (in ordine di tempo) L'Acchiappafilm, Movieplayer.it e Quinlan.it. Dal 2018 sono consulente per le rassegne psico-educative "Stelle Diverse" e "Aspie Saturday Film", organizzate dal centro di Roma CuoreMenteLab. Nel 2019 ho fondato il sito Asbury Movies, di cui sono editore e direttore responsabile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.